mercoledì 16 novembre 2011

SCAGLIONE: A TRENITALIA NEANCHE UNA LIRA DOPO LE DISGUSTOSE NOVITA’ DI IERI



IL DIPARTIMENTO INFRASTRUTTURE APRA UNA VOLTA PER TUTTE UNA VERTENZA DURA E FORTE – NE VA DELLA NOSTRA DIGNITA’


“Due clamorose notizie sul sistema di trasporti ferroviari in Basilicata, si sono incrociate stamani sui quotidiani locali.

La prima, assai disgustosa, relativa a Trenitalia che batte cassa e chiede soldi alla Regione, la seconda, ancor più riprovevole, ma ormai neanche una novità, dell’ennesimo e continuo guasto al treno in arrivo da Roma.

Sia esso un intercity, sia un finto Eurostar, i disagi per i lucani continuano ad aumentare invece di diminuire.

Continuano a crescere nonostante dal Dipartimento siano arrivate parole dolci dopo alcune, a questo punto direi finte, baruffe. Quando si dice che i tecnici funzionano meglio dei politici.

I lucani non possono più viaggiare in treno e per agganciare un treno ad alta velocità, devono usare l’autovettura privata, un bus sostitutivo peggio combinato delle carrozze ferroviarie, costretti a levatacce come ai vecchi tempi dei treni a vapore.

La Regione non dia una lira a Trenitalia, lavori in direzione di un nuovo sistema ferroviario, blocchi le linee se necessario e provveda, pur in presenza di una lancinante crisi economica, anzi ancor più per questo a cercare nuovi partner nel settore.

La competizione può aiutare questa regione nel sistema infrastrutturale ferroviario a recuperare il tempo perso anche nella direzione di un nuovo modo di intendere i trasferimenti da e fuori regione. E soprattutto può aiutare le nostre aziende e le nostre imprese ancor più dei singoli cittadini.

Ma da qui non si passa, il sistema infrastrutturale vale molto di più di tanti settori affidati a gestioni esterne o a società di servizi che danno lavoro precario, garantisce opportunità per le nostre imprese e le nostre aziende, aiuta i lucani a vivere meglio qui in questa regione quando ormai con un aereo in una ora e mezzo o due si va da sud a nord dell’Europa”.


Potenza, 16 Novembre 2011



Raffaella Bisceglia
Gruppo Consiliare Popolari Uniti
Segreteria Ufficio Comunicazione
http://www.popolariuniti.it/ - www.luigiscaglione.com

venerdì 30 settembre 2011

Luigi Scaglione sul successo anti-porcellum, un colpo duro alle oligarchie di partito

Dichiarazione del Presidente del Gruppo regionale Popolari Uniti-

Consigliere Luigi Scaglione su:

IL SUCCESSO STRAORDINARIO DELLA RACCOLTA FIRME PER ABOLIRE IL PORCELLUM: UN VERO SCOSSONE ALLA POLITICA DEI VERTICI OLIGARCHICI. ORA CAMBIARE LA LEGGE PER SCEGLIERE I PROPRI PARLAMENTARI E PENSARE ALLA LORO RIDUZIONE

“Lo straordinario successo nella raccolta delle firme per chiedere il referendum abrogativo della Legge elettorale del cosiddetto Porcekllum , rappresenta il segno di un Paese che non vuole rassegnarsi, vuole combattere e costringere le oligarchie del vertice politico a sentire la voglia di Innovazione, di Rinnovamento e di Riforme vere che avanza nelle nuove generazioni.

C’è uno scarto tra politica e cittadini che alcuni di noi consiglieri regionali, in Basilicata, abbiamo cercato di cogliere nonostante l’ostracismo dei vertici dei maggiorenti politici e per i quali è necessario battersi alla ricerca di una nuova forma di rappresentazione dove i cittadini possano scegliere i propri rappresentanti e riconoscerli come tali tanto da chiedergli conto. Proprio come accade per noi consiglieri regionali e per i tanti consiglieri comunali che ci mettono la faccia.

In uno con il sempre più probabile referendum, che di sicuro non risolve per ora il problema ma che crea un vero scossone, l’azione forte deve partire anche per ridurre i Parlamentari e modificare il Senato nella vera camera delle regioni. Su questo la battaglia è solo all’inizio ed anche su questo il confronto tra politica ed antipolitica sorpassa il qualunquismo di chi vuole ridurre gli spazi di democrazia riducendo, non i privilegi che pure vanno limati, ma le possibilità di condividere le decisioni a livello regionale, provinciale e comunale, frutto di una democrazia vera”.



Gruppo Consiliare Popolari Uniti

Raffaella Bisceglia Segreteria Ufficio Comunicazione


Potenza lì , 30 Settembre 2011

venerdì 2 settembre 2011

SCAGLIONE - LE CONDIZIONI PER RIPRENDERE UN CAMMINO COMUNE ALLA RIPRESA, INNOVARE, RINNOVARE, RIFORMARE

SCAGLIONE - LE CONDIZIONI PER RIPRENDERE UN CAMMINO COMUNE ALLA RIPRESA


TORNARE ALLO SPIRITO UNITARIO DEL CENTROSINISTRA DI BASILICATA
INNOVARE, RINNOVARE, RIFORMARE

"Lo spirito di una coalizione chiamata a governare questa regione, non ha bisogno di essere modificato o ridefinito in ogni occasione. E' quello che ci ha fatti considerare dai cittadini credibili e capaci di governare i fenomeni emergenti, di superare le difficolta', di affrontare le crisi con una buona dose di volonta' tenace e con il corretto utilizzo delle risorse.

La ripresa dell'attivita' politica regionale deve partire da qui, da questo senso di condivisione delle scelte, delle decisioni, dei progetti che in questo anno di attivita' regionale e' venuto meno".

Su questo "i Popolari uniti sono pronti a fare la propria parte e lo abbiamo notificato al Presidente De Filippo ed al Segretario del Pd Speranza, guardando ad un disegno strategico di lungo periodo, dove si identifichi la voglia di INNOVARE, RINNOVARE E RIFORMARE, questa regione che ritengo - ha spiegato Scaglione - debba caratterizzare le azioni e gli interventi nei prossimi mesi. Per questo ritenevo che l'assestamento di bilancio fosse riduttivo di un disegno di tale portata e che le occasioni perse con i tanti progetti di riforma, rinnovamento ed innovazione arenatisi tra la Giunta ed il Consiglio, rappresentano il segno che la rotta va corretta immediatamente, rapidamente, al netto delle incapacita' dei componenti la Giunta soprattutto quando si parla di azioni tecniche che nascondono progetti e scelte politiche per nulla condivise dalla coalizione. E questo vale soprattutto nei settori delle infrastrutture, della sanita', della formazione professionale e cultura. Per non parlare degli scempi nelle continue assunzioni di lavoratori precari o interinali o nelle mancate iniziative di riforma che e' il vero snodo delle azioni da mettere in campo per ridurre i veri costi della politica e della governance. Altro che le vicende relative alla casta, semmai delle tante caste che si annidano dietro la politica".

Un nuovo centro-sinistra, e' necessario "guidato da un partito capace e coeso che rifugge dalla voglia di lavorare a dividere per governare, a costruire maggioranze variabili, ad inseguire intese su scenari futuri attraverso un riposizionamento solo dei propri uomini e che abbia contezza delle dinamiche sociali per le quali non basta che le organizzazioni e le rappresentanze di categoria esprimano un tacito ed interessato assenso, ma che si lavori in prospettiva di uno sviluppo che realizzi maggiore occupazione. La vera questione emergente su cui - ha concluso Scaglione - come Popolari siamo disposti a sottoscrivere un nuovo patto di azione comune e su cui nelle prossime settimane eserciteremo la nostra azioni di proposta, al netto di un giudizio sulle azioni messe in campo che non ci soddisfano proprio per non essere in linea con gli obiettivi di INNOVARE, RINNOVARE E RIFORMARE ed evitare di dare ragione a chi dice che e' necessario tornare indietro per riscoprire il senso di appartenenza ad una regione bistrattata e trascurata dal Governo Nazionale, ma che ripetendo il ritornello che a Roma qualcuno non ci ama, rischia di collassare rafforzando chi non ci ritiene capaci di uno scatto di orgoglio".





LUIGI SCAGLIONE

Presidente Gruppo Consiliare Popolari uniti



Potenza 31 agosto 2011



martedì 26 luglio 2011

Scaglione su vicenda editori origini lucane in Ecuador

Il consigliere regionale dei Popolari Uniti nel rendere nota la vicenda che vede protagonisti quattro editori e giornalisti della testata “El Universo”, chiede “un intervento urgente del Ministero degli Affari Esteri, della Fnsi e dell’Odg”

“Quattro importanti editori e giornalisti, di origini lucane della Val d’Agri, rischiano il carcere e la chiusura del giornale di loro proprietà (‘El Universo’, il più antico ed importante del Paese) per aver espresso opinioni e dato notizie non gradite al presidente della Repubblica dell’Ecuador, Correa”. Lo rende noto il consigliere regionale dei Popolari Uniti, Luigi Scaglione il quale chiede “un intervento urgente del Ministero degli Affari Esteri, della Fnsi e dell’Ordine nazionale dei Giornalisti”. “In qualità di vice presidente dei Lucani nel Mondo – afferma Scaglione - lo scorso anno ho conosciuto gli esponenti della famiglia Lapentti-Caputi a Guayaquil. Un’azienda di grandi dimensioni, quella della testata giornalistica nazionale, con partecipazioni anche nel settore bancario che ha dato lustro alla Basilicata e che, probabilmente, per le sue idee politiche rischia di essere statalizzata da un Presidente dittatore già oggetto, all’inizio dell’anno, di una forte contestazione civile e sociale nel Paese sudamericano”. “E’ una vicenda - dice il consigliere - che sta suscitando grande interesse politico, oltreoceano, a Guayaquil in Ecuador, sede dell’importante quotidiano nazionale ‘El Universo”.

Scaglione fa sapere che “la notizia di sensazionale effetto che sta dividendo l’opinione pubblica e che esaspera gli animi degli ecuadoregni è la diffamazione, a mezzo stampa, nei confronti del Presidente Rafael Correa attraverso articoli pubblicati da ‘El Universo’, redatti dal giornalista Emilio Palacio”. “La storica testata giornalistica – precisa - è stata fondata da italiani, per la precisione da lucani emigrati da Corleto Perticara, alla cui guida oggi si trova la terza generazione della famiglia Lapenti ( per un errore di trascrizione all’arrivo in Ecuador il cognome è stato cambiato in Lapentti) composta dai fratelli Carlos, Cesar e Nicolas Perez Lapentti, proprietari appunto del giornale nazionale. Quella dei Lapentti è una famiglia stimatissima in America Latina. Tra essi sono presenti banchieri e imprenditori insieme al famoso campione di tennis degli Australian Open e Indianapolis, Nicolás Alexander Lapentti Gómez, nipote del vincitore del Roland Garros 1990 Andrés Gómez, e alla presidente dei lucani in Ecuador, Carla Caputi Lapentti”.

“I disordini civili che stanno animando la città di Guayaquil – rende noto Scaglione - sono iniziati qualche giorno fa a seguito della sentenza di condanna a tre anni di carcere per i fratelli Perez Lapentti e del giornalista Emilio Palacio oltre al pagamento della somma di quarantamilioni di dollari ecuadoregni quale risarcimento danni per il Presidente Rafael Correa e del suo Governo. Sentenza giunta a proposito dell’articolo pubblicato sul quotidiano nazionale nel quale Palacio riferisce della responsabilità dei crimini contro l’umanità per aver ordinato il fuoco contro i civili. Il verdetto nei confronti de ‘l’Universo’ è stato impugnato dai legali dei fratelli Perez Lapentti e del giornalista Palacio proprio perché la Costituzione vigente in Ecuador garantisce il diritto di libertà di espressione anche se alcune norme giuridiche secondarie puniscono severamente i reati di diffamazione e disprezzo. Intanto – conclude - l’opinione pubblica si è mobilitata contro tale sentenza e un sondaggio condotto su più di 10000 persone a Guayaquil, Riobamba, Ambato e Loja, ha rilevato che il 73 per cento degli intervistati ritiene che la sentenza pubblicata mercoledì scorso contro la testata sia esagerata”.


