martedì 28 dicembre 2010

Finanziaria, Scaglione (Pu): svolta per i due centri urbani

Il consigliere, nel manifestare soddisfazione per l’approvazione di due proposte dei Popolari Uniti, insiste sulla necessità di favorire l’istituzione di servizi navetta da e verso l’aeroporto di Pontecagnano, e le stazioni di Salerno e Napoli

“La Finanziaria regionale approvata alla vigilia di Natale, di fatto segna una svolta nelle politiche di sviluppo per la città di Potenza”. Lo afferma il consigliere regionale del gruppo consiliare Popolari Uniti, Luigi Scaglione.
“Il riconoscimento al territorio del capoluogo di regione, alla pari di quello per la città di Matera di ‘Area Programma’, costituisce la prima forte attenzione istituzionale, sebbene in più occasioni si sia chiesto attenzioni economiche per i servizi erogati dalla città al suo territorio. Nella foga iconoclastica di distruzione del Governo del territorio, affidato ai protagonisti locali con la soppressione delle mai nate Comunità Locali e l’abrogazione delle Comunità Montane, uno spiraglio di luce, sta proprio nell’aver raccolto la richiesta di un forte segnale di discontinuità e di attenzioni vere per chi eroga servizi non solo ai suoi abitanti, ma a tutto l’hinterland provinciale. Solo un primo segno forte che immaginiamo apre uno squarcio nelle azioni da mettere in rete per i centri urbani”.

“Eguale soddisfazioni, mi sento di esprimere – sottolinea Scaglione - per l’approvazione, a maggioranza, astenuto il Pdl, di un ordine del giorno da me proposto, con il quale si impegna la Giunta regionale a presentare, entro e non oltre 60 giorni, un piano di interventi straordinari che attraverso la rimodulazione delle risorse finanziarie regionali e di concerto con gli altri Enti territoriali guardi alla emergenza infrastrutture come ad una occasione di nuovo sviluppo e nuova occupazione sul territorio e di concerto a favorire la istituzione di servizi navetta. In particolare, ci sentiamo impegnati a sostenere fortemente ogni iniziativa che si vorrà definire con apposite poste finanziarie per giungere al miglioramento della Potenza-Melfi, al superamento della strozzatura di Brienza e al completamento della strada di collegamento Basentana-Tolve indispensabile per raggiungere Bari e l’area adriatica. Sul fronte viario indispensabile resta il ruolo delle due Province, come fondamentale per l’innesto urbano del capoluogo di regione è la previsione di finanziamenti ad hoc per la tangenziale”.

“Mentre – conclude il consigliere - va forse cambiata la prospettiva di azioni e di dure rivendicazioni nei confronti di Trenitalia. Più che discutere del recupero dell’Eurostar, è giunta l’ora di favorire l’istituzione di servizi navetta bus da e verso l’aeroporto di Pontecagnano, e le stazioni dell’alta velocità di Salerno e Napoli, onde consentire di superare il vero gap di trasporti”.

Fonte: Basilicatanet - 27.12.2010

mercoledì 22 dicembre 2010

Scaglione: attenta la politica gestionale del S. Carlo

La dichiarazione del presidente del gruppo regionale dei Popolari Uniti

“La buona politica – dice Scaglione - è fatta anche di buoni manager ed il San Carlo, sottoposto ai più feroci attacchi in questi anni, ha mostrato il lato migliore con le sue professionalità rappresentate dal suo personale medico e paramedico, con i necessari risparmi e le più attente scelte gestionali. La gestione del San Carlo può sempre essere migliorata, ma i dati non possono essere messi in discussione. Il problema non sta, dunque, sul futuro di De Costanzo o di Pennacchia perché basta guardare sempre con ottimismo ad un sistema sanitario locale che si proietta nel futuro per capire che gli sforzi messi in atto sono il viatico da seguire”.


Fonte: Basilicatanet - 21.12.2010

lunedì 20 dicembre 2010

Scaglione su bando generazioni verso il lavoro

Il consigliere dei Popolari uniti ha presentato un ordine del giorno riguardante la concessione di aiuti all’occupazione ed alla formazione

“Considerato che – si legge nel documento - la data ultima per la presentazione delle relative domande del progetto Gel, che ricordiamo coincidevano con il mese di Agosto 2010, non ha permesso alle aziende interessate di poter procedere alla definizione dell’iter burocratico, stante il periodo estivo e la scarsa informazione, si invita la Giunta regionale a posporre il termine di validità delle istanze prodotte al 30 settembre 2010 in modo da poter convalidare tutte quelle assunzioni inerenti al bando che sono state fatte nel periodo su esposto e consentire di fatto l’ampliamento della platea di occupati, in un periodo così difficile, come questo, per la ricerca di occupazione al di fuori del sistema pubblico”.

