giovedì 27 gennaio 2011

I Popolari uniti domani 28 gennaio 2011, a Lagonegro, presso l’Hotel Midi, alle ore 16.00, terranno un convegno dibattito

“Il confronto politico – afferma Scaglione - che come Popolari uniti stiamo aprendo intorno al tema della Sanità in Basilicata, non deve vederci per forza condizionati dalle azioni buone messe in campo negli ultimi anni ed oggi rimesse in discussione, ma legati a giudizi e valutazioni che invece i numeri positivi hanno rilanciato. E mi riferisco al rapporto sanità 2009 ed al dibattito sugli Stati Generali della Salute svoltosi nei mesi scorsi. Il rapporto sanita’ 2009 – continua Scaglione -rilancia una Basilicata in forma, conferma gli sforzi positivi del passato ma evoca anche scenari assurdi in materia di riduzione del personale o di sostituzione degli interventi pubblici e intanto a Matera la spesa sanitaria cresce a dismisura. I dati positivi emersi nel rapporto Sanità in Basilicata 2009, confermano la validità delle scelte strategiche portate avanti nella scorsa legislatura con lo spirito di governare i fenomeni, attuare il riordino del sistema, contenere la spesa ma, soprattutto, garantire la qualità e la efficienza dei servizi alla persona. Un risultato dunque di rilevanza assoluta di cui non si può non tenerne conto nel mettere in campo le nuove azioni”.

Pubblicazione della graduatoria per la concessione di voucher per il Catalogo Regionale Alta Formazione : Quanti giorni all’alba??

“Quando si parla di opportunità per i giovani lucani , bisogna sicuramente plaudire alle nuove occasioni che si andranno a creare con il “ Piano di azione all’occupabilità dei giovani”ma è opportuno monitorare il percorso che altre opportunità , attraverso incentivi regionali, sono stati messi in campo mesi fa o addirittura anni or sono. Nello specifico voglio riferirmi alla concessione di contributi per la partecipazione ai master, così come pubblicato nel Catalogo Regionale dell’Alta Formazione. Poiché a tutt’oggi il Dipartimento Formazione non ha ancora provveduto alla redazione, con conseguente pubblicazione, della graduatoria degli aventi diritto”.
“Giovani laureati ai quali si è voluta dare la possibilità di perfezionare i propri studi attraverso la scelta di corsi post laurea da seguire in Basilicata, attraverso l’azione formativa di enti accreditati. Una opportunità, quella dell’istituzione del Catalogo Regionale, strutturato e pubblicizzato dopo la partecipazione della Regione Basilicata, al progetto sperimentale del Catalogo Interregionale”.
“ Due grandi occasioni rivolte ai giovani laureati disoccupati ed inoccupati, e l’ultimo bando pubblicato a settembre dello scorso anno ,aveva previsto anche la partecipazione dei lucani emigrati all’estero (alla data di iscrizione al Master) ma: c’è sempre un ma che rallenta le aspettative perché ad oggi ,la graduatoria non è stata ancora redatta e, pubblicata. Ed allora cosa pensa il giovane laureato , che ha inoltrato domanda di ammissione, e non ha ricevuto nessuna informazione in proposito? Avrebbe potuto scegliere altro master, magari fuori regione( ed ecco che i giovani non rientrano) avrebbe potuto partecipare ad altro concorso o intraprendere altra scelta?
“Ecco allora che la burocrazia pone i “ma” e la sfiducia verso le istituzioni ed allora se la politica deve focalizzare la propria attenzione alle esigenze della collettività, che sia data la possibilità, da parte dei burocrati, di accelerare le risposte nei confronti di chi non riesce a sciogliere alcuni dubbi. Per questo la presentazione di una interrogazione urgente a risposta orale, per la quale anch’io resto in attesa di risposta.