Fonte: Basilicatanet - 26.07.2011

lunedì 25 luglio 2011

Solidarietà Scaglione a dipendenti ex Comunità montane

La dichiarazione del presidente del gruppo consiliare dei Popolari uniti

"In ordine all’iniziativa indetta dai lavoratori delle ex Comunità montane - afferma Scaglione - condivido il documento pubblicato oggi da Basilicatanet a firma dei segretari regionali della Funzione pubblica, Summa, Sarli e Gugliemi, ribadendo la piena disponibilità e sostegno già espressa attraverso il comunicato stampa del 22 luglio con il quale si denunciava quanto accaduto durante le riunioni svoltesi nelle Commissioni consiliari, il cui testo è stato interamente pubblicato dai quotidiani locali sabato e domenica scorsi”.


Fonte: Basilicatanet.it - 25.07.2011

venerdì 22 luglio 2011

Scaglione: assestamento fatto a pezzi da maggioranza stessa

“Mi asterrò dal valutare la manovra a pezzi conformemente ad una decisione assunta con il partito attendendo fiducioso il nuovo testo su cui chiederò che si ricominci l’iter a partire dalla Prima Commissione consiliare fino alla Quinta”


“Sanità a pezzi, governo delle Comunità locali smantellato, tentativo di riformare la Formazione professionale, commissariamento Alsia, chi più ne ha più ne metta. Ma il Governo regionale esiste o no?”. E’ il quesito del presidente del gruppo consiliare dei Popolari uniti, Luigi Scaglione.

“Il rincorrersi dei tempi della politica – dice Scaglione - fa apparire sempre più l’appuntamento per l’esame e l’approvazione dell’assestamento di Bilancio, come una occasione propizia per lanciare moniti ed avvertimenti al manovratore. Una lettura semplicistica di quanto sta accadendo nelle sedi consiliari dove si prova ad esaminare le grandi questioni insieme a quelle di natura più propriamente amministrativa, fa apparire anche il voto di astensione o contrario di componenti della maggioranza, come il disegno di un gioco preordinato a tavolino. Nulla di tutto ciò sta avvenendo e se, in qualità di consigliere di un partito della maggioranza ho a più riprese sollevato alcune questioni, è perché noto sempre più distante dagli elementi programmatici le scelte che anche in un semplice documento contabile, seppur ridotto all’osso, si tenta di inserire. Progetti di riforme, ridimensionamenti del quadro istituzionale, riduzione di spese e danni alle tasche dei cittadini lucani, che in un documento, ripeto, solo di natura contabile, non avrebbero e non hanno motivo di esistere”.

“E cosi accade che in Prima Commissione – continua Scaglione - si bocciano gli articoli relativi alla funzionalità delle nascenti Comunità Locali, in Quinta Commissione si procede con un esame a macchia di leopardo condizionato dagli articoli bocciati in Prima, la Terza Commissione fa di necessità virtù e nel caso del Commissariamento dell’Alsia, con un solo voto di scarto, ci si contrappone alla scelta fatta per le Comunità Locali, proseguendo imperterriti in un Commissariamento di cui non si vede mai fine. E il partito beneficiario di tale scelta, esprime poi voti dissonanti in tutte le altre Commissioni. La Quarta Commissione – afferma Scaglione - è di fatto paralizzata, come lo sarà anche lunedì mattina, da una trattativa sotterranea e nemmeno tanto sconosciuta, visti i comunicati stampa, che ci fa pensare a quanta improvvisazione c’è stata nell’introdurre a piè sospinto gli articoli 8 e 9 che oggi lo stesso Assessorato ridiscute e ridiscuterà fino alla vigilia del Consiglio regionale di martedì con la Sanità privata, sempre che l’Assessore abbia il tempo di farlo visto che è impegnato ad accompagnare in giro il neo direttore del San Carlo come un santo protettore portato in spalla”.

“Dov’è finita la dignità istituzionale non si sa. E dove sia finita la riforma del Sistema sanitario sanitario regionale, nessun lo sa. Potremmo continuare – sostiene Scaglione - con richiamare il voto di bocciatura della proposta di riforma del sistema formativo che si attende da tempo ma che, evidentemente, l’Assessora impegnata nella selezione privata del nuovo personale precario-politico da aggiungere alla schiera già lunga di dipendenti regionali, non ha trovato il tempo di sottoscrivere. E in questo quadro una maggioranza variabile come il tempo e l’umore dei protagonisti, spera di tirare a campare attraverso il richiamo alla disciplina. In mezzo a questo mare mosso, gli unici a rimetterci sono i cittadini lucani e la qualità dei suoi servizi che rischiano di essere azzoppati e caricati sempre più sul proprio debole conto economico. A questo punto – dichiara Scaglione - mi asterrò dal valutare la manovra a pezzi conformemente ad una decisione assunta con il partito attendendo fiducioso il nuovo testo su cui chiederò che si ricominci l’iter a partire dalla Prima Commissione Consiliare fino alla Quinta”.


Fonte: Basilicatanet - 22.07.2011

lunedì 11 luglio 2011

Scaglione (Pu) su nomina assessore Comune Potenza

Per il capogruppo in Consiglio regionale la scelta dell’assessore Lasala è il segno della lungimiranza dei Popolari uniti

“L’unanime giudizio positivo sulla nomina ad assessore di Clementina Lasala, conferma la capacità e la lungimiranza con la quale i Popolari uniti, hanno inteso dare una risposta a chi immaginava che il ripristino delle presenze nella Giunta Comunale dei rappresentanti del nostro partito, fosse solo una questione di potere”. E’ quanto ha dichiarato il capogruppo del Popolari uniti in Consiglio regionale, Luigi Scaglione, per il quale “la condivisione della scelta della Lasala, da parte dei componenti il partito e dell’intero gruppo consiliare, è il segno forte di coesione che abbiamo inteso dare all’intera maggioranza spesso preoccupata più di far quadrare i propri conti che costruire una prospettiva di efficienza per la comunità cittadina. E di questo ci auguriamo sappia farne tesoro il maggior partito della coalizione a cui vorremmo ricordare la nostra coerenza”.

“In questo – conclude Scaglione - sta il ritardo con il quale si è pervenuto ad una legittima sostituzione di un componente dei Popolari che aveva fatto una scelta di partito diversa da quella elettiva e per questo non più rappresentativa. Avvertiamo la necessità di riconoscere al Sindaco di Potenza la coerenza con i pronunciamenti rappresentati in Consiglio comunale e crediamo di aver messo a disposizione della città una professionalità da valorizzare con il portato delle sue esperienze sociali. Ora diamoci da fare nell’unico interesse conosciuto: quello dei potentini”.

Fonte: Basilicatanet - 11.07.2011

mercoledì 6 luglio 2011

SCAGLIONE: Più che il nome del manager ci interessa la politica di gestione del San Carlo di Potenza

Dichiarazione del Presidente del Gruppo regionale Popolari Uniti-
Luigi Scaglione: Ci interessa sapere se davvero il San Carlo è al centro degli obiettivi di sviluppo o se invece lo si vuole ridimensionare (con il famoso taglio di 10 Milioni di Euro). Un forte grazie a chi ha gestito tra tante difficoltà questa fase, un augurio al neo direttore

“Siamo sinceramente stupefatti della ridda di commenti e valutazioni che si stanno susseguendo sulla nomina del nuovo Direttore Generale del San Carlo di Potenza.
Mai prima d’ora s’era vista tanta attenzione e tanto interesse intorno al nome, fosse ancora di origine nobili o di derivazione straniera come appare quello del neo manager.
Mai tanta attenzione intorno al maggiore Ospedale della Regione, con la sua potenzialità compressa ed inespressa che stenta a trovare conseguenti decisioni ed iniziative da parte della Giunta regionale negli atti e nei fatti, che, molto modestamente, abbiamo denunciato nei mesi scorsi essere limitati alla gestione ordinaria (il famoso taglio di 10 milioni di Euro). Per questo un grazie sincero va a chi in questi anni, ha dovuto barcamenarsi con tanti spiriti maligni e contrari.
Cosi non si va da nessuna parte e neanche un nuovo manager, catapultato, imposto, gestito, scelto chissà dove e chissà da chi, potrà mai fare i miracoli come quelli che anche nel curriculum del nuovo direttore generale a cui vanno i nostri auguri di buon lavoro, (si legge di guadagni milionari per le aziende da lui gestite in passato) in presenza di una disattenzione vera e forse anche strumentale, nei confronti del San Carlo di Potenza. Altre aziende ospedaliere e sanitarie meriterebbero una cura da cavallo che invece il dipartimento sicurezza sociale è ben lungi dall’avviare. A meno che non aspetti un altro input politico, questa volta tutto ripiegato all’interno, che magari smentisca la strada esterofila appena inaugurata.
Dalla lettura degli articoli dell’assestamento di Bilancio che il Consiglio si prepara ad esaminare, basta vedere gli artt. 18-19-20, tutto questo non traspare.
Ma fino a quando potrà durare questa storia?
Lo diremo a voce alta in occasione della seduta del Consiglio Comunale aperto di Potenza sulla questione San Carlo, lo diremo in sede di IV Commissione, quando, speriamo il più presto possibile, il nuovo Direttore Generale verrà a spiegarci il suo disegno gestionale in uno con le scelte economiche e gli obiettivi che la Giunta gli ha dato nell’affidargli il compito. Sempre che siano stati il Presidente e la Giunta a compiere la scelta che le ricostruzioni giornalistiche, invece, assegnano ad altri.

martedì 28 giugno 2011

Scaglione sullo stato delle relazioni nel Centro-sinistra lucano

Dichiarazione del Presidente del Gruppo regionale Popolari Uniti
Luigi Scaglione sullo stato delle relazioni nel Centro-sinistra lucano:
“Siamo pronti a riprendere il nostro cammino libero, a partire anche dalla sottoscrizione dell’adesione al Comitato per il referendum sulla legge elettorale, di cui proporrò al partito tutto, di condividerne finalità ed obiettivi”

“Lo avevamo già ribadito nel corso della nostra assemblea regionale, lo riconfermiamo oggi alla luce di quello che sta avvenendo nei meandri della politica regionale: il centro-sinistra, va ridefinito.
Va ricostruito soprattutto nelle sue fondamenta ideali, sugli elementi distintivi e caratteristici che evitino le forme di confusione che si sono appalesati in Consiglio regionale, nel governo regionale, nelle azioni politiche delle due giunte provinciali, nei governi comunali.
Non è da parte dei Popolari uniti la richiesta del riconoscimento, se pur legittimo, di uno spazio di azione che ci viene negato, ma la necessaria richiesta di un profondo esame della qualità delle azioni che i singoli governi locali stanno mettendo in campo.
Inseguire i qualunquismi, non governare i processi, non mettere mano seriamente alla riforma del sistema burocratico regionale, non immaginare una politica forte nel settore dell’occupazione e perseguire il precariato come ratio estrema (è di queste ore la denuncia delle opposizioni su assunzioni interinali e precarie alla faccia della stabilità lavorativa), non saper gestire le emergenze nei settori agricoltura, infrastrutture e sanità, non costruire intorno allo Statuto regionale un sistema di garanzie di pluralismo e di partecipazione alle scelte abolendo l’odioso listino e mantenendo le preferenze, sono solo alcuni degli esempi di una visione di corto respiro. Arriveremo all’assestamento di bilancio regionale con l’acqua alla gola ed il senso di responsabilità prevarrà, ma le emergenze si acuiranno e di questo i vertici di governo del centro-sinistra, fanno finta di non accorgersene. Alla Regione quattro assessori esterni e slegati dai loro gruppi di promanazione, sono come canne al vento, alla Provincia di Matera le rappresentanze sono sbilanciate verso partiti che non hanno una precisa identità ed altri, come noi, mantengono la solidità solo per amor di patria. Al Comune di Potenza, poi, il paradosso di un ricambio assessorile bloccato dai veti incrociati tutti interni al maggior partito della coalizione. E’ davvero troppo.
Siamo pronti a riprendere il nostro cammino libero, a partire anche dalla sottoscrizione dell’adesione al Comitato per il referendum sulla legge elettorale, di cui proporrò al partito tutto, di condividerne finalità ed obiettivi”.