Fonte: Basilicatanet - 20.12.2010

Odg Scaglione su infrastrutture in Finanziaria regionale

Presentato dal consigliere dei Popolari uniti un ordine del giorno che pone in rilievo come la vera emergenza, in Basilicata, è costituita dalla cronica carenza di infrastrutture e dei servizi collegati

“La vera emergenza, si chiama infrastrutture altro che immaginare di pensare a perdere tempo dietro ai processi di restyling o di riforma della governance. Strade, autostrade, reti ferroviarie, restano al palo nel novero delle idee da far diventare concreti interventi. Su questo – afferma Scaglione - il Governo regionale ha da affrontare forse la vera nuova sfida per determinare uno sviluppo consapevole del territorio ed una opportunità per le sue genti e le sue imprese. Nel giudicare positivamente alcuni pronunciamenti venuti in questa direzione, ci sentiamo impegnati a sostenere fortemente ogni iniziativa che si vorrà definire con apposite poste finanziarie per giungere al miglioramento della Potenza-Melfi, al superamento della strozzatura di Brienza ed al completamento della strada di collegamento Basentana-Tolve indispensabile per raggiungere Bari e l’area adriatica. Sul fronte viario indispensabile resta il ruolo delle due Province, come fondamentale per l’innesto urbano del capoluogo di regione è la previsione di finanziamenti ad hoc per la tangenziale. Mentre, va forse cambiata la prospettiva di azioni e di dure rivendicazioni nei confronti di Trenitalia. Più che discutere del recupero dell’Eurostar, è giunta l’ora di favorire la istituzione di servizi navetta bus da e verso l’aeroporto di Pontecagnano, e le stazioni dell’alta velocità di Salerno e Napoli, onde consentire di superare il vero gap di trasporti. Non è il numero di passeggeri che determina la esistenza di un servizio sociale e per questo tutte le amministrazioni locali devono alzare la voce contro chi punta a ridimensionare i collegamenti ferroviari con il sistema dell’alta velocità che già ci esclude, a limitare la evoluzione del trasporto verso Foggia, a condizionare il transito dei grandi treni eliminando le fermate nell’area tirrenica. E tutto questo non può non far comprendere che anche in termini di investimenti l’utilizzo di imprese e di manodopera locale il ritorno sarebbe assicurato così come garantito sarebbe il risultato di immaginare una regione più coesa perché più vicina”.

Per questi motivi, il consigliere Scaglione, con il documento, chiede alla Giunta regionale “di presentare entro e non oltre 60 giorni un piano di interventi straordinari che attraverso la rimodulazione delle risorse finanziarie regionali e di concerto con gli altri Enti territoriali guardi alla emergenza infrastrutture, come ad una occasione di nuovo sviluppo e nuova occupazione sul territorio e di concerto a favorire la istituzione di servizi navetta”.


Fonte: Basilicatanet - 20.12.2010

giovedì 9 dicembre 2010

Ruggiero-Scaglione: quanto vale la democrazia in Basilicata?

Intervento sulla soppressione delle Comunità Montane e delle Comunità Locali dei consiglieri regionali Vincenzo Ruggiero (Udc) e Luigi Scaglione (Pu)

“E’ bene promuovere un’operazione verità sui temi specifici circa l’imminente e paventata soppressione delle 14 Comunità Montane e delle nascenti Comunità Locali. Nonostante il clamore sollevato soprattutto negli ultimi tempi e che vorrebbe attestare definitivamente queste vivaci ed autentiche realtà nel limbo dei carrozzoni inutili e costosi, un’attenta analisi soprattutto dei costi ci induce a fare dei doverosi distinguo e di ordine morale e di ordine economico”. E’ quanto hanno dichiarato congiuntamente i consiglieri regionali, Vincenzo Ruggiero e Luigi Scaglione, “nella convinzione profonda che esse hanno svolto e continuano a svolgere un’importante ruolo di cerniera amministrativa ed istituzionale tra le piccole realtà comunali di propria competenza e gli enti apicali”.