martedì 25 gennaio 2011

SCAGLIONE: FAVOREVOLI AI PISUS DELLA CITTA’ DI POTENZA, MA IL CONFRONTO SULLO SVILUPPO DEL CAPOLUOGO E’ SOLO ALL’INIZIO

“Il favorevole giudizio dei Popolari uniti sul Piano di Azione Pisus è di fatto un via libera all’approfondimento sugli scenari di sviluppo della città di Potenza nei prossimi anni. Approfondimento che significa volontà di aprire un dibattito sul futuro della città e non darlo per concluso e chiuso nel pacchetto di opzioni definite dal Consiglio Comunale”.
“Partendo da una ricognizione delle risorse disponibili con i Fondi Fers messi a disposizione dalla Regione ed in ossequio alle disposizioni della Comunità Europea, crediamo - ha dichiarato il Segretario dei Popolari uniti, Luigi Scaglione - si sia voluto guardare alla prospettiva di una città territorio che cambiando valenza strategica delle opere da realizzare, immagina di costruire una rete di servizi molto ampia capace di innestarsi con il Piano Strutturale Metropolitano, in maniera nuova. Innovativa e non ripetitiva e con il concetto di città capoluogo e di servizio, riconosciuta come tale da tutti i fruitori”.
Le azioni che nella straordinarietà dei piani di intervento dovranno essere messe in campo dal Governo Comunale, non possono però, a parere dei Popolari uniti, prescindere dalle questioni relative alla mobilità urbana, al piano strategico, alla realizzazione di nuovi servizi per le imprese e per i cittadini.
“Per questo – ha precisato Scaglione – attraverso i nostri consiglieri ed assessori comunali, abbiamo chiesto a gran voce che in prospettiva, per la città di Potenza, si immagini di riaprire la vertenza regionale per la realizzazione della Tangenziale, per finanziare ed attuare la fondovalle Canale (fondamentale nel collegamento con l’area ospedaliera ed universitaria) e prosegua speditamente il processo per la delocalizzazione della Centrale dell’Enel di Via del Gallitello. Opere fondamentali per il concetto di vivibilità urbana e non più derogabili”.
Più servizi ai cittadini significa anche guardare ad una rete di trasporto urbano efficiente, ad entrate ed uscite dalla città segnate da una nuova rete di infrastrutture, da collegamenti ferroviari e su gomma innovativi e non ripetitivi. Da valutare con estrema forza poi le azioni in grado di ridurre l’uso delle autovetture all’interno della città, che, come più volte rilevato, tengano conto che a Potenza circolano 72 auto ogni 100 abitanti e che l’Europa chiede di intervenire in maniera drastica anche per evitare forme di inquinamento esagerate e con le nuove scale mobili che vanno in questa direzione.
A questo, secondo le prime indicazioni, vanno aggiunte le positive intuizioni di rafforzare la rete di trasporto della metropolitana, il superamento dei passaggi a livello nell’area del rione Risorgimento, la realizzazione inderogabile di strutture scolastiche e di sostegno nel nuovo quartiere di Macchia Romana.
Processi aggregativi più forti, vanno invece previsti per le piccole e medie aziende, per i nuovi settori di investimento in grado di attrarre partecipazioni esterne e incrementare l’occupazione.
La città ha bisogno di uno scatto di modernità anche nelle azioni da mettere in campo ed una nuova mentalità, comprensiva di una forte tutela e controllo degli interventi da realizzare in tempi brevi e non a lunga scadenza.
Questo è il senso di responsabilità che deve prevalere nel sostenere le ragioni vere delle difficoltà della città più grande della Basilicata, che grazie alle sue azioni virtuose, va detto a chiare lettere, ha consentito alla Regione di ottenere la premialità per il corretto utilizzo dei fondi Por.
Questo è il senso che va dato alle azioni economiche per una città che mette a disposizione di tutti, trasporti, strade, mobilità, scuole, uffici, strutture culturali; di tutti i lucani e non solo dei potentini, che tra l’altro, fino a prova contraria, sono lucani e con molti dei suoi residenti che vivono in città e il fine settimana tornano nei paesi di origine.
“La politica dello scontro sterile, delle opposizioni che non perdono occasione per dileggiare il governo della città - ha concluso il Segretario Cittadino dei Popolari, Luigi Scaglione - finisce solo col fare un danno d’immagine al capoluogo di regione che già fatica a trovare solidarietà vere nel tessuto regionale e che una classe dirigente attenta, se è davvero tale, non può accettare”.