Gruppo Consiliare Popolari Uniti
Ufficio di Presidenza Consigliere Segretario Luigi Scaglione
Raffaella Bisceglia - Segreteria Ufficio Comunicazione
www.popolariuniti.it - www.luigiscaglione.com
Si prega cortesemente di darne diffusione. Grazie

Potenza lì , 27 Giugno 2011

lunedì 27 giugno 2011

Luigi Scaglione su Tito città – Collegare la città alla Tito-Brienza

Dichiarazione del Presidente del Gruppo regionale Popolari Uniti-
Consigliere Luigi Scaglione su Tito città – Collegare la città alla Tito-Brienza


“Tito città, è un patrimonio da condividere con l’intero territorio dell’area periurbana potentina. La sua funzione di servizio drenante attività commerciali, industriali, artigianali e di soddisfacimento dei bisogni abitativi dell’intero circondario, credo non sfugga a nessuno. Non sfugge alle istituzioni, non sfugge alla politica, non sfugge ai cittadini ed a quanti usufruiscono delle opportunità che l’area della Città di Tito ha messo a disposizione della intera comunità regionale”.

Lo ha dichiarato il Capogruppo alla Regione dei Popolari uniti, Luigi Scaglione che in particolare ha ricordato come: “Il senso della manifestazione di consegna ufficiale del titolo, vada dunque oltre la denominazione specifica e supera ogni logica di campanile, ma anzi accresce il portato di quelle realtà di comuni ed organismi amministrativi che spero comprendano sempre più la logica di servizi associati e comunitari.

Da tempo, Tito, con il suo portato di storia, di interazione culturale, di opportunità di sviluppo, - ha proseguito Scaglione - si è posto al centro degli interessi regionali e questo va a pieno merito della sua classe dirigente, della lungimiranza di talune scelte proiettate all’esterno che hanno sempre più caratterizzato l’intera area del comune titese come un’area aperta, capace cioè di produrre ricchezza e valore aggiunto agli abitanti di Tito e delle sue contrade, a partire dall’area di Tito Scalo.

In questa direzione, - ha concluso Scaglione - ho ritenuto rivolgere un messaggio di congratulazioni al Sindaco ed all’intero consiglio comunale di Tito, comprese le forze di opposizione, perché questa è la festa di tutti e contemporaneamente di proporre alla Giunta Regionale, nell’ambito del piano infrastrutture, di superare il gap antico di un mancato collegamento viario con la Tito-Brienza, che si rende ancor più necessario in uscita dall’abitato verso l’area sud della Basilicata e contestualmente di entrare a pieno titolo nelle opportunità di interventi finanziari che interesseranno la stessa arteria a scorrimento veloce. Sarebbe come ripagare di un danno fatto in tempi antichi e di cui i cittadini di Tito e chi è in transito in quella zona subiscono ancora oggi”.

Potenza, 27 Giugno 2011

mercoledì 15 giugno 2011

Maratea, Scaglione interviene a convegno su Sisinni

Ricordata nel corso di un convegno a Maratea la figura di Fernando Sisinni indimenticato sindaco della città tirrenica

“Fernando Sisinni ha avuto il merito, non secondario, di costruire intorno alla sua città ed alla sua comunità, una solidarietà vera e forte, condivisa, che ha consentito a questa comunità di segnare un nuovo rinascimento, dopo quello vissuto con il Conte Rivetti, dal dicembre del 1975 al Giugno del 1986, anni in cui fu chiamato a fare il Sindaco”. E’ quanto ha dichiarato il consigliere segretario, Luigi Scaglione, nel portare il saluto ufficiale del Consiglio regionale della Basilicata alla famiglia ed agli amici che hanno voluto la manifestazione per ricordare la figura del primo cittadino di Maratea.

“Osare per un amministratore spesso significa rischiare in proprio e significa, anche, restare solo. Ma se le convinzioni e le idee sono più forti dei dubbi la solitudine diventa una corazza e la tutela che ne deriva, diventa forza e capacità di attrazione. Così vedo – ha detto Scaglione - Fernando Sisinni avvolto in quella corazza fatta di idee e di ragionamenti, di certezze politiche, di adesione non formale ma convinta al partito del fare che non è certo quello evocato in questi duri e confusi tempi della politica, ma quello delle autonomie locali e della partecipazione alle scelte che la storia aveva posto a riferimento della sua azione. E questa sua adesione convinta, la sua partecipazione attiva ad una componente sociale ben identificata nella storia della Dc, gli aveva costruito intorno il consenso degli uomini di parte e della gente, della sua gente, della gente di Maratea e di quanti lo votarono anche in una difficile competizione parlamentare che lo portò a sfiorare l’ingresso alla Camera dei Deputati. Un Sindaco illuminato – ha continuato - un amministratore cosciente delle potenzialità del suo territorio, ma custode delle bellezze, così da coniugare lo sviluppo necessario della risorsa turismo con la difesa della sua costa. Gli è mancato, purtroppo, il tempo per essere qui a raccontare un’altra storia, per combattere nella nuova stagione della politica i pressappochismi e le cadute di stile di chi senza coerenza ha abdicato dal ruolo di tutore dei bisogni della gente a quello dei bisogni personali. L’utopia – ha concluso Scaglione - si realizza e si concretizza solo osando e Sisinni seppe farlo fino a sfidare la sofferenza e la morte perché il suo progetto non fosse una illusione, ma una realtà”.


Fonte: 15.06.2011

martedì 14 giugno 2011

Scaglione su premio a società hi-tech di giovani lucani

Il vice presidente della Commissione regionale dei lucani all’estero esprime apprezzamento per il risultato ottenuto da un’azienda del settore high – technology di giovani della Basilicata

"Con viva soddisfazione rappresento il grande successo ottenuto da un'azienda del settore hi-tech fondata da giovani eccellenze lucane a Pisa, che hanno ottenuto un prestigioso riconoscimento dalle mani del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, tra le venti realtà più innovative in Italia”.

È quanto afferma il vice presidente della Commissione regionale dei lucani all’estero, Luigi Scaglione, in riferimento al premio ricevuto, nell’ambito della giornata nazionale dell’innovazione, dalla Win srl, azienda high-tech operante a Pisa ma fondata e diretta da giovani lucani. La società è stata scelta fra le venti realtà italiane più innovative, per essere ospitata al Quirinale dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. L’azienda, nata lo scorso anno, ha progettato e prodotto un sistema indossabile per il monitoraggio wireless di parametri fisiologici.


“Segno inequivocabile – scrive Scaglione in un messaggio augurale inviato ad Antonio Mazzeo presidente della Win - che esiste una via lucana, aperta da una nuova generazione capace di costruire relazioni forti, di dare lustro alla Basilicata, mettendo a frutto i sacrifici dei loro genitori e di diventare protagonisti nell'Italia e nel mondo non da emigranti, ma da cittadini di un Paese che non ha confini. E presto questi frutti li vedremo, lo spero, anche in Basilicata".


Fonte: Basilicatanet - 14.06.2011

Cutolo, Scaglione: salvaguardare posti di lavoro

Per il capogruppo dei Popolari Uniti in Consiglio regionale è fondamentale tutelare le sessanta famiglie dal processo di innovazione dell’azienda di Rionero in Vulture

“La questione acque minerali Fonte Cutolo - dichiara il capogruppo dei Popolari uniti in Consiglio regionale, Luigi Scaglione - non può non essere inquadrata in una comune ed organica visione di risoluzione della crisi, partendo dalla scelta fatta dal Dipartimento attività produttive di dialogare alla presenza del soggetto titolare dello stabilimento e della concessione estrattiva. Salvare il marchio e di conseguenza i lavoratori, resta, a parere dei Popolari uniti, imprescindibile, come imprescindibile e' immaginare che il nuovo o vecchio soggetto industriale e titolare dell'azienda presenti un business plain all'altezza del nome delle acque di Rionero e con la caratteristica di un progetto nuovo che faccia giustizia di alcuni luoghi comuni e tenga intorno ad un tavolo di confronto tutti i soggetti, compresi i lavoratori già oltraggiati da precedenti passaggi di proprietà, veri o presunti che siano”.

“Le sessanta famiglie coinvolte – conclude l’esponente dei Popolari uniti - devono essere tutelate da questo processo di innovazione evitando forti contrapposizioni comprendendo lo stato di disagio di chi non percepisce lo stipendio ponendo come obiettivo centrale la salvaguardia dei posti di lavoro di questa storica struttura industriale il cui progetto di estrazione ed imbottigliamento delle acque minerali lucane ha ancora carte importanti da giocarsi nel settore”.


Fonte: Basilicatanet - 14.06.2011

martedì 31 maggio 2011

Scaglione: al centro-sinistra serve un’area moderata

Il capogruppo dei Popolari uniti in Consiglio regionale commenta il risultato elettorale lucano, ricordando il ruolo delle forze politiche moderate per evitare derive estreme

“Il dato elettorale lucano, appare sostanzialmente diverso e differente da quello nazionale. In Italia e nelle maggiori città, più che il centro – ‘trattino’ – sinistra, ha vinto la sinistra con il suo portato, dirompente e forse innovativo, di forza estrema di cambiamento che travolge anche il maggiore partito della coalizione; in Basilicata, ora che con il quadro dei ballottaggi è più chiaro tutto, si afferma invece un’idea della politica dei moderati capace anche di sanare alcuni conflitti”. Questo è quanto dichiarato dal capogruppo dei Popolari uniti, Luigi Scaglione, sul dato elettorale lucano.

“Tutto questo grazie alle forze di centro, moderate e riformiste, come i Popolari uniti, che a Pisticci sin dal primo turno, a Melfi al secondo e nei maggiori comuni in cui si è votato, vedi Lagonegro, Lauria, Rionero, Paterno (con la scelta del candidato sindaco vincente per pochi voti) - continua Scaglione - hanno con lungimiranza rappresentato la barriera al crollo dei voti verso le estreme rappresentazioni della politica dello scontro”.

“Non ci aspettiamo lodi ed onori – aggiunge il consigliere - da chi ha dimenticato in fretta, alla Regione e negli organismi più rappresentativi, il peso determinante del nostro ruolo e del nostro consenso, ma la giusta considerazione in termini di prospettiva, di un’azione finalizzata a costruire politiche virtuose nell’interesse delle genti lucane. Apprezziamo, è chiaro, i giusti coinvolgimenti nelle giunte comunali, prima fra tutte quella di Lagonegro con la nomina ad assessore del nostro consigliere Benedetto Mitidieri, come le strade intraprese per definire le altre amministrazioni, ma il segnale politico vero deve venire in maniera forte e convinta proprio da chi, come ha sempre sostenuto il nostro segretario politico Antonio Potenza, governa come se avesse il 100% dei consensi dell’intera coalizione”.

“Senza un’area moderata, seppur regionalistica ed ancorata al territorio con i suoi uomini ed il portato della sua esperienza, il centro-sinistra lucano e più in particolare il Pd, potrebbe scivolare – conclude Scaglione - nelle grinfie di forze massimaliste e qualunquiste, che pure in Basilicata non mancheranno di emergere come accaduto altrove con la scusa di avere uomini dalla voce più forte oppure di finire col ridare fiato al progetto di rinascita della destra al fianco del centrodestra. Dette oggi, con la grancassa che suona a ripetizione, queste parole possono apparire fuori tono, ma domani saranno di sicuro il viatico da riconsiderare per un progetto politico e di governo di sicuro affidamento. Ne prendano coscienza gli uomini che guidano la coalizione ed i governi regionale, provinciali e comunali. E noi continueremo ad essere coerenti e responsabili come lo siamo stati sino ad oggi”.


Fonte: Basilicatanet - 31.05.2011

giovedì 5 maggio 2011

LA CITTA’ DI POTENZA EMARGINATA NEGLI INTERVENTI

LA CITTA’ DI POTENZA EMARGINATA NEGLI INTERVENTI DELLE INFRASTRUTTURE STRADALI E PENALIZZATA NEL SUO RUOLO – IL CASO DELL’OSPEDALE SAN CARLO E DELLA TANGENZIALE SCIPPATA DEI FINANZIAMENTI – IL NO DEI GRUPPI CONSILIARI ALLA REGIONE ED AL COMUNE DI POTENZA

C’è una questione Potenza nella politica regionale!

