sabato 22 gennaio 2011

SCAGLIONE: L'ABBANDONO DELLA POLITICA DEI TERRITORI, IL SOTTODIMENSIONAMENTO DELLA GIUNTA REGIONALE, IL TERZO POLO AL CENTRO DELL'INCONTRO A BELLA

Più governo al territorio meno al centralismo regionale. Più partecipazione delle comunità locali e delle loro amministrazioni, più associazionismo e servizi delegati, più attenzione al sociale, più politiche agricole associative. Ma anche più spirito di collaborazione tra le froze politiche del centro-sinistra, meno egoismi dei vertici, più sindaci che ascoltano i cittadini.
La vera riforma della politica e lo spirito dei moderati va in questa direzione, sta proprio in questo cambiamento.
Lo hanno sostenuto i dirigenti dei Popolari uniti, il Capogruppo alla regione Luigi Scaglione ed il dirigente regionale Antonio Triani, nel corso dell'incontro svoltosi a Bella con il direttivo della locale sezione guidato dal consigliere comunale Antonio Stolfi.
“La belligeranza delle azioni ad esclundendum messe in atto dai vertici comunali bellesi e senza colpo ferire, con l'avallo cioè dei rappresentanti dei partiti di sinistra che guidano l'amministrazione locale sono lo specchio di quello che accade su tutto il territorio regionale, a cui le forze moderate di centro devono reagire costruendo solidarietà vere e non soolo attraverso cartelli elettorali o sigle associative che di politico hanno poco o nulla se non espressione di una idea di riciclaggio”.
“Spaventa – ha sostenuto il consigliere regionale Scaglione – il silenzio degli amministratori locali che dopo aver inseguito le comunità locali come strumento di partecipazione che sostituiva le Comunità Monane, hanno tacitamente avallato la scelta delle aree programma che in quanto tali rischiano di limitare la loro interposizione delle aree periuferiche rispetto al governo centrale o a chi ne guiderà l agestione. Questa è miopia politica a cui i Popolari uniti intendono opporsi con una nuova strategia di iniziative”.
La comunità del Marmo-Melandro è così lasciata al suo detsino e per i Popolari uniti di Bella è la conferma che è ora di cambiare la guida di quei comnuni gestiti nel nome sovrano di un'alleanza che oggi non esiste più.
E in quanto al nascente Terzo Polo, Luigi Scaglione, ha riaffermato “la centralità dei partiti presenti nelle istituzioni, la loro coerenza a programi sottoscritti che stentano a decollare, la rispondenza ai bisogni dei giovani che hanno bisogno di politiche condivise. La corsa ad un'alternativa qualunque essa sia, la si fa con le idee ed i progetti condivisi che ancora non vediamo. La stessa Giunta regionale, tecnicistica e con troppi segreteari regionali è dimensionata su sigle e uomini che rappresentano se stessi e le voci che si rincorrono di ricerca di sigle per tutelarne la identità, senza aver dimostrato di avere i consensi, sono il segnale che una certa solidarietà sta per rompersi e i problemi della gente non possono aspettare”.

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