mercoledì 23 giugno 2010

Scaglione su revoca pronta disponibilità telefonica

“La revoca dell’istituto economico della pronta disponibilità economica telefonica rappresenta un danno per l’utenza sanitaria di Basilicata. Si attivi rapidamente un tavolo di confronto”

“La decisione assunta dalla Giunta regionale di procedere alla revoca dell’istituto economico della pronta disponibilità telefonica diurna ad avviso dei Popolari uniti - evidenzia il capogruppo Luigi Scaglione - rappresenta un danno alla qualità dei servizi sanitari regionali a tutto svantaggio dei cittadini. Non è una difesa di categorie quella nei confronti dei medici e dei farmacisti - prosegue Scaglione - ma la evidente individuazione dei soggetti gestori dei sevizi di primo livello come protagonisti in negativo a cui far pagare la crisi economica nazionale”.
“Pur condividendo la posizione dei medici di base - aggiunge il consigliere Scaglione - che in un loro documento hanno evidenziato come ‘la manovra economica posta in essere dalla Regione Basilicata non possa essere accolta favorevolmente non solo dalle categorie mediche ma risulta nefasta anche per i cittadini’, riteniamo tuttavia – afferma il capogruppo dei Popolari Uniti - che ci siano e debbano esserci dei margini di confronto e di dialogo da cui non si può prescindere e per i quali il presidente De Filippo deve rapidamente attivare un tavolo di confronto per individuare soluzioni da condividere e che facciano coesistere le richieste delle categorie e le esigenze primarie dei cittadini. In quella sede e nelle sedi ufficiali di discussione è giusto che si faccia chiarezza sull’intera manovra che si vuole compiere nel settore della sanità in Basilicata, manifestando quali sono le reali risorse a disposizione e solo dopo dare corso a tagli e riduzioni di servizi. La stessa valutazione – conclude - vale anche per le dichiarazioni rese alla stampa dall’Assessore alla Sanità in merito a presunti tagli dei posti letto”.

Fonte: Basilicatanet - 23.06.2010

lunedì 21 giugno 2010

Scaglione su questione lavoratori Datacontact

Per l’esponente del Popolari uniti “i rischi di un degenerare della situazione sono dietro l’angolo e chi ha commesso errori o non mantenuto impegni e promesse se ne faccia carico”

“Il Governo regionale ha il dovere di rispondere con provvedimenti ed iniziative urgenti che tutelino i lavoratori assunti e licenziati dal gruppo Datacontact - Lucania Sistemi”. E’ l’opinione del capogruppo dei Popolari uniti in Consiglio regionale, Luigi Scaglione, a parere del quale “l’obiettivo di difendere i lavoratori licenziati oggi e quelli di cui probabilmente avremo notizia nelle prossime settimane, si sposa con l’esigenza di garantire al servizio prenotazioni telefoniche del centro unico di prenotazione e degli altri settori, la massima efficienza capace cioè di produrre elementi positivi a favore del sistema sanitario regionale evitando di considerare numeri i cittadini che invece vogliono essere bene accolti e limitare al massimo l’emigrazione sanitaria di chi non si vede rispondere positivamente alle proprie richieste”.
“La scelta dell’imprenditore – afferma ancora Scaglione - che così facendo smentisce gli impegni e le promesse assunte a suo tempo di mantenere in piedi le strutture potentine ed il numero di operatori in servizio, si basa evidentemente su un altro presupposto che gli uffici regionali hanno fatto intendere possibile e cioè quello di acquisire nuove commesse, nuovi introiti finanziari ma comunque riducendo a sessanta secondi il tempo - risposta agli utenti e da qui far discendere il giudizio sulla idoneità degli stessi pur se hanno alle spalle anni e anni di lavoro. Un po’ troppo anche per i più rigidi dei nuovi mestieri dove la logica tempo - denaro ha preso il sopravvento. I rischi di un degenerare della situazione sono dietro l’angolo e chi ha commesso errori o non mantenuto impegni e promesse se ne faccia carico”.

Fonte: Basilicatanet - 21.06.2010

mercoledì 9 giugno 2010

Scaglione su relazione programmatica De Filippo

“Una relazione in cui ci riconosciamo poco - ha detto Scaglione - in quanto non prevede i tempi di attuazione delle diverse misure, non dà risposte alle emergenze, non prevede adeguate azioni a favore della famiglia e dell’istruzione se non pronunciamenti e buone volontà. Basta dire che se la Sanità interessa l’80 per cento del bilancio, il programma illustrato si ferma a poche righe.
Un vero rinnovamento della politica – ha aggiunto Scaglione - rifugge dagli slogan e immagina un profilo alto delle scelte di governo. Politiche che puntino all’abbattimento della burocrazia, innovino le opportunità di lavoro, favoriscano le nuove professioni, creino la vera azione sinergica tra istituzioni e imprenditoria, valorizzino le politiche familiari. E l’unica sfida innovativa sembra essere quella della nomina di nuovi direttori generali e dirigenti che speriamo invertano la tendenza ai ritardi della burocrazia regionale”.
L’esponente dei Popolari Uniti si è poi soffermato sulla istituzione delle Comunità locali, “uno dei pilastri sui cui costruire il nuovo sistema di governo locale ma – ha sottolineato – che stenta a vedere la luce”, sull’abolizione delle Province, questione riaccesa in questi giorni dalla manovra correttiva del Governo e sulla soppressione degli Ato da attuare entro il 2011.
“Abbiamo accolto – ha dichiarato Scaglione – favorevolmente la scelta espressa nella relazione di considerare l’acqua come bene primario e di puntare sulla natura pubblica delle risorse idriche. Come pure credo di non dire una novità, qualcuno lo ha anche già ribadito, c’è una sorta di insensibilità verso il ruolo dei due capoluoghi di provincia, verso il ruolo che si attribuisce alla città di Potenza, in particolare, e verso il ruolo che si attribuisce e si è attribuito alla città di Matera, ognuna con le sue peculiarità, ognuna con le sue emergenze, con le sue difficoltà e che non può essere oggetto soltanto di una occasione di sporadici finanziamenti, ma che devono essere invece sostanziati concretamente rispetto a politiche che negli interventi economici si possa pensare concretamente rispetto a quello che è il modo di intendere le città. Ora – ha concluso Scaglione - occorre procedere senza esitazione alla definizione dei profili politici, economici, sociali, e ambientali che sottendono ad un uso sostenibile della risorsa idrica su scala regionale e interregionale”.

Fonte: Basilicatanet - 09.06.2010