“C’è una questione Potenza nella politica regionale. La città capoluogo di regione viene sempre più marginalizzata e penalizzata.
Il grido d’allarme viene dal Comitato Cittadino dei Popolari uniti, che ieri sera hanno preso in esame le vicende ultime registrate nelle azioni politiche dell’Ente Regione, che sembrano volutamente messe in campo per tenere in secondo piano il ruolo e le funzioni che pure essa svolge a servizio dell’intera realtà regionale.
Accanto alla questione denunciata nei giorni scorsi di un’azione tesa a tagliare le gambe al processo di sviluppo del maggior nosocomio della Regione, il San Carlo a danno, in questo caso, dell’intera cittadinanza regionale, rischia ora di aggiungersi la beffa degli interventi che l’assessorato alle Infrastrutture sta predisponendo per i finanziamenti dell’agognato Piano Sud.
Una beffa che i Popolari uniti di Potenza ritengono non sia sopportabile, atteso che accanto a finanziamenti di portata rilevante come i 300 milioni di Euro per la Murgia-Pollino e i 130 milioni della Matera-Gioia del Colle (a servizio della Puglia dunque), si possono leggere ipotesi di finanziamenti ridicoli (appena 45 milioni di Euro) per alcuni sommari interventi di messa in sicurezza sulla Potenza-Melfi, la strada della morte.
Accanto ai 125 milioni per il completamento della Tito-Brienza, si prevedono interventi di limitata portata sul raccordo Potenza-Sicignano.
E tutti questi interventi finalizzati ad aumentare il caos del traffico da e verso la città di Potenza senza ricordarsi di tenere fede all’impegno assunto in più sedi di finanziare il tratto di tangenziale urbana Dragonara-Centomani (scippata a suo tempo di 14 milioni di Euro) il cui nuovo progetto ora langue negli uffici regionali e dimenticando di sostenere il collegamento viario Gallitello-Isca del Pioppo, a servizio proprio della viabilità nell’area degli uffici regionali e nell’accesso e l’uscita dalla città.
Eguali disattenzioni nei finanziamenti per migliorare gli accessi all’area dell’Ospedale e dell’Università. Per non dire della mancata visione strategica nell’utilizzo e miglioramento della rete ferroviaria mitigata da un impegno per migliorare la Potenza-Foggia.
C’è dunque una netta emarginazione della città di Potenza in questo disegno strategico di interventi infrastrutturali che non si comprende con quale ratio scellerata si possa immaginare di mettere in campo.
A parere del Comitato Cittadino dei Popolari uniti, esiste dunque una questione urbana ed una questione territoriale evidenziata ancor più dalla logica di finanziamenti squilibrati tra le due aree provinciali rispetto alla popolazione che, lungi dallo scatenare una battaglia campanilistica, significa acuire le tensioni e le perplessità sulla tenuta unitaria del tessuto sociale ed economico della regione. Contestualmente, altre emergenze trascurate, si registano nei settori dell’ambiente e della costruzione di reti telematiche.
Sarà dunque messa in campo un’azione di mobilitazione politica nelle prossime settimane a sostegno delle ragioni e per cogliere le opportunità che all’orizzonte sembrano emergere pur se indirizzate lontano dal contesto urbano della città capoluogo di regione.
A tal proposito, è stato dato mandato ai Gruppi Consiliari presenti in Regione ed al Comune di Potenza, di prendere le distanze dall’avventata iniziativa del Dipartimento infrastrutture della Regione Basilicata, coinvolgendo le assemblee regionale e comunale con le opportune ed adeguate azioni tese a ridefinire il quadro strategico generale che appare sempre più come un pacchetto preconfezionato fuori dalle sedi deputate al varo ufficiale.”

Il Segretario Cittadino
Luigi Scaglione
Potenza lì 5 Maggio 2011

giovedì 28 aprile 2011

Scaglione (Pu) su convenzione con “Istituto degli Innocenti”

Interrogazione per conoscere quali le motivazioni adottate per la stipula della convenzione con l’Istituto degli Innocenti di Firenze, Dgr 8 aprile 2011, preimpegnando l’importo complessivo di 267.265,30 euro su un totale di 357.265,30 euro

“Si apprende – afferma Scaglione - attraverso la lettura della delibera di Giunta regionale che l’Istituto degli Innocenti svolge, nel quadro degli interventi regionali e dei servizi sociali ed educativi, funzione assistenziale e di consulenza, collaborazione organizzativa, predisponendo ed attuando attività e servizi nell’area infanzia ed adolescenza. Ma ci si chiede – continua Scaglione - in un momento in cui si vorrebbe risollevare l’economia locale attraverso l’utilizzo di realtà imprenditoriali e professionali della nostra regione, ovvero sollecitando l’implementazione e la costituzione di cooperative sociali, tra l’altro sotto la guida dello stesso Dipartimento Sanità, come mai l’attenzione ricade su tale Istituto che, indubbiamente, ha un curriculum di tutto rispetto, ed è riconosciuto come una realtà di riferimento nazionale ed europeo per la promozione della cultura dei diritti dell'infanzia”.

“Ma siamo sicuri – è il quesito di Scaglione - che in Basilicata non esista un ente, fondazione o cooperativa con finalità ed esperienza simili e nelle condizioni, quindi, di essere invitata a partecipare a tale progetto regionale, rivolgendosi, invece, direttamente verso una realtà extraregionale? Attendo entro il prossimo Consiglio regionale – conclude il consigliere dei Popolari uniti - di ricevere una risposta plausibile in grado di eliminare le mie perplessità e quelle di quanti, nella nostra regione, attendono quotidianamente di essere coinvolti in opportunità lavorative”.

Fonte: Basilicatanet - 28.04.2011

lunedì 18 aprile 2011

Proposta di legge del consigliere Scaglione (Pu), su “Sostegno economico per la formazione di giovani coppie che contraggono matrimonio”

Primo firmatario il consigliere dei P.U. Luigi Scaglione e presenti i consiglieri co-firmatari della proposta di legge, Roberto Falotico (Plb), Alfonso Ernesto Navazio (Ial), Alessandro Singetta (Api) e Francesco Mollica (Mpa). Tutti hanno sottolineato come si vuole dare corso a quanto stabilito programmaticamente nel corso dei lavori del Convegno tenutosi di recente a Lagopesole con l’obiettivo di dare voce, al di là di ogni appartenenza partitica, ai tanti problemi irrisolti che vedono la latitanza dell’azione legislativa del Governo regionale e affrontando i temi fondamentali che concernono il vivere civile, a partire dai giovani e dall’occupazione.
“Ed è in questa direzione – ha ribadito il primo firmatario Scaglione – che la proposta di legge si prefigge la realizzazione di un'organica politica abitativa regionale volta alla rimozione dei principali impedimenti economici alla costituzione di nuovi nuclei familiari, favorendo l’accesso all’affitto ed/o all’acquisto della casa coniugale da parte di coppie sposate o in procinto di unirsi in matrimonio, composte da giovani di età non superiore a 35 anni che non siano nelle condizioni finanziarie per potervi provvedere autonomamente. L'obiettivo fondamentale è, dunque, quello di promuovere la famiglia a partire dalla sua formazione e di sostenerla anche nel suo divenire, assicurando alle giovani coppie l'accesso facilitato al diritto alla casa. La pdl si propone anche di destinare benefici alle giovani coppie per le spese sostenute in occasione del matrimonio, nel semestre antecedente all’entrata in vigore della Legge ed in questo caso si è ritenuto di mantenere il limite dei 35 anni d'età”.
La finalità – è stato spiegato nel corso della conferenza stampa - è quella di incentivare la nascita di nuove coppie di sposi il cui rapporto giuridicamente fondato sul matrimonio, risulta conforme al dettato costituzionale e pone gli stessi nella condizione di aventi diritto alle agevolazioni. Nell’ultimo decennio, è avanzata a grandi passi, raggiungendo dimensioni preoccupanti,la crisi della costituzione della famiglia con conseguente e allarmante fenomeno della denatalità, una crisi che trae origine dalle considerazioni economiche ed organizzative collegate ai nascenti nuclei familiari. Appare allora opportuno prevedere un sostegno economico alla formazione di nuove famiglie e, in particolare, una agevolazione economica per l’organizzazione della casa come ad esempio i mobili, il contratto d’affitto e gli incentivi accessori, costituiti dal rimborso parziale o totale dei costi di attivazione delle principali utenze domestiche e da quello parziale, nella misura del 50 per cento e per due annualità, degli importi Tia.( Tariffa Igiene Ambientale). La proposta di legge ordina specifiche agevolazioni in tema di locazione abitativa e/o di acquisto, in particolare tende ad assicurare forme di incentivi per il pagamento degli affitti della casa coniugale prevedendo, anche una riserva pari al 10 per cento sui programmi dell'edilizia residenziale pubblica sovvenzionata o convenzionata. Per l'accesso alle agevolazioni è previsto che i destinatari del beneficio non posseggano altri immobili sul territorio nazionale e abbiano titolo a fruire di ulteriori agevolazioni su base statale o locale per le medesime finalità.
“La concessione dei benefici contemplati dalla proposta di legge - è stato inoltre specificato – è, anche, condizionata al possesso di altri requisiti oltre all'età, quali i limiti reddituali. Le cause di revoca delle agevolazioni, infine, sono stabilite dall'articolo 5 che definisce un termine preciso, un anno, entro il quale le coppie non ancora sposate sono tenute ad unirsi in matrimonio al fine di non incorrere nelle individuate ipotesi sanzionatorie”.

LEGGI TESTO INTEGRALE SUL SITO www.luigiscaglione.com e www.popolariuniti.it

venerdì 15 aprile 2011

Pdl Scaglione (Pu) su sostegno a giovani coppie

Il consigliere regionale, Luigi Scaglione, presenterà lunedì 18 aprile in una conferenza stampa la proposta di legge per il sostegno economico a giovani coppie di sposi

Lunedì 18 aprile alle ore 10.30, presso la sala B del Palazzo del Consiglio regionale della Basilicata, si terrà la conferenza stampa di presentazione della proposta di legge su "Sostegno economico per la formazione di giovani coppie che contraggono matrimonio".

Primo firmatario della proposta di legge il consigliere regionale dei Popolari Uniti, Luigi Scaglione, sottoscrittori i consiglieri Roberto Falotico (Plb), Francesco Mollica (Mpa), Ernesto Navazio (Ial), Vincenzo Ruggiero (Udc) e Alessandro Singetta (Api).