“Se il disegno di legge della finanziaria della Regione Basilicata volesse sopprimerle - continuano i consiglieri - scrivendo la parola fine anche su un sistema radicato di far politica, è solo ed esclusivamente per un taglio delle spesa pubblica che non considera, però, una serie di altri aspetti che indurrebbero, invece, a sostituirle senza alcuna perplessità almeno con l’istituzione delle Comunità Locali e a rinunciare definitivamente alla loro scomparsa dalla scena degli enti locali. La prima eclatante considerazione è che le Comunità Montane nel loro bilancio impiegano 9 milioni di euro per pagare stipendi al personale dipendente e solo 2 milioni di euro per tutte le altre spese di funzionamento corrente. Atteso che l’articolo 20 del disegno di legge della finanziaria regionale ha già previsto che i dipendenti, in caso di soppressione, sarebbero comunque assorbiti da altre amministrazioni (i Comuni o le Province) con la relativa spesa a carico della Regione Basilicata, il ‘cosiddetto spreco’ ammonterebbe soltanto a 2 milioni di euro annui. Una spesa non solo irrisoria – sottolineano Ruggiero e Scaglione - ma a fronte della quale la Regione perderebbe altri fondi statali previsti dalla sentenza della Corte Costituzionale n. 326 del 2010 nettamente a favore delle CM: il finanziamento statale per i mutui, il ripristino integrale del fondo sviluppo investimenti - mutui (di circa 14,5 milioni di euro), il recupero dei fondi destinati all’associazionismo comunale (poco più di 4 milioni di euro), una parte relativa al recupero degli oneri contrattuali (1 milione di euro circa)”.

“Nel caso specifico della nostra Regione – affermano i due esponenti del Consiglio regionale – queste cifre non sono assolutamente irrilevanti ed è bene che l’opinione pubblica venga messa al corrente sulla reale operazione finanziaria del cosiddetto ‘risparmio’ e sulla specificità del ruolo anche sociale e politico di queste realtà istituzionali. Il totale dei mutui a carico dello Stato e destinato alle 14 Comunità Montane lucane e/o Comunità Locali, ammonta a circa 1 milione di euro per la Basilicata ed è una cifra alla quale non si può rinunciare, se si vuol parlare di sviluppo che, nello specifico, programma e pianifica dal basso e sui reali bisogni dei suoi amministrati. Ancora. Una popolazione che si sente lontana dalle grandi amministrazioni, e non solo territorialmente, non può rischiare di vivere un’ennesima beffa che un’attenta nota dell’Uncem ha già fatto emergere definendo le previsioni normative di soppressione ‘del tutto prive di significato strategico’. Il futuro di tante persone e di tante famiglie (quelle dei dipendenti delle CM) è purtroppo a rischio nell’ipotesi dell’imminente riordino che prevede il subentro del personale nei ruoli comunali e provinciali perché la Regione non ha proceduto, come avrebbe invece dovuto, alla preventiva consultazione dei livelli di governo interessati e non ha considerato che il passaggio tout court ad altri enti locali del personale delle Comunità montane creerà sicuramente notevoli problemi circa il rispetto dei limiti imposti dal Patto di Stabilità interno (su cui ancora non c’è stato un preventivo chiarimento da parte della Ragioneria Generale dello Stato). Inoltre, l’attenta lettura delle attese locali, l’oculata scelta in termini di gestione e pianificazione territoriale è un compito che è stato sempre peculiare delle Comunità Montane e può essere sostituito soltanto dalle nascenti Comunità Locali e giammai dalla prefigurata riforma della governance istituzionale”.

“Chiudere del tutto le Comunità Montane significherebbe, quindi, rinunciare a tante risorse e non ultime quelle umane che – proseguono i consiglieri – non potranno più concorrere, come hanno sempre fatto, ad una programmazione mirata, vicina ai bisogni della gente, interpretandone le legittime aspettative. Invece, – a parere di Ruggiero e Scaglione - ispirandosi pienamente alla nota dell’Uncem, sarebbe più opportuno che si attendesse l’emanazione di indicazioni chiare sul termine entro cui i Comuni dovranno dare attuazione all’esercizio in forma associata delle funzioni e il limite demografico minimo che l'insieme dei Comuni dovrebbe raggiungere. In buona sostanza, con la soppressione delle Comunità Montane e la non costituzione delle Comunità Locali, la Regione non solo perderebbe tutte le risorse finanziarie sopra richiamate, ma si troverebbe inevitabilmente di fronte ad enormi problemi applicativi difficilmente superabili. Viene da chiedersi – concludono Ruggiero e Scaglione - se siamo di fronte, piuttosto che ad un’ottimizzazione delle risorse pubbliche, ad un rigurgito, mai sopito, di un neo centralismo regionale, cieco e sordo alle legittime aspettative del territorio, che chiede autogoverno delle decisioni e responsabilità nella gestione delle risorse e delle scelte sul proprio futuro”.