sabato 22 gennaio 2011

SCAGLIONE: L'ABBANDONO DELLA POLITICA DEI TERRITORI, IL SOTTODIMENSIONAMENTO DELLA GIUNTA REGIONALE, IL TERZO POLO AL CENTRO DELL'INCONTRO A BELLA

Più governo al territorio meno al centralismo regionale. Più partecipazione delle comunità locali e delle loro amministrazioni, più associazionismo e servizi delegati, più attenzione al sociale, più politiche agricole associative. Ma anche più spirito di collaborazione tra le froze politiche del centro-sinistra, meno egoismi dei vertici, più sindaci che ascoltano i cittadini.
La vera riforma della politica e lo spirito dei moderati va in questa direzione, sta proprio in questo cambiamento.
Lo hanno sostenuto i dirigenti dei Popolari uniti, il Capogruppo alla regione Luigi Scaglione ed il dirigente regionale Antonio Triani, nel corso dell'incontro svoltosi a Bella con il direttivo della locale sezione guidato dal consigliere comunale Antonio Stolfi.
“La belligeranza delle azioni ad esclundendum messe in atto dai vertici comunali bellesi e senza colpo ferire, con l'avallo cioè dei rappresentanti dei partiti di sinistra che guidano l'amministrazione locale sono lo specchio di quello che accade su tutto il territorio regionale, a cui le forze moderate di centro devono reagire costruendo solidarietà vere e non soolo attraverso cartelli elettorali o sigle associative che di politico hanno poco o nulla se non espressione di una idea di riciclaggio”.
“Spaventa – ha sostenuto il consigliere regionale Scaglione – il silenzio degli amministratori locali che dopo aver inseguito le comunità locali come strumento di partecipazione che sostituiva le Comunità Monane, hanno tacitamente avallato la scelta delle aree programma che in quanto tali rischiano di limitare la loro interposizione delle aree periuferiche rispetto al governo centrale o a chi ne guiderà l agestione. Questa è miopia politica a cui i Popolari uniti intendono opporsi con una nuova strategia di iniziative”.
La comunità del Marmo-Melandro è così lasciata al suo detsino e per i Popolari uniti di Bella è la conferma che è ora di cambiare la guida di quei comnuni gestiti nel nome sovrano di un'alleanza che oggi non esiste più.
E in quanto al nascente Terzo Polo, Luigi Scaglione, ha riaffermato “la centralità dei partiti presenti nelle istituzioni, la loro coerenza a programi sottoscritti che stentano a decollare, la rispondenza ai bisogni dei giovani che hanno bisogno di politiche condivise. La corsa ad un'alternativa qualunque essa sia, la si fa con le idee ed i progetti condivisi che ancora non vediamo. La stessa Giunta regionale, tecnicistica e con troppi segreteari regionali è dimensionata su sigle e uomini che rappresentano se stessi e le voci che si rincorrono di ricerca di sigle per tutelarne la identità, senza aver dimostrato di avere i consensi, sono il segnale che una certa solidarietà sta per rompersi e i problemi della gente non possono aspettare”.

Bando Ufficio stampa Giunta, interrogazione di Scaglione

Per il consigliere regionale del gruppo Popolari Uniti "il bando rappresenta una discriminazione tra pubblicisti e professionisti"

Il consigliere regionale del gruppo Popolari Uniti, Luigi Scaglione, ha presentato un’interrogazione sull’avviso pubblico per la selezione di due giornalisti da impegnare nell’Ufficio stampa della Giunta regionale. Tale bando indica tra i criteri selettivi l’individuazione di due giornalisti da assumere a tempo pieno, determinato ed esclusivo.

Il consigliere, rivolgendosi al Presidente della Giunta regionale chiede di sapere “se ci si rende conto che tale bando di fatto rappresenta una discriminazione tra pubblicisti e professionisti, che lede il legittimo diritto di inserirsi nel mondo del lavoro attraverso particolari forme di selezioni, anche alla luce del protocollo d’intesa a suo tempo sottoscritto e dunque non rispettato in questa occasione; di conoscere chi ha redatto il bando e secondo quale criterio ha di fatto provocato tale levata di scudi da parte di tanti giornalisti pubblicisti, disoccupati; se non si ritiene, pertanto, opportuno ritirare urgentemente l’avviso pubblico modificandolo ed in particolare eliminando gli artt. 1, 3 e 5 del requisito di esclusività professionale”.