Fonte: Basilicatanet - 15.04.2011

mercoledì 13 aprile 2011

Approvata in Consiglio Regionale del 12 Aprile 2011 la PDL “ 150 anni dell’Unità d’Italia

approvata ieri dal Consiglio Regionale di Basilicata la Legge Regionale
Primo firmatario il Consigliere Regionale Luigi Scaglione

“ 150 anni dell’Unità d’Italia
-La memoria come testimonianza: Recupero e realizzazione di monumenti,cippi e lapidi commemorative –


Lo spunto per la proposta di legge , approvata ieri in Consiglio Regionale, è sorto
da un’attenta valutazione di una frase pronunciata dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, in occasione di un suo solenne discorso con il quale aveva chiesto agli italiani ed alle istituzioni, di “recuperare motivi di fierezza e di orgoglio nazionale avvalendosi di tutti i contributi per onorare i patrioti,gli eroi ed i caduti per l’Unità d’Italia”.
La Legge Regionale approvata ieri, il cui iter legislativo è iniziato il 13 ottobre 2010, ha fornito un contributo concreto a tale frase presidenziale e particolare momento storico italiano , mostrando un ampio interesse nel voler celebrare la memoria di tutti i caduti, militari e civili che hanno sacrificato la loro vita per l’Italia,dal momento dell’Unità d’Italia sino ai giorni nostri,passando attraverso i conflitti mondiali.
La possibilità di erigere monumenti,cippi e lapidi,realizzare interventi di restauro sull’esistente che versa in pessime condizioni sarà un segnale tangibile dell’attenzione mostrata dalla massima istituzione regionale per indirizzare una continuità ideale con la nostra Storia nazionale,del combattentismo e degli impegni politici,sociali e religiosi,intesi quale testimonianza da tramandare alle nuove generazioni e quale ricordo per tutte le collettività.
Di qui l’impegno che la Regione Basilicata ha assunto approvando il testo di legge,proposto dal presidente del Gruppo regionale Popolari Uniti Luigi Scaglione e sottoscritta da altri consiglieri regionali , un impegno finanziario che con la predisposizione di appositi bandi pubblici, offriranno la possibilità ai Comuni ed alle Associazioni Combattentistiche e non di Basilicata, di realizzare o ristrutturare i monumenti o qualsiasi altra stele commemorativa dei tanti protagonisti dell’edificazione dello Stato Nazionale e di coloro che hanno perso la vita nella lotta contro il terrorismo e nelle missioni umanitarie in varie aree del mondo.
Si tratterà quindi di valorizzare maggiormente la storia delle singole zone della Basilicata trasversalmente, adottando un’attenzione particolare per l’esistente e per quanto si intenderà costruire ed intitolare.
A tale fine verrà istituita una commissione regionale tecnico-culturale che sarà incaricata di svolgere studi appropriati per poi autorizzare la costruzione o il restyling dei monumenti oggetto degli interventi .
I contributi verranno destinati annualmente nella misura di 40.000,00 euro , risorse rinvenibili sull’apposito Fondo Speciale per spese in conto capitale derivanti da provvedimenti legislativi regionali successivamente all’approvazione del bilancio annuale; per gli anni successivi al 2011 l’entità dello stanziamento sarà stabilita nelle rispettive leggi di bilancio.
Nello specifico la Regione Basilicata erogherà contributi economici destinati a coprire fino ai 2/3 della spesa complessiva affrontata dai beneficiari e comunque con un limite massimo di 15.000,00 per i Comuni capoluogo,5.000,00 per i Comuni con popolazione superiore ai 10.001 abitanti,3.000,00 per i Comuni con popolazione superiore ai 5.001,00 abitanti e sino ai 10.001 e di 2.000,00 per i Comuni con popolazione sino a 5.000 abitanti.
Le somme verranno destinate agli aventi diritto con apposita Delibera di Giunta.

mercoledì 23 marzo 2011

SCAGLIONE SU OSPITALITA’ PROFUGHI NELLA CASERMA LUCANIA


“Sarebbe forse più opportuno ragionare sulla portata dirompente che essa rischia di avere nel tessuto cittadino, prima di dare simili annunci senza condivisione generale"

Prima di dare annunci o disponibilità "tout cour" senza un minimo di naturale condivisione con le comunità interessate da iniziative così forti, come quella annunciata a Roma dall’Assessore alla sicurezza sociale di destinare la ex Caserma Lucania alla ospitalità di eventuali “profughi” (o rifugiati???), sarebbe forse più opportuno ragionare sulla portata dirompente che essa rischia di avere nel tessuto cittadino.
Non è e non può essere messa in discussione l’azione solidale che la Basilicata intera e la città di Potenza hanno nel cuore e nel DNA verso la gente in difficoltà e ancor più verso chi fugge da guerre e conflitti o perché costretta a cercare lavoro perché a casa sua non ne esiste, ma indicare la sede di un contenitore che ha bisogno di lavori di ristrutturazione e rigenerazione in un’area cittadina densamente abitata e condizionata da presenze istituzionali e sociali che potrebbero contrastare con la presenza di popolazioni immigrate che, come previsto per legge, vanno tenute sotto controllo nei primi mesi del loro arrivo, appare sicuramente un azzardo.
Un azzardo che andava misurato e ragionato ancor più rispetto all’incontro “ristretto e riservato” che nella sede della Prefettura di Potenza si era tenuto e che come tale forse andava tutelato prima di aver data per definita e certa una ipotesi.
Mi fa specie che la città di Potenza diventi terreno di conquista quando si tratta di dare un segnale di disponibilità in un contesto nazionale solidaristico, mentre finisce con l’essere emarginata e dimenticata nelle azioni di sostegno economico e di sviluppo sociale che ci porta in più occasioni a dover litigare per difendere il ruolo che la città svolge a servizio dell’intera comunità regionale.
E la gente di Potenza, per questo motivo, sta faticando a comprendere la ratio di tale scelta unilaterale fatta a Roma senza aver preso in esame alternative all’uso della sede della Caserma per la quale, per lunghi mesi, ci siamo battuti a favore della permanenza dell’esercito o per un uso razionale a servizio ad esempio della comunità universitaria e scolastica che già è allocata nell’area del Rione Santa Maria. E di alternative urbane o nelle aree circostanti la città capoluogo ce ne sono o si possono realizzare sia pure in via transitoria e senza che si corrano i rischi di insediamenti stabili che si contrappongano al tessuto sociale e culturale della nostra comunità.

mercoledì 16 marzo 2011

I 150 Anni dell’Unità d’Italia : Auguri Italia, auguri Italiani

I 150 Anni dell’Unità d’Italia

SCAGLIONE su Consiglio Regionale solenne e le polemiche:
La Patria (la nostra regione) bene o male. Nel bene e nel male.
Ci sono accadimenti, storie, vite vissute che sono da esempio per tutti.
Siano essi di destra, di centro, di sinistra o leghisti antimeridionali.


Ci sono date e ricorrenze che uniscono per forza. Comunque e a prescindere.
Ci sono accadimenti, storie, vite vissute che sono da esempio per tutti. Siano essi di destra, di centro, di sinistra o leghisti antimeridionali.
Ci sono poi uomini che lavorano per dividere, separare, contrapporre, comunque ed a prescindere.
Eppure la storia è maestra di vita, la storia dei vinti e quella dei vincitori e in Basilicata, quella storia, l’hanno già scritta i tanti che in 150 anni hanno garantito la libertà e la democrazia di cui oggi godiamo, ma di cui dobbiamo forse evitare di abusare e darla per scontata, acquisita.
E la polemica politica che ha preceduto la convocazione del Consiglio regionale solenne, sinceramente ci amareggia perché lascia passare il messaggio di chi vuole ergersi a paladino di una idea contro un’altra, comunque ed a prescindere, da quello che invece la storia ci ha insegnato.
E i fatti, gli accadimenti, gli episodi, non possono essere mistificati. Sono quelli e basta. Poi ognuno può leggerci dietro quello che vuole, ma i fatti restano.
In un libro di Fruttero e Gramellini, “La Patria, bene o male”, 150 date raccontano anche in maniera diversa i 150 anni della nostra storia unita.
I fatti sono quelli, da quelli non si prescinde.
Il 25 Luglio del 1864, per esempio, Carmine Crocco, il brigante tradito dai Borboni e considerato traditore, pur essendo il generalissimo della Resistenza ma che con la sua banda semina terrore dalla Basilicata alla Calabria, viene snidato e arrestato sull’Aspromonte. E già il Generale Massimo D’Azeglio si chiedeva: “Ma i meridionali ci vogliono o no? Io so che di qua dal Tronto non ci servono 60 battaglioni, mentre di là si. E pare che non bastino”. Anche l’Italia ha avuto il suo Afghanistan.
Il 25 Giugno 1873 è il giorno sempre rimpianto dagli italiani per bene, in cui Quintino Sella si congeda dalla sua creatura prediletta: Il Ministero delle Finanze. L’uomo che blocca le spese pazze, che invoca il pareggio di bilancio e Roma capitale, alla fine viene mandato via e al suo posto arriva un giovane da lui forgiato dal nome di Giovanni Giolitti.
Solo alcune date, quelle che per il nostro Sud e la nostra Regione hanno significato qualcosa, ma che nel solco del Paese unito, nel bene e nel male, dovrebbero suonare come richiamo alla vera unità.
Date come quella del 17 Novembre 1878, in cui un giovane lucano, Giovanni Passannante ferisce di striscio Re Umberto I e che per il suo gesto diventerà cavia da studio del Lombroso e farà cambiare la geografia del suo paese natale: da Salvia a Savoia.
O date tragiche, come quella del 23 Novembre 1980 preceduta dall’avvenimento del terremoto in Friuli del 6 Maggio 1976. Date storiche che hanno segnato e segnano la storia della nostra regione, del nostro Paese, con quella volontà di essere protagonisti di un disegno unitario aperto ben prima dell’avvento di Garibaldi, con i moti di Corleto Perticara e di Potenza dell’agosto 1860.
Ecco, di queste date, di queste storie, ce ne sono tante che un qualunque storico, onesto ed integerrimo, qualificato ed autorevole come è Giampaolo D’Andrea ma come lo sono ovviamente anche altri, non hanno mai avuto difficoltà a raccontare comunque ed a prescindere dalla loro appartenenza politica. Ma con il solo spirito e la sola unica voglia, di unire e condividere, costruire una vera solidarietà regionale e nazionale affinché nel futuro resti ed emerga questo dato su tutti quelli che invece sembrano voler segnare una divisione frutto di meno nobili interessi ideologici. Come hanno ben mostrano di fare quei Comuni che hanno aderito all’invito del Presidente De Filippo di intitolare strade o piazze alla ricorrenza di questi giorni e di come un disegno di legge da me proposto e già votato all’unanimità in Commissione pensa di fare per ripristinare cippi e lapidi in onore degli eroi lucani dell’Unità d’Italia.
Un’occasione che non possiamo e non dovevamo perdere e per la quale tutti devono sentirsi partecipi ed attivi, tanto da condividere subito anche la originaria proposta del Presidente del Consiglio regionale, Folino.
Le istituzioni ed i suoi principi non vanno mai messi in discussione.
La Patria (la nostra regione aggiungerei) bene o male. Nel bene e nel male.



Consigliere Segretario
Luigi Scaglione


Potenza 16 Marzo 2011

Scaglione: necessità programmazione piano emergenza dighe

In relazione ai danni provocati dalle recenti alluvioni che hanno colpito l’area del metapontino, il consigliere regionale dei Popolari uniti, Luigi Scaglione, ha sollecitato la necessità dell’ elaborazione del Piano di Emergenza per le dighe

“Elementi indispensabili per la pianificazione di tale strumento di programmazione della sicurezza – ha detto Scaglione - restano l’esatta individuazione dei dati caratteristici del territorio sia a monte che a valle dello sbarramento idrico e la valutazione costante di tutte le criticità che possono influenzare il comportamento dei bacini idrici, in condizioni di criticità con la precisa individuazione dei ruoli e delle differenti responsabilità da assegnare ai vari enti,uffici,comandi e posti di osservazione”.

“Di fondamentale importanza – ha continuato - è il ruolo di coordinamento di gestione, specie se lungo il corso d’acqua sono presenti più invasi, per i quali sarebbe auspicabile uno strettissimo legame di intenti. Una sostanziale unitarietà di azioni - ha sostenuto Scaglione - da assegnare ad uno stesso ente responsabile che dovrebbe essere in grado di monitorare con continuità i punti nevralgici del corso d’acqua,dalle sorgenti alla foce e mediante gli opportuni modelli di comportamento, poter prevenire i momenti di picco. Torna utile citare, ad esempio, la situazione attuale delle dighe di S.Giuliano e del Basentello a dimostrazione di quanto con metafora si dice della mano destra che non sa cosa fa la mano sinistra”.


Fonte: Basilicatanet - 16.03.2011

venerdì 11 marzo 2011

SCAGLIONE su Consiglio regionale solenne e le polemiche: la Patria e la nostra regione, bene o male

I 150 Anni dell’Unità d’Italia

SCAGLIONE su Consiglio regionale solenne e le polemiche:
La Patria (la nostra regione) bene o male. Nel bene e nel male.
Ci sono accadimenti, storie, vite vissute che sono da esempio per tutti.
Siano essi di destra, di centro, di sinistra o leghisti antimeridionali.


