venerdì 22 luglio 2011

Scaglione: assestamento fatto a pezzi da maggioranza stessa

“Mi asterrò dal valutare la manovra a pezzi conformemente ad una decisione assunta con il partito attendendo fiducioso il nuovo testo su cui chiederò che si ricominci l’iter a partire dalla Prima Commissione consiliare fino alla Quinta”


“Sanità a pezzi, governo delle Comunità locali smantellato, tentativo di riformare la Formazione professionale, commissariamento Alsia, chi più ne ha più ne metta. Ma il Governo regionale esiste o no?”. E’ il quesito del presidente del gruppo consiliare dei Popolari uniti, Luigi Scaglione.

“Il rincorrersi dei tempi della politica – dice Scaglione - fa apparire sempre più l’appuntamento per l’esame e l’approvazione dell’assestamento di Bilancio, come una occasione propizia per lanciare moniti ed avvertimenti al manovratore. Una lettura semplicistica di quanto sta accadendo nelle sedi consiliari dove si prova ad esaminare le grandi questioni insieme a quelle di natura più propriamente amministrativa, fa apparire anche il voto di astensione o contrario di componenti della maggioranza, come il disegno di un gioco preordinato a tavolino. Nulla di tutto ciò sta avvenendo e se, in qualità di consigliere di un partito della maggioranza ho a più riprese sollevato alcune questioni, è perché noto sempre più distante dagli elementi programmatici le scelte che anche in un semplice documento contabile, seppur ridotto all’osso, si tenta di inserire. Progetti di riforme, ridimensionamenti del quadro istituzionale, riduzione di spese e danni alle tasche dei cittadini lucani, che in un documento, ripeto, solo di natura contabile, non avrebbero e non hanno motivo di esistere”.

“E cosi accade che in Prima Commissione – continua Scaglione - si bocciano gli articoli relativi alla funzionalità delle nascenti Comunità Locali, in Quinta Commissione si procede con un esame a macchia di leopardo condizionato dagli articoli bocciati in Prima, la Terza Commissione fa di necessità virtù e nel caso del Commissariamento dell’Alsia, con un solo voto di scarto, ci si contrappone alla scelta fatta per le Comunità Locali, proseguendo imperterriti in un Commissariamento di cui non si vede mai fine. E il partito beneficiario di tale scelta, esprime poi voti dissonanti in tutte le altre Commissioni. La Quarta Commissione – afferma Scaglione - è di fatto paralizzata, come lo sarà anche lunedì mattina, da una trattativa sotterranea e nemmeno tanto sconosciuta, visti i comunicati stampa, che ci fa pensare a quanta improvvisazione c’è stata nell’introdurre a piè sospinto gli articoli 8 e 9 che oggi lo stesso Assessorato ridiscute e ridiscuterà fino alla vigilia del Consiglio regionale di martedì con la Sanità privata, sempre che l’Assessore abbia il tempo di farlo visto che è impegnato ad accompagnare in giro il neo direttore del San Carlo come un santo protettore portato in spalla”.

“Dov’è finita la dignità istituzionale non si sa. E dove sia finita la riforma del Sistema sanitario sanitario regionale, nessun lo sa. Potremmo continuare – sostiene Scaglione - con richiamare il voto di bocciatura della proposta di riforma del sistema formativo che si attende da tempo ma che, evidentemente, l’Assessora impegnata nella selezione privata del nuovo personale precario-politico da aggiungere alla schiera già lunga di dipendenti regionali, non ha trovato il tempo di sottoscrivere. E in questo quadro una maggioranza variabile come il tempo e l’umore dei protagonisti, spera di tirare a campare attraverso il richiamo alla disciplina. In mezzo a questo mare mosso, gli unici a rimetterci sono i cittadini lucani e la qualità dei suoi servizi che rischiano di essere azzoppati e caricati sempre più sul proprio debole conto economico. A questo punto – dichiara Scaglione - mi asterrò dal valutare la manovra a pezzi conformemente ad una decisione assunta con il partito attendendo fiducioso il nuovo testo su cui chiederò che si ricominci l’iter a partire dalla Prima Commissione Consiliare fino alla Quinta”.


Fonte: Basilicatanet - 22.07.2011

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