Scaglione nell’interrogazione sottolinea che “il criterio individuato di fatto esclude i giornalisti pubblicisti anche attraverso la identificazione dell’art. 5 dell’avviso come elemento selettivo sul contratto da applicare” e “richiama il precedente protocollo d’intesa, sottoscritto dopo il 2000 tra la Giunta regionale di Basilicata e l’Assostampa di Basilicata, con il quale si prevedeva di utilizzare anche i giornalisti pubblicisti”. Il consigliere, infine, fa riferimento al parere della Federazione nazionale della stampa su “un esplicito richiamo ad una sentenza della Corte Suprema di Cassazione (n. 23472/2007) e alla Legge 150/2000 con una sorta di superamento della discriminazione effettuata tra professionisti e pubblicisti”.

Fonte: Basilicatanet - 21.01.2011

mercoledì 19 gennaio 2011

Scaglione (Pu): “esiste o no uno spirito di coalizione?”

Per il consigliere regionale “la replica di un esponente del Pd al segretario dei Popolari uniti, Potenza, dimostra l’incapacità di capire l’essenza del problema”

“Quello che in questo delicato momento politico regionale ci preoccupa, è proprio l’insensibilità rispetto ai temi e alle denunce che, in maniera ironica o seria che sia, i Popolari uniti stanno ponendo da tempo. Un’insensibilità rispetto alla grande questione che guida i nostri ragionamenti, e cioè: esiste o no uno spirito di coalizione? Questo spirito è ancora il sale e l’essenza dello stare insieme e condurre in porto risultati vincenti per tutto il centro-sinistra?”. E’ quanto dichiara il consigliere regionale dei Popolari uniti, Luigi Scaglione, replicando alle affermazioni rilasciate alla stampa dall’esponente materano del Pd, Cosimo Muscaridola, che era entrato in polemica con il segretario dei Popolari uniti, Antonio Potenza.

“A leggere la replica indotta, e finanche troppo maleducata, del componente la direzione provinciale di Matera (al quale auguro di forgiarsi della stessa esperienza) al nostro segretario l’on. Potenza, sembra proprio di no. Non c’è alcuna volontà di capire – spiega Scaglione - che in questa regione l’implosione della politica sta proprio in questa arroganza di voler bocciare le voci di dissenso o quelle che richiamano al buon senso. Indipendentemente dal tono usato, ma di sicuro con la libertà di pensiero e di opinione che nessun spin doctors potrà mai utilizzare a proprio piacimento”.

“Quando si parla di temi etici, di sollecitare politiche forti per l’occupazione, di guardare alle esperienze positive usate negli anni scorsi per avviare la riforma del sistema sanitario o garantire la partecipazione delle comunità locali al governo del territorio, si parla – sottolinea il capogruppo dei Popolari uniti - di un metodo di lavoro che era stato condiviso tra i partiti della coalizione vincente in Basilicata e che oggi, proprio per questo modo di voler restringere i piani della discussione e se l’esponente della direzione provinciale materana ci permette o se è in grado di volerlo capire, rappresenta il limite delle azioni politiche regionali e provinciali”.

“Ma mi rendo conto – conclude - che bisogna avere una sensibilità verso tali ragionamenti per comprendere fino in fondo le ragioni espresse e raccoglierne il senso. E di argomenti il nostro segretario ne ha tanti, davvero tanti, da poterne cedere gratuitamente a tutti. Sveglia, siamo ancora in tempo per correre ai ripari. Basterà seguire anche le nostre iniziative per capirlo e non solo parlando tra chi ha la pancia piena”.