Fonte: Basilicatanet - 09.12.2010

mercoledì 8 dicembre 2010

SCAGLIONE: IL FANGO DE IL GIORNALE E DEL TG5 DA DOVE HA ORIGINE? CHI E' IL REGISTA OCCULTO? AI MIEI LEGALI IL COMPITO DI CHIEDERE I DANNI MORALI E CIV

Agli Organi di stampa
Al Direttore de “Il Giornale Nuovo”
Al Direttore di TG5 News
Loro Sedi

Conosco bene il “mestiere” di giornalista per essere io stesso protagonista del mondo dell'informazione e conosco, credo altrettanto bene, il ruolo del politico per esserne pro-tempore attore, non di prima fila, della stagione lucana e comprendo bene quello che può esserci dietro un metodo o la scelta di mettere in campo processi mediatici dove il fango più lo impasti e più finisce per far puzzare di sporco tutto quello che inonda: e i titoli tendenziosi ne sono lo specchio fedele.
Quello che non comprendo, ma immagino bene il perchè, è la ragione per la quale si tende a mescolare le carte, le storie, le situazioni, a costruire cioè intrecci maleodoranti dando credito ad ipotesi ardite fotocopiate da atti giudiziari, senza tenere conto della realtà processuale o dei fatti che emergono e stanno emergendo laddove, cioè nelle aule giudiziarie, si deve tenere il confronto tra le parti, facendo così assurgere a livello nazionale, beghe locali.
Non ho da ribattere al fango che inopinatamente e senza diritto di replica si versa addosso alle persone, me per primo, coinvolgendo le istituzioni e i partiti e ribadisco quello che ho già detto dieci giorni fa: sono sempre stato rigoroso con me stesso nelle scelte di vita anche quando ho ammesso di essermi fatto prendere la mano dalla passione del calcio e discusso, non in un covo segreto ma in uno studio di un ragioniere, aspetti che un minuto dopo non hanno trovato alcun seguito (quale stadio, quale società, quale ritorno occulto? Contano i fatti).
Capisco dunque, ed è semplice farlo comprendere, perchè il presunto pentito trovi facile accusare de relato, fors'anche su sollecitazione altrui e imbastire storie di schifezze fondate sulla presunta cessione di un po' di “bianca”.
Basterebbe leggere gli atti per capire il perchè anche di tale accusa assurda e nel mio caso, bastarda persecuzione; basterebbe anche leggere gli atti ultimissimi e non trovare in nessun caso il nome del politico coinvolto.
Ma tutto questo non fa gioco ai professionisti del rimescolamento di carte, del gossip e del fango puzzolente, compreso di chi a livello locale si gioca le sue carte sparando alto e nel mucchio.
Ai miei legali, gli avvocati Morlino e Pisati, il compito di proseguire nelle azioni legali a qualsiasi livello, anche e non solo nei confronti di qualche zelante cronista locale, con richiesta di danni patrimoniali, e con la ferma idea che ove dovessi ricevere risarcimenti saranno devoluti in beneficenza come il mio spirito di sofferenza e sopportazione cristiana mi sta da oltre un anno ispirando a fare.
Cordiali saluti.

Luigi Scaglione


Potenza, 8 Dicembre 2010

venerdì 3 dicembre 2010

Scaglione e Ruggiero su soppressione Comunità locali

I capigruppo dei Popolari Uniti e dell’Unione di Centro nel chiedere “più autonomia e forza ai Comuni” affermano che è “un grave errore procedere alla cancellazione delle Comunità locali”

“Un grave errore tornare indietro. La Governance lucana, mito e modello immaginato in questi anni, subirebbe un duro colpo se davvero si dovesse procedere alla cancellazione delle Comunità locali, così come immaginato con il disegno di riforma e così come ampiamente sostenuto dalle nostre forze politiche anche nella recente competizione elettorale”. A dirsi “sorpresi e costretti ad una netta presa di posizione in questa direzione” sono i capigruppo dei Popolari Uniti, Luigi Scaglione e dell’Unione di Centro, Vincenzo Ruggiero.