Ci sono date e ricorrenze che uniscono per forza. Comunque e a prescindere.
Ci sono accadimenti, storie, vite vissute che sono da esempio per tutti. Siano essi di destra, di centro, di sinistra o leghisti antimeridionali.
Ci sono poi uomini che lavorano per dividere, separare, contrapporre, comunque ed a prescindere.
Eppure la storia è maestra di vita, la storia dei vinti e quella dei vincitori e in Basilicata, quella storia, l’hanno già scritta i tanti che in 150 anni hanno garantito la libertà e la democrazia di cui oggi godiamo, ma di cui dobbiamo forse evitare di abusare e darla per scontata, acquisita.
E la polemica politica che ha preceduto la convocazione del Consiglio regionale solenne, sinceramente ci amareggia perché lascia passare il messaggio di chi vuole ergersi a paladino di una idea contro un’altra, comunque ed a prescindere, da quello che invece la storia ci ha insegnato.
E i fatti, gli accadimenti, gli episodi, non possono essere mistificati. Sono quelli e basta. Poi ognuno può leggerci dietro quello che vuole, ma i fatti restano.
In un libro di Fruttero e Gramellini, “La Patria, bene o male”, 150 date raccontano anche in maniera diversa i 150 anni della nostra storia unita.
I fatti sono quelli, da quelli non si prescinde.
Il 25 Luglio del 1864, per esempio, Carmine Crocco, il brigante tradito dai Borboni e considerato traditore, pur essendo il generalissimo della Resistenza ma che con la sua banda semina terrore dalla Basilicata alla Calabria, viene snidato e arrestato sull’Aspromonte. E già il Generale Massimo D’Azeglio si chiedeva: “Ma i meridionali ci vogliono o no? Io so che di qua dal Tronto non ci servono 60 battaglioni, mentre di là si. E pare che non bastino”. Anche l’Italia ha avuto il suo Afghanistan.
Il 25 Giugno 1873 è il giorno sempre rimpianto dagli italiani per bene, in cui Quintino Sella si congeda dalla sua creatura prediletta: Il Ministero delle Finanze. L’uomo che blocca le spese pazze, che invoca il pareggio di bilancio e Roma capitale, alla fine viene mandato via e al suo posto arriva un giovane da lui forgiato dal nome di Giovanni Giolitti.
Solo alcune date, quelle che per il nostro Sud e la nostra Regione hanno significato qualcosa, ma che nel solco del Paese unito, nel bene e nel male, dovrebbero suonare come richiamo alla vera unità.
Date come quella del 17 Novembre 1878, in cui un giovane lucano, Giovanni Passannante ferisce di striscio Re Umberto I e che per il suo gesto diventerà cavia da studio del Lombroso e farà cambiare la geografia del suo paese natale: da Salvia a Savoia.
O date tragiche, come quella del 23 Novembre 1980 preceduta dall’avvenimento del terremoto in Friuli del 6 Maggio 1976. Date storiche che hanno segnato e segnano la storia della nostra regione, del nostro Paese, con quella volontà di essere protagonisti di un disegno unitario aperto ben prima dell’avvento di Garibaldi, con i moti di Corleto Perticara e di Potenza dell’agosto 1860.
Ecco, di queste date, di queste storie, ce ne sono tante che un qualunque storico, onesto ed integerrimo, qualificato ed autorevole come è Giampaolo D’Andrea ma come lo sono ovviamente anche altri, non hanno mai avuto difficoltà a raccontare comunque ed a prescindere dalla loro appartenenza politica. Ma con il solo spirito e la sola unica voglia, di unire e condividere, costruire una vera solidarietà regionale e nazionale affinché nel futuro resti ed emerga questo dato su tutti quelli che invece sembrano voler segnare una divisione frutto di meno nobili interessi ideologici. Come hanno ben mostrano di fare quei Comuni che hanno aderito all’invito del Presidente De Filippo di intitolare strade o piazze alla ricorrenza di questi giorni e di come un disegno di legge da me proposto e già votato all’unanimità in Commissione pensa di fare per ripristinare cippi e lapidi in onore degli eroi lucani dell’Unità d’Italia.
Un’occasione che non possiamo e non dovevamo perdere e per la quale tutti devono sentirsi partecipi ed attivi, tanto da condividere subito anche la originaria proposta del Presidente del Consiglio regionale, Folino.
Le istituzioni ed i suoi principi non vanno mai messi in discussione.
La Patria (la nostra regione aggiungerei) bene o male. Nel bene e nel male.

Consigliere Segretario
Luigi Scaglione

Potenza 11 Marzo 2011

martedì 8 marzo 2011

Sanità, Scaglione (Pu) su lauree specialistiche

Interrogazione del consigliere regionale per sapere se i corsi di lauree specialistiche in campo sanitario saranno accentrati nell’ospedale San Carlo di Potenza a danno delle sedi territoriali di Lagonegro, Pescopagano e Villa D’Agri

“La spoliazione del territorio nel settore della Sanità, sembra proseguire imperterrita. Registrando gli umori e le notizie che arrivano in tal senso dal dipartimento regionale, pare che si sia in procinto di accentrare nella sede ospedaliera del San Carlo di Potenza tutti i corsi di lauree specialistiche nei settori infermieristica, ostetricia, logopedia, fisioterapia, tecnici di radiologia e di laboratorio biomedico, organizzati di concerto con l’università Cattolica Sacro Cuore di Roma e svolti anche nelle sedi di Lagonegro, Pescopagano e Villa d’Agri”. Lo fa sapere il capogruppo dei Popolari uniti, Luigi Scaglione.

“Rispondendo a specifiche richieste in tal senso da parte dell’Università, - afferma Scaglione - pare ci si prepari ad assecondare una volontà centralistica, a svantaggio di presìdi territoriali importanti e determinanti nelle azioni messe in campo, ma soprattutto con l’obiettivo di produrre un danno economico notevole agli iscritti ai corsi, soprattutto a quelli delle aree più distanti dal capoluogo di regione costretti a viaggiare o a risiedere in città”.

“Ci si renderà conto – continua Scaglione - che una tale scellerata decisione non aiuta il territorio regionale a comprendere la valenza di taluni lodevoli iniziative, come quelle dei corsi di laurea e dei master accademici, creando di fatto una sorta di reazione negativa nei confronti del ruolo a cui è chiamato l’ospedale San Carlo di Potenza, già accusato di suo, di vuole accentrare tutte le funzioni ed i servizi regionali”.

A parere di Scaglione “se assunta, la decisione andrebbe del resto in netto contrasto con quanto stabilito nelle scorse settimane di bloccare sine die ogni decisione di trasformazione, riorganizzazione, riduzione dei presìdi ospedalieri e dei suoi servizi, nelle more dell’approvazione del nuovo Piano sanitario regionale, ma inevitabilmente aggiungerebbe acqua al mulino di chi dice che si lavora per isolare sempre più i territori delle aree interne dove anche una iniziativa formativa e di grande rilievo, come quella dei corsi specialistici, serve a dare vita alle piccole realtà interne della regione”.

“A tal proposito – conclude Scaglione - ho presentato un’interrogazione urgente a risposta orale al Presidente della Giunta regionale ed all’Assessore alla Sanità, per conoscere se risponde al vero tale notizia e se non si ritiene, per le considerazioni espresse, desistere da tale assurda ed immotivata decisione”.

Fonte: Basilicatanet - 08.03.2011

giovedì 24 febbraio 2011

SCAGLIONE: IL VERTICE DEL CENTRO-SINISTRA PER I POPOLARI UNITI E’ STATO LO SPARTIACQUE

“Tolto l’embargo ai risultati del vertice del Centro-sinistra, ci appare doveroso rappresentare il senso del confronto promosso con grande arguzia dal Presidente De Filippo. Questo anche per evitare di ridurre il senso della riunione, da un lato alle valutazioni sul richiamo alla disciplina da parte del Governatore ai consiglieri regionali e dall’altro al semplice gossip delle diverse opinioni emerse tra il Capogruppo e la segretaria-assessore dell’Idv”.
A richiamare il senso ed i temi del confronto politico, è il Presidente del Gruppo Popolari uniti in Consiglio, Luigi Scaglione.
“Il confronto è stato di ben altra natura e se ridotto alle questioni più spicciole di riposizionamento o di evidente confusione che nasce nel governo delle cose regionali per avere in Giunta ben tre segretari di partito, - ha detto Scaglione - va anche evidenziato che proprio noi abbiamo posto il tema della reale rappresentatività politica di forze che pur avendo ottenuto consensi forti e determinanti per il Centro-sinistra, non solo a livello regionale, ma anche ai due livelli provinciali e comunali, registrano il risultato di essere penalizzati in questa chiamata alle responsabilità, come è evidente, nella Giunta regionale ed in quelle provinciali e comunali di Matera”.
Un discorso a tutto tondo che anche il segretario dei Popolari, Antonio Potenza, ha ribadito proprio in apertura del confronto.
“A nostro giudizio, - ha proseguito Luigi Scaglione - non si sottace il fatto che alcune delle grandi questioni di governo sono oggi affidate troppo semplicisticamente ad assessori esterni, che non vivono la dinamica consiliare, non vivono quella della politica e di fatto, checchè se ne dica, non vivono la dinamica del confronto continuo con i cittadini, con i risultati di un aumento della conflittualità (vedi Agricoltura, scuola, sanità).
Chiarito questo, va precisato, che è proprio questo scollamento che porta la maggioranza a soffrire il confronto sulle questioni da definire anche in Consiglio, dove gli eletti del popolo cercano di fare quel poco che possono. Il caso del Piano sanitario regionale e la emanazione di una delibera di Giunta che stoppasse le fughe in avanti di direttori ed aziende sanitarie, è venuto fuori perché a più riprese lo abbiamo sollevato noi nei confronti pubblici ed in sede di commissioni consiliari.
La confusione provocata al momento dell’attuazione del Piano di Dimensionamento scolastico regionale e le prese di distanza anche di altri vertici istituzionali, pur appartenenti al Centro-sinistra, come elemento di lesa maestà, fanno capire ancor più come sia necessario costruire preventivamente relazioni forti tra le diverse anime che rappresentano il Centro-sinistra. E in questo l’assessore regionale ha commesso più di un errore.
E questo, come Popolari uniti, - ha sostenuto il Capogruppo - lo abbiamo detto a chiare lettere al Presidente ed ai segretari di partito, compreso a quello del maggior partito della coalizione.
Più società e meno Stato, come obiettivo per abbattere la burocrazia che frena il corretto utilizzo delle risorse regionali è stata la proposta avanzata, mancando di fatto una iniziativa forte che risponda al grido di dolore che imprese, piccole attività, settori produttivi lanciano ogni giorno. Una maggioranza che si caratterizza come attenzione al sociale, poi, non fa più solo proclami contro la disoccupazione ed a favore delle famiglie. Necessario rivedere inoltre il concetto di sostegno alle fasce deboli partendo dal quoziente familiare che abbiamo più volte sollecitato e che come fuga in avanti, lo si attribuisce ai poteri taumaturgici di analisi economiche o di studi di ricerche di settore.
Ed ancora, al tavolo del Centro-sinistra, - ha rilevato Scaglione - abbiamo posto il tema vero delle attenzioni forti agli interventi nel settore delle infrastrutture che con piacere abbiamo visto ripresentato al tavolo di confronto con il Ministro Fitto e che con le poche risorse a disposizione, punta superare il gap, individuando e definendo vere priorità: la Potenza-Melfi su tutte, il corridoio nord-sud della Basilicata, i collegamenti rapidi e veloci con gli hub aeroportuali o quelli dell’alta velocità ferroviaria.
Ed infine, il rispetto per le identità diverse che in politica significa mettere a valore la pluralità e non solo la rappresentazione scenica di alcune parti come rischia di accadere con la Conferenza su Petrolio e Ambiente, che andava forse preparata con un documento di settore capace di inquadrare le dinamiche progettuali e non ridursi ad una semplice analisi da tour dell’avvenire.
Ben vengano dunque – ha concluso l’esponente dei Popolari uniti - i confronti tematici che superino la logica delle idee precostituite e si incanalino nella prospettiva di un cambio di rotta capace di evitare che l’agenda di lavoro sia dettata dagli scoop giornalistici o dai commenti da scrivania che tuttologi più o meno interessati rappresentano come l’unica vera verità, condendola di cifre e dati letti a piacimento senza guardarsi dietro o richiamare anche le proprie responsabilità”.

lunedì 7 febbraio 2011

Scaglione - Lucani all’estero e luoghi del cuore:Dinamiche future ed esempi virtuosi