Fonte: Basilicatanet - 19.01.2011

mercoledì 12 gennaio 2011

Approvata pdl Scaglione su recupero e realizzazione di monumenti, cippi e lapidi

Si è riunita in mattinata la prima Commissione consiliare permanente che ha approvato a maggioranza (con il voto favorevole del presidente Santochirico e dei componenti Pittella, Venezia, Singetta, Ruggiero, Scaglione, Vita, Mollica e Falotico e con l’astensione di Autilio e Romaniello) la proposta di legge su “150 anni dell’Unità d’Italia: recupero e realizzazione di monumenti, cippi e lapidi”, presentata dai consiglieri Scaglione, Vita, Singetta, Navazio e Pici. Il testo, che passa ora all’esame dell’Aula per la definitiva approvazione, consentirà alla Regione Basilicata di erogare contributi economici ai Comuni che si impegneranno nella realizzazione e nel recupero di opere commemorative dei caduti militari e civili nel processo di unificazione nazionale, al fine di tutelarne la memoria.

mercoledì 5 gennaio 2011

I TAGLI AL SAN CARLO ED AL CROB SONO UNA SCELTA POLITICA SCELLERATA CHE DISTRUGGONO IL SISTEMA SANIATRIO REGIONALE

I TAGLI AL SAN CARLO ED AL CROB SONO UNA SCELTA POLITICA SCELLERATA CHE DISTRUGGONO IL SISTEMA SANIATRIO REGIONALE

“Le dichiarazioni dell’assessore alla Sanità, alla ricerca di un equilibrio contabile del sistema sanitario regionale e l’arrogante risposta del direttore generale dell’Asm resa ieri ad un quotidiano locale ^si rimbocchino le maniche come abbiamo fatto noi^, aumentano le preoccupazioni sul reale disagio e sulle difficoltà generali di mantenere salda la barra di un sistema regionale sanitario solidale. Proprio quello di cui noi ci lamentiamo a livello nazionale.
I tagli netti nella distribuzione di fondi all’Azienda Ospedaliera San Carlo di Potenza ed al Crob di Rionero, non sono una opinione o una cattiva interpretazione di tabelle numeriche oppure una manichea scelta economica, sono invece di fatto una precisa scelta di campo sulla quale non si può far passare la linea di una riorganizzazione dei servizi a scapito delle due grandi eccellenze di cura sanitarie regionali e meridionali.
Una scelta che nessuno ha mai deciso collegialmente.
La scelta di penalizzare un’azienda ospedaliera che ha saputo far tesoro delle risorse a disposizione e nel contempo avviare una programma di rigenerazione della rete dei servizi, finanche attraverso l’ampliamento delle strutture (si pensi al padiglione ospedaliero da ricostruire per esempio a causa di una parziale inagibilità), è di una gravità assoluta che di fatto condiziona tutto il sistema sanitario preventivo e curativo regionale. Se cioè si continua a dire che il tutto si lega ad una riorganizzazione di attività sanitarie sul territorio attraverso le due aziende provinciali, si mente sapendo di mentire.
La mancata realizzazione dei distretti forti, uno scollegamento generale nella gestione organizzata dei servizi, la incontrollabilità di alcune spese per le quali si era prevista e si sostiene ancora oggi la necessità di una gestione unica, sono proprio il contrario di quello che si afferma quando si parla del taglio di 10 milioni al San Carlo e l’attribuzione di risorse alle due altre aziende. Si fa venire meno la logica della rete dei servizi collegati o specialistici, come quelli del Crob e del San Carlo, già proiettati nella ipotesi di avvìo di attività di ricerca medica collegata ad istituti universitari.
Si tratta dunque di una scelta politica e non tecnicistica, che se da un lato fa capire che si vuole tappare qualche buco di gestione che pure emerge nel sistema sanitario del materano, dove invece si è proceduto ad assunzioni e riorganizzazioni dipartimentali inutili e da sprechi di cui bisognerà prima o poi renderne conto, dall’altro pone seri dubbi sull’attuabilità di un Piano sanitario regionale che accentra e riduce i territori locali ad appendici inutili. Con gravi disagi per la salute dei cittadini delle piccole comunità e della tenuta degli stessi territori.
Ed è su questo che il confronto politico deve dunque animarsi e di cui, il Presidente De Filippo e non altri devono darne conto alla intera coalizione di Governo”

Il Consigliere Regionale
- Luigi Scaglione -

Potenza lì, 05 Gennaio 2001