I TAGLI AL SAN CARLO ED AL CROB SONO UNA SCELTA POLITICA SCELLERATA CHE DISTRUGGONO IL SISTEMA SANIATRIO REGIONALE
“Le dichiarazioni dell’assessore alla Sanità, alla ricerca di un equilibrio contabile del sistema sanitario regionale e l’arrogante risposta del direttore generale dell’Asm resa ieri ad un quotidiano locale ^si rimbocchino le maniche come abbiamo fatto noi^, aumentano le preoccupazioni sul reale disagio e sulle difficoltà generali di mantenere salda la barra di un sistema regionale sanitario solidale. Proprio quello di cui noi ci lamentiamo a livello nazionale.
I tagli netti nella distribuzione di fondi all’Azienda Ospedaliera San Carlo di Potenza ed al Crob di Rionero, non sono una opinione o una cattiva interpretazione di tabelle numeriche oppure una manichea scelta economica, sono invece di fatto una precisa scelta di campo sulla quale non si può far passare la linea di una riorganizzazione dei servizi a scapito delle due grandi eccellenze di cura sanitarie regionali e meridionali.
Una scelta che nessuno ha mai deciso collegialmente.
La scelta di penalizzare un’azienda ospedaliera che ha saputo far tesoro delle risorse a disposizione e nel contempo avviare una programma di rigenerazione della rete dei servizi, finanche attraverso l’ampliamento delle strutture (si pensi al padiglione ospedaliero da ricostruire per esempio a causa di una parziale inagibilità), è di una gravità assoluta che di fatto condiziona tutto il sistema sanitario preventivo e curativo regionale. Se cioè si continua a dire che il tutto si lega ad una riorganizzazione di attività sanitarie sul territorio attraverso le due aziende provinciali, si mente sapendo di mentire.
La mancata realizzazione dei distretti forti, uno scollegamento generale nella gestione organizzata dei servizi, la incontrollabilità di alcune spese per le quali si era prevista e si sostiene ancora oggi la necessità di una gestione unica, sono proprio il contrario di quello che si afferma quando si parla del taglio di 10 milioni al San Carlo e l’attribuzione di risorse alle due altre aziende. Si fa venire meno la logica della rete dei servizi collegati o specialistici, come quelli del Crob e del San Carlo, già proiettati nella ipotesi di avvìo di attività di ricerca medica collegata ad istituti universitari.
Si tratta dunque di una scelta politica e non tecnicistica, che se da un lato fa capire che si vuole tappare qualche buco di gestione che pure emerge nel sistema sanitario del materano, dove invece si è proceduto ad assunzioni e riorganizzazioni dipartimentali inutili e da sprechi di cui bisognerà prima o poi renderne conto, dall’altro pone seri dubbi sull’attuabilità di un Piano sanitario regionale che accentra e riduce i territori locali ad appendici inutili. Con gravi disagi per la salute dei cittadini delle piccole comunità e della tenuta degli stessi territori.
Ed è su questo che il confronto politico deve dunque animarsi e di cui, il Presidente De Filippo e non altri devono darne conto alla intera coalizione di Governo”
Il Consigliere Regionale
- Luigi Scaglione -
Potenza lì, 05 Gennaio 2001
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