Lucani all’estero e luoghi del cuore:Dinamiche future ed esempi virtuosi

La tre giorni di Policoro è stata un appuntamento importante che arriva da lontano: dal lavoro di costruzione della rete avviata da Rocco Curcio e Giuseppe Guarino, dalla evoluzione del progetto di rinnovamento istituito da Pietro Simonetti e con la dinamicità di un progetto innovativo che la Regione Basilicata segue da tempo per i lucani residenti all’estero .
La manifestazione è stata dedicata alle donne, ai giovani e agli uomini emigrati da questa Basilicata così lontana ma così vicina non solo con il cuore ma, anche con la mente a chi immagina di poter dare alla regione molto più di quello che ha ricevuto.
La politica lucana non può ridursi solo ad una guerra di posizionamenti o scontri per dinamiche future ma deve prendere l’esempio virtuoso di chi avverte il senso di appartenenza come momento di unione e non di divisione pur nella consapevolezza che per crescere tutti bisogna ampliare i confini geografici e non solo.
Ecco il senso di una conferenza dal titolo planetario, vista la presenza dei rappresentanti delle associazioni dei lucani nel mondo;un momento di incontro e di confronto che ha fotografato la Basilicata fuori dai confini geografici pensando a come si possano incrociare le emozioni del cuore di chi è partito o le aspettative di chi è rimasto e di chi vuole ritornare.
Un territorio quello lucano che vuole crescere e vuole espandersi ed aprirsi sempre più al mondo e non solo ai seicentomila residenti fuori regione:questa la prospettiva nuova che la Basilicata deve vivere per essere protagonista dello sviluppo dell’intero mezzogiorno.
La tre giorni di Policoro ha messo a confronto tre generazioni di lucani all’estero e dalle discussioni sono emersi notevoli spunti di riflessione. Gli amici di prima e seconda generazione hanno nel sangue il grande fascino dei luoghi del cuore, prodotto della emozionalità vissuta , l’importante banca dati sensoriale che immagazzina sapori profumi della terra di origine; i discendenti di terza generazione rincorrono meccanicamente, perché a loro trasferito dal nucleo familiare, il culto del luogo di origine. In maniera semplificata ed analizzando la compresenza di tre generazioni si è assistito a quanto il trasferimento di informazioni del concetto di luogo abbia dato i suoi frutti ed abbia rafforzato la memoria storica e le radici di appartenenza con la presenza di tanti giovani discendenti lucani , curiosi della Basilicata .
“Il luogo è caratterizzato da tre elementi: è identitario e cioè tale da contrassegnare l’identità di chi ci abita; è relazionale nel senso che individua i rapporti reciproci tra i soggetti in funzione di una loro comune appartenenza; è storico perchè rammenta all’ individuo le proprie radici.”
Le testimonianze, esplicitate dalle parole, sono la mediazione che stabilisce un legame tra un luogo e gli individui, il “peso delle parole”, alcune delle quali traendo dal patrimonio conoscitivo di base di ogni individuo,diventano evocative di significati più vasti; così luoghi che non esistono più se non nelle parole che li evocano, divengono stereotipi; la parola crea l’immagine, produce il mito e allo stesso tempo lo fa funzionare.
Ai giovani lucani si è voluta dare la testimonianza di quanto la Basilicata sia cambiata nel corso degli anni, un cambiamento che ha trasformato le località ed i paesi lucani in piccoli centri cittadini organizzati anche con offerte turistiche ed imprenditoriali ben allocate sul territorio,realtà oggetto anche di scambi esperienziali che debbono contrapporsi allo status delle grandi metropoli.
Una Basilicata planetaria perché aperta a nuove esperienze da e per il mondo, affinché il presente ed il passato possano essere elementi indelebili del “lucano altrove”, esperienze messe a confronto e arricchite da suggerimenti condivisi che si perfezioneranno nei prossimi mesi con la pianificazione di eventi che da oltreoceano si incroceranno con le linee guida per il triennio 2011-2013, messe a punto dalla commissione regionale dei lucani all’estero e condivisi con il presidente Antonio Di Sanza ed il collega Francesco Mollica che il consiglio regionale di Basilicata tutto, mi auguro condividerà.

Luigi Scaglione
Vice presidente Commissione Regionale Lucani all’Estero

giovedì 27 gennaio 2011

I Popolari uniti domani 28 gennaio 2011, a Lagonegro, presso l’Hotel Midi, alle ore 16.00, terranno un convegno dibattito

“Il confronto politico – afferma Scaglione - che come Popolari uniti stiamo aprendo intorno al tema della Sanità in Basilicata, non deve vederci per forza condizionati dalle azioni buone messe in campo negli ultimi anni ed oggi rimesse in discussione, ma legati a giudizi e valutazioni che invece i numeri positivi hanno rilanciato. E mi riferisco al rapporto sanità 2009 ed al dibattito sugli Stati Generali della Salute svoltosi nei mesi scorsi. Il rapporto sanita’ 2009 – continua Scaglione -rilancia una Basilicata in forma, conferma gli sforzi positivi del passato ma evoca anche scenari assurdi in materia di riduzione del personale o di sostituzione degli interventi pubblici e intanto a Matera la spesa sanitaria cresce a dismisura. I dati positivi emersi nel rapporto Sanità in Basilicata 2009, confermano la validità delle scelte strategiche portate avanti nella scorsa legislatura con lo spirito di governare i fenomeni, attuare il riordino del sistema, contenere la spesa ma, soprattutto, garantire la qualità e la efficienza dei servizi alla persona. Un risultato dunque di rilevanza assoluta di cui non si può non tenerne conto nel mettere in campo le nuove azioni”.

Pubblicazione della graduatoria per la concessione di voucher per il Catalogo Regionale Alta Formazione : Quanti giorni all’alba??

“Quando si parla di opportunità per i giovani lucani , bisogna sicuramente plaudire alle nuove occasioni che si andranno a creare con il “ Piano di azione all’occupabilità dei giovani”ma è opportuno monitorare il percorso che altre opportunità , attraverso incentivi regionali, sono stati messi in campo mesi fa o addirittura anni or sono. Nello specifico voglio riferirmi alla concessione di contributi per la partecipazione ai master, così come pubblicato nel Catalogo Regionale dell’Alta Formazione. Poiché a tutt’oggi il Dipartimento Formazione non ha ancora provveduto alla redazione, con conseguente pubblicazione, della graduatoria degli aventi diritto”.
“Giovani laureati ai quali si è voluta dare la possibilità di perfezionare i propri studi attraverso la scelta di corsi post laurea da seguire in Basilicata, attraverso l’azione formativa di enti accreditati. Una opportunità, quella dell’istituzione del Catalogo Regionale, strutturato e pubblicizzato dopo la partecipazione della Regione Basilicata, al progetto sperimentale del Catalogo Interregionale”.
“ Due grandi occasioni rivolte ai giovani laureati disoccupati ed inoccupati, e l’ultimo bando pubblicato a settembre dello scorso anno ,aveva previsto anche la partecipazione dei lucani emigrati all’estero (alla data di iscrizione al Master) ma: c’è sempre un ma che rallenta le aspettative perché ad oggi ,la graduatoria non è stata ancora redatta e, pubblicata. Ed allora cosa pensa il giovane laureato , che ha inoltrato domanda di ammissione, e non ha ricevuto nessuna informazione in proposito? Avrebbe potuto scegliere altro master, magari fuori regione( ed ecco che i giovani non rientrano) avrebbe potuto partecipare ad altro concorso o intraprendere altra scelta?
“Ecco allora che la burocrazia pone i “ma” e la sfiducia verso le istituzioni ed allora se la politica deve focalizzare la propria attenzione alle esigenze della collettività, che sia data la possibilità, da parte dei burocrati, di accelerare le risposte nei confronti di chi non riesce a sciogliere alcuni dubbi. Per questo la presentazione di una interrogazione urgente a risposta orale, per la quale anch’io resto in attesa di risposta.

martedì 25 gennaio 2011

SCAGLIONE: FAVOREVOLI AI PISUS DELLA CITTA’ DI POTENZA, MA IL CONFRONTO SULLO SVILUPPO DEL CAPOLUOGO E’ SOLO ALL’INIZIO

“Il favorevole giudizio dei Popolari uniti sul Piano di Azione Pisus è di fatto un via libera all’approfondimento sugli scenari di sviluppo della città di Potenza nei prossimi anni. Approfondimento che significa volontà di aprire un dibattito sul futuro della città e non darlo per concluso e chiuso nel pacchetto di opzioni definite dal Consiglio Comunale”.
“Partendo da una ricognizione delle risorse disponibili con i Fondi Fers messi a disposizione dalla Regione ed in ossequio alle disposizioni della Comunità Europea, crediamo - ha dichiarato il Segretario dei Popolari uniti, Luigi Scaglione - si sia voluto guardare alla prospettiva di una città territorio che cambiando valenza strategica delle opere da realizzare, immagina di costruire una rete di servizi molto ampia capace di innestarsi con il Piano Strutturale Metropolitano, in maniera nuova. Innovativa e non ripetitiva e con il concetto di città capoluogo e di servizio, riconosciuta come tale da tutti i fruitori”.
Le azioni che nella straordinarietà dei piani di intervento dovranno essere messe in campo dal Governo Comunale, non possono però, a parere dei Popolari uniti, prescindere dalle questioni relative alla mobilità urbana, al piano strategico, alla realizzazione di nuovi servizi per le imprese e per i cittadini.
“Per questo – ha precisato Scaglione – attraverso i nostri consiglieri ed assessori comunali, abbiamo chiesto a gran voce che in prospettiva, per la città di Potenza, si immagini di riaprire la vertenza regionale per la realizzazione della Tangenziale, per finanziare ed attuare la fondovalle Canale (fondamentale nel collegamento con l’area ospedaliera ed universitaria) e prosegua speditamente il processo per la delocalizzazione della Centrale dell’Enel di Via del Gallitello. Opere fondamentali per il concetto di vivibilità urbana e non più derogabili”.
Più servizi ai cittadini significa anche guardare ad una rete di trasporto urbano efficiente, ad entrate ed uscite dalla città segnate da una nuova rete di infrastrutture, da collegamenti ferroviari e su gomma innovativi e non ripetitivi. Da valutare con estrema forza poi le azioni in grado di ridurre l’uso delle autovetture all’interno della città, che, come più volte rilevato, tengano conto che a Potenza circolano 72 auto ogni 100 abitanti e che l’Europa chiede di intervenire in maniera drastica anche per evitare forme di inquinamento esagerate e con le nuove scale mobili che vanno in questa direzione.
A questo, secondo le prime indicazioni, vanno aggiunte le positive intuizioni di rafforzare la rete di trasporto della metropolitana, il superamento dei passaggi a livello nell’area del rione Risorgimento, la realizzazione inderogabile di strutture scolastiche e di sostegno nel nuovo quartiere di Macchia Romana.
Processi aggregativi più forti, vanno invece previsti per le piccole e medie aziende, per i nuovi settori di investimento in grado di attrarre partecipazioni esterne e incrementare l’occupazione.
La città ha bisogno di uno scatto di modernità anche nelle azioni da mettere in campo ed una nuova mentalità, comprensiva di una forte tutela e controllo degli interventi da realizzare in tempi brevi e non a lunga scadenza.
Questo è il senso di responsabilità che deve prevalere nel sostenere le ragioni vere delle difficoltà della città più grande della Basilicata, che grazie alle sue azioni virtuose, va detto a chiare lettere, ha consentito alla Regione di ottenere la premialità per il corretto utilizzo dei fondi Por.
Questo è il senso che va dato alle azioni economiche per una città che mette a disposizione di tutti, trasporti, strade, mobilità, scuole, uffici, strutture culturali; di tutti i lucani e non solo dei potentini, che tra l’altro, fino a prova contraria, sono lucani e con molti dei suoi residenti che vivono in città e il fine settimana tornano nei paesi di origine.
“La politica dello scontro sterile, delle opposizioni che non perdono occasione per dileggiare il governo della città - ha concluso il Segretario Cittadino dei Popolari, Luigi Scaglione - finisce solo col fare un danno d’immagine al capoluogo di regione che già fatica a trovare solidarietà vere nel tessuto regionale e che una classe dirigente attenta, se è davvero tale, non può accettare”.

