“Tolto l’embargo ai risultati del vertice del Centro-sinistra, ci appare doveroso rappresentare il senso del confronto promosso con grande arguzia dal Presidente De Filippo. Questo anche per evitare di ridurre il senso della riunione, da un lato alle valutazioni sul richiamo alla disciplina da parte del Governatore ai consiglieri regionali e dall’altro al semplice gossip delle diverse opinioni emerse tra il Capogruppo e la segretaria-assessore dell’Idv”.
A richiamare il senso ed i temi del confronto politico, è il Presidente del Gruppo Popolari uniti in Consiglio, Luigi Scaglione.
“Il confronto è stato di ben altra natura e se ridotto alle questioni più spicciole di riposizionamento o di evidente confusione che nasce nel governo delle cose regionali per avere in Giunta ben tre segretari di partito, - ha detto Scaglione - va anche evidenziato che proprio noi abbiamo posto il tema della reale rappresentatività politica di forze che pur avendo ottenuto consensi forti e determinanti per il Centro-sinistra, non solo a livello regionale, ma anche ai due livelli provinciali e comunali, registrano il risultato di essere penalizzati in questa chiamata alle responsabilità, come è evidente, nella Giunta regionale ed in quelle provinciali e comunali di Matera”.
Un discorso a tutto tondo che anche il segretario dei Popolari, Antonio Potenza, ha ribadito proprio in apertura del confronto.
“A nostro giudizio, - ha proseguito Luigi Scaglione - non si sottace il fatto che alcune delle grandi questioni di governo sono oggi affidate troppo semplicisticamente ad assessori esterni, che non vivono la dinamica consiliare, non vivono quella della politica e di fatto, checchè se ne dica, non vivono la dinamica del confronto continuo con i cittadini, con i risultati di un aumento della conflittualità (vedi Agricoltura, scuola, sanità).
Chiarito questo, va precisato, che è proprio questo scollamento che porta la maggioranza a soffrire il confronto sulle questioni da definire anche in Consiglio, dove gli eletti del popolo cercano di fare quel poco che possono. Il caso del Piano sanitario regionale e la emanazione di una delibera di Giunta che stoppasse le fughe in avanti di direttori ed aziende sanitarie, è venuto fuori perché a più riprese lo abbiamo sollevato noi nei confronti pubblici ed in sede di commissioni consiliari.
La confusione provocata al momento dell’attuazione del Piano di Dimensionamento scolastico regionale e le prese di distanza anche di altri vertici istituzionali, pur appartenenti al Centro-sinistra, come elemento di lesa maestà, fanno capire ancor più come sia necessario costruire preventivamente relazioni forti tra le diverse anime che rappresentano il Centro-sinistra. E in questo l’assessore regionale ha commesso più di un errore.
E questo, come Popolari uniti, - ha sostenuto il Capogruppo - lo abbiamo detto a chiare lettere al Presidente ed ai segretari di partito, compreso a quello del maggior partito della coalizione.
Più società e meno Stato, come obiettivo per abbattere la burocrazia che frena il corretto utilizzo delle risorse regionali è stata la proposta avanzata, mancando di fatto una iniziativa forte che risponda al grido di dolore che imprese, piccole attività, settori produttivi lanciano ogni giorno. Una maggioranza che si caratterizza come attenzione al sociale, poi, non fa più solo proclami contro la disoccupazione ed a favore delle famiglie. Necessario rivedere inoltre il concetto di sostegno alle fasce deboli partendo dal quoziente familiare che abbiamo più volte sollecitato e che come fuga in avanti, lo si attribuisce ai poteri taumaturgici di analisi economiche o di studi di ricerche di settore.
Ed ancora, al tavolo del Centro-sinistra, - ha rilevato Scaglione - abbiamo posto il tema vero delle attenzioni forti agli interventi nel settore delle infrastrutture che con piacere abbiamo visto ripresentato al tavolo di confronto con il Ministro Fitto e che con le poche risorse a disposizione, punta superare il gap, individuando e definendo vere priorità: la Potenza-Melfi su tutte, il corridoio nord-sud della Basilicata, i collegamenti rapidi e veloci con gli hub aeroportuali o quelli dell’alta velocità ferroviaria.
Ed infine, il rispetto per le identità diverse che in politica significa mettere a valore la pluralità e non solo la rappresentazione scenica di alcune parti come rischia di accadere con la Conferenza su Petrolio e Ambiente, che andava forse preparata con un documento di settore capace di inquadrare le dinamiche progettuali e non ridursi ad una semplice analisi da tour dell’avvenire.
Ben vengano dunque – ha concluso l’esponente dei Popolari uniti - i confronti tematici che superino la logica delle idee precostituite e si incanalino nella prospettiva di un cambio di rotta capace di evitare che l’agenda di lavoro sia dettata dagli scoop giornalistici o dai commenti da scrivania che tuttologi più o meno interessati rappresentano come l’unica vera verità, condendola di cifre e dati letti a piacimento senza guardarsi dietro o richiamare anche le proprie responsabilità”.
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