sabato 22 gennaio 2011

SCAGLIONE: L'ABBANDONO DELLA POLITICA DEI TERRITORI, IL SOTTODIMENSIONAMENTO DELLA GIUNTA REGIONALE, IL TERZO POLO AL CENTRO DELL'INCONTRO A BELLA

Più governo al territorio meno al centralismo regionale. Più partecipazione delle comunità locali e delle loro amministrazioni, più associazionismo e servizi delegati, più attenzione al sociale, più politiche agricole associative. Ma anche più spirito di collaborazione tra le froze politiche del centro-sinistra, meno egoismi dei vertici, più sindaci che ascoltano i cittadini.
La vera riforma della politica e lo spirito dei moderati va in questa direzione, sta proprio in questo cambiamento.
Lo hanno sostenuto i dirigenti dei Popolari uniti, il Capogruppo alla regione Luigi Scaglione ed il dirigente regionale Antonio Triani, nel corso dell'incontro svoltosi a Bella con il direttivo della locale sezione guidato dal consigliere comunale Antonio Stolfi.
“La belligeranza delle azioni ad esclundendum messe in atto dai vertici comunali bellesi e senza colpo ferire, con l'avallo cioè dei rappresentanti dei partiti di sinistra che guidano l'amministrazione locale sono lo specchio di quello che accade su tutto il territorio regionale, a cui le forze moderate di centro devono reagire costruendo solidarietà vere e non soolo attraverso cartelli elettorali o sigle associative che di politico hanno poco o nulla se non espressione di una idea di riciclaggio”.
“Spaventa – ha sostenuto il consigliere regionale Scaglione – il silenzio degli amministratori locali che dopo aver inseguito le comunità locali come strumento di partecipazione che sostituiva le Comunità Monane, hanno tacitamente avallato la scelta delle aree programma che in quanto tali rischiano di limitare la loro interposizione delle aree periuferiche rispetto al governo centrale o a chi ne guiderà l agestione. Questa è miopia politica a cui i Popolari uniti intendono opporsi con una nuova strategia di iniziative”.
La comunità del Marmo-Melandro è così lasciata al suo detsino e per i Popolari uniti di Bella è la conferma che è ora di cambiare la guida di quei comnuni gestiti nel nome sovrano di un'alleanza che oggi non esiste più.
E in quanto al nascente Terzo Polo, Luigi Scaglione, ha riaffermato “la centralità dei partiti presenti nelle istituzioni, la loro coerenza a programi sottoscritti che stentano a decollare, la rispondenza ai bisogni dei giovani che hanno bisogno di politiche condivise. La corsa ad un'alternativa qualunque essa sia, la si fa con le idee ed i progetti condivisi che ancora non vediamo. La stessa Giunta regionale, tecnicistica e con troppi segreteari regionali è dimensionata su sigle e uomini che rappresentano se stessi e le voci che si rincorrono di ricerca di sigle per tutelarne la identità, senza aver dimostrato di avere i consensi, sono il segnale che una certa solidarietà sta per rompersi e i problemi della gente non possono aspettare”.

Bando Ufficio stampa Giunta, interrogazione di Scaglione

Per il consigliere regionale del gruppo Popolari Uniti "il bando rappresenta una discriminazione tra pubblicisti e professionisti"

Il consigliere regionale del gruppo Popolari Uniti, Luigi Scaglione, ha presentato un’interrogazione sull’avviso pubblico per la selezione di due giornalisti da impegnare nell’Ufficio stampa della Giunta regionale. Tale bando indica tra i criteri selettivi l’individuazione di due giornalisti da assumere a tempo pieno, determinato ed esclusivo.

Il consigliere, rivolgendosi al Presidente della Giunta regionale chiede di sapere “se ci si rende conto che tale bando di fatto rappresenta una discriminazione tra pubblicisti e professionisti, che lede il legittimo diritto di inserirsi nel mondo del lavoro attraverso particolari forme di selezioni, anche alla luce del protocollo d’intesa a suo tempo sottoscritto e dunque non rispettato in questa occasione; di conoscere chi ha redatto il bando e secondo quale criterio ha di fatto provocato tale levata di scudi da parte di tanti giornalisti pubblicisti, disoccupati; se non si ritiene, pertanto, opportuno ritirare urgentemente l’avviso pubblico modificandolo ed in particolare eliminando gli artt. 1, 3 e 5 del requisito di esclusività professionale”.

Scaglione nell’interrogazione sottolinea che “il criterio individuato di fatto esclude i giornalisti pubblicisti anche attraverso la identificazione dell’art. 5 dell’avviso come elemento selettivo sul contratto da applicare” e “richiama il precedente protocollo d’intesa, sottoscritto dopo il 2000 tra la Giunta regionale di Basilicata e l’Assostampa di Basilicata, con il quale si prevedeva di utilizzare anche i giornalisti pubblicisti”. Il consigliere, infine, fa riferimento al parere della Federazione nazionale della stampa su “un esplicito richiamo ad una sentenza della Corte Suprema di Cassazione (n. 23472/2007) e alla Legge 150/2000 con una sorta di superamento della discriminazione effettuata tra professionisti e pubblicisti”.

Fonte: Basilicatanet - 21.01.2011

mercoledì 19 gennaio 2011

Scaglione (Pu): “esiste o no uno spirito di coalizione?”

Per il consigliere regionale “la replica di un esponente del Pd al segretario dei Popolari uniti, Potenza, dimostra l’incapacità di capire l’essenza del problema”

“Quello che in questo delicato momento politico regionale ci preoccupa, è proprio l’insensibilità rispetto ai temi e alle denunce che, in maniera ironica o seria che sia, i Popolari uniti stanno ponendo da tempo. Un’insensibilità rispetto alla grande questione che guida i nostri ragionamenti, e cioè: esiste o no uno spirito di coalizione? Questo spirito è ancora il sale e l’essenza dello stare insieme e condurre in porto risultati vincenti per tutto il centro-sinistra?”. E’ quanto dichiara il consigliere regionale dei Popolari uniti, Luigi Scaglione, replicando alle affermazioni rilasciate alla stampa dall’esponente materano del Pd, Cosimo Muscaridola, che era entrato in polemica con il segretario dei Popolari uniti, Antonio Potenza.

“A leggere la replica indotta, e finanche troppo maleducata, del componente la direzione provinciale di Matera (al quale auguro di forgiarsi della stessa esperienza) al nostro segretario l’on. Potenza, sembra proprio di no. Non c’è alcuna volontà di capire – spiega Scaglione - che in questa regione l’implosione della politica sta proprio in questa arroganza di voler bocciare le voci di dissenso o quelle che richiamano al buon senso. Indipendentemente dal tono usato, ma di sicuro con la libertà di pensiero e di opinione che nessun spin doctors potrà mai utilizzare a proprio piacimento”.

“Quando si parla di temi etici, di sollecitare politiche forti per l’occupazione, di guardare alle esperienze positive usate negli anni scorsi per avviare la riforma del sistema sanitario o garantire la partecipazione delle comunità locali al governo del territorio, si parla – sottolinea il capogruppo dei Popolari uniti - di un metodo di lavoro che era stato condiviso tra i partiti della coalizione vincente in Basilicata e che oggi, proprio per questo modo di voler restringere i piani della discussione e se l’esponente della direzione provinciale materana ci permette o se è in grado di volerlo capire, rappresenta il limite delle azioni politiche regionali e provinciali”.

“Ma mi rendo conto – conclude - che bisogna avere una sensibilità verso tali ragionamenti per comprendere fino in fondo le ragioni espresse e raccoglierne il senso. E di argomenti il nostro segretario ne ha tanti, davvero tanti, da poterne cedere gratuitamente a tutti. Sveglia, siamo ancora in tempo per correre ai ripari. Basterà seguire anche le nostre iniziative per capirlo e non solo parlando tra chi ha la pancia piena”.

Fonte: Basilicatanet - 19.01.2011

mercoledì 12 gennaio 2011

Approvata pdl Scaglione su recupero e realizzazione di monumenti, cippi e lapidi

Si è riunita in mattinata la prima Commissione consiliare permanente che ha approvato a maggioranza (con il voto favorevole del presidente Santochirico e dei componenti Pittella, Venezia, Singetta, Ruggiero, Scaglione, Vita, Mollica e Falotico e con l’astensione di Autilio e Romaniello) la proposta di legge su “150 anni dell’Unità d’Italia: recupero e realizzazione di monumenti, cippi e lapidi”, presentata dai consiglieri Scaglione, Vita, Singetta, Navazio e Pici. Il testo, che passa ora all’esame dell’Aula per la definitiva approvazione, consentirà alla Regione Basilicata di erogare contributi economici ai Comuni che si impegneranno nella realizzazione e nel recupero di opere commemorative dei caduti militari e civili nel processo di unificazione nazionale, al fine di tutelarne la memoria.

mercoledì 5 gennaio 2011

I TAGLI AL SAN CARLO ED AL CROB SONO UNA SCELTA POLITICA SCELLERATA CHE DISTRUGGONO IL SISTEMA SANIATRIO REGIONALE

I TAGLI AL SAN CARLO ED AL CROB SONO UNA SCELTA POLITICA SCELLERATA CHE DISTRUGGONO IL SISTEMA SANIATRIO REGIONALE

“Le dichiarazioni dell’assessore alla Sanità, alla ricerca di un equilibrio contabile del sistema sanitario regionale e l’arrogante risposta del direttore generale dell’Asm resa ieri ad un quotidiano locale ^si rimbocchino le maniche come abbiamo fatto noi^, aumentano le preoccupazioni sul reale disagio e sulle difficoltà generali di mantenere salda la barra di un sistema regionale sanitario solidale. Proprio quello di cui noi ci lamentiamo a livello nazionale.
I tagli netti nella distribuzione di fondi all’Azienda Ospedaliera San Carlo di Potenza ed al Crob di Rionero, non sono una opinione o una cattiva interpretazione di tabelle numeriche oppure una manichea scelta economica, sono invece di fatto una precisa scelta di campo sulla quale non si può far passare la linea di una riorganizzazione dei servizi a scapito delle due grandi eccellenze di cura sanitarie regionali e meridionali.
Una scelta che nessuno ha mai deciso collegialmente.
La scelta di penalizzare un’azienda ospedaliera che ha saputo far tesoro delle risorse a disposizione e nel contempo avviare una programma di rigenerazione della rete dei servizi, finanche attraverso l’ampliamento delle strutture (si pensi al padiglione ospedaliero da ricostruire per esempio a causa di una parziale inagibilità), è di una gravità assoluta che di fatto condiziona tutto il sistema sanitario preventivo e curativo regionale. Se cioè si continua a dire che il tutto si lega ad una riorganizzazione di attività sanitarie sul territorio attraverso le due aziende provinciali, si mente sapendo di mentire.
La mancata realizzazione dei distretti forti, uno scollegamento generale nella gestione organizzata dei servizi, la incontrollabilità di alcune spese per le quali si era prevista e si sostiene ancora oggi la necessità di una gestione unica, sono proprio il contrario di quello che si afferma quando si parla del taglio di 10 milioni al San Carlo e l’attribuzione di risorse alle due altre aziende. Si fa venire meno la logica della rete dei servizi collegati o specialistici, come quelli del Crob e del San Carlo, già proiettati nella ipotesi di avvìo di attività di ricerca medica collegata ad istituti universitari.
Si tratta dunque di una scelta politica e non tecnicistica, che se da un lato fa capire che si vuole tappare qualche buco di gestione che pure emerge nel sistema sanitario del materano, dove invece si è proceduto ad assunzioni e riorganizzazioni dipartimentali inutili e da sprechi di cui bisognerà prima o poi renderne conto, dall’altro pone seri dubbi sull’attuabilità di un Piano sanitario regionale che accentra e riduce i territori locali ad appendici inutili. Con gravi disagi per la salute dei cittadini delle piccole comunità e della tenuta degli stessi territori.
Ed è su questo che il confronto politico deve dunque animarsi e di cui, il Presidente De Filippo e non altri devono darne conto alla intera coalizione di Governo”

Il Consigliere Regionale
- Luigi Scaglione -

Potenza lì, 05 Gennaio 2001