“La partecipazione al governo del territorio che le Comunità montane garantivano – proseguono Scaglione e Ruggiero - aveva presentato alcuni limiti strutturali a cui la mazzata finale l’aveva data il governo Berlusconi con il taglio di risorse ed un impoverimento delle azioni a favore della montagna. La Regione Basilicata aveva strutturato un modello complesso ma efficace e lavorato e speso energie per mesi e mesi, nella direzione di garantire maggiore partecipazione dei Comuni associati nella gestione dei servizi. Ora il dietrofront, a cui ne potrebbe seguire un altro, nella logica di una schizofrenia istituzionale che non aiuta certo gli amministratori locali e la gente di Basilicata, a comprendere qual è la vera linea di confronto da seguire”.

“Comuni che stavano già approvando gli Statuti, una macchina ben organizzata nella gestione del settore della forestazione (si auspica che non ci sia dietro qualche retroscena istituzionale nell’ipotesi di trasferimento risorse ed uomini alle Province), messi alla berlina con un ritorno, come dice l’Uncem, ad un centralismo che spiazza e depotenzia gli amministratori locali, da sempre più vicini alla gente che amministra. E proprio alcune strane manovre di palazzo – concludono Scaglione e Ruggiero - rischiano di far saltare il banco, perché se è vero che si dice che il costo del personale da trasferire ai Comuni sarebbe alto, a pagarlo sarebbero poi i Comuni”. “E allora, si domandano i consiglieri - se questi in quanto tali sono in grado di fronteggiare il peso di questo trasferimento, perché non individuarli come capofila anche nella gestione degli altri settori, proprio come la Forestazione, che invece si vuole dirottare altrove”.

Fonte: Basilicatanet - 03.12.2010

giovedì 2 dicembre 2010

SCAGLIONE SU INIZIATIVA DEI PeR: UN NUOVO PARTITO LOCALISTICO NON SERVE A NESSUNO

Alla domanda se aderisco alla nuova formazione politica rispondo come i
gesuiti con un'altra domanda: é un nuovo partito?
Se lo é io dico no.
Coerente con l'impegno assunto credo che non abbiamo bisogno di nuove forze
politiche localistiche buone solo per riposizionamenti ma di un progetto di
ampio respiro nazionale che dia speranze vere e necessarie alle azioni da
mettere in campo in un disegno di sinergie forti.
Di questo il centrosinistra deve farsene davvero carico e la coalizione
diventare davvero plurale.

Luigi Scaglione - Capogruppo alla Regione dei Popolari uniti

mercoledì 1 dicembre 2010

Finanziaria, Scaglione: proposte dai Popolari uniti

“La vera emergenza, si chiama infrastrutture. Strade, autostrade, reti ferroviarie, restano al palo. La Potenza-Melfi, la strozzatura di Brienza, la Basentana-Tolve, la tangenziale del capoluogo, l’Eurostar”

“Infrastrutture – dice Scaglione - altro che immaginare di pensare a perdere tempo dietro ai processi di restyling o di riforma della governance. Strade, autostrade, reti ferroviarie, restano al palo nel novero delle idee da far diventare concreti interventi. Su questo il Governo regionale ha da affrontare forse la vera nuova sfida per determinare uno sviluppo consapevole del territorio ed una opportunità per le sue genti e le sue imprese. Nella Finanziaria regionale, pur in presenza di grandi questioni finanziarie che non ci consentono più voli pindarici, i Popolari uniti presenteranno una serie di proposte volte a consolidare e rinsaldare i bisogni dei cittadini con le azioni che la massima istituzione regionale deve mettere in campo”.

“Nel giudicare positivamente alcuni pronunciamenti venuti in questa direzione – afferma Scaglione - ci sentiamo impegnati a sostenere fortemente ogni iniziativa che si vorrà definire con apposite poste finanziarie per giungere al miglioramento della Potenza-Melfi, al superamento della strozzatura di Brienza ed al completamento della strada di collegamento Basentana-Tolve indispensabile per raggiungere Bari e l’area adriatica. Sul fronte viario indispensabile resta il ruolo delle due Province, come fondamentale per l’innesto urbano del capoluogo di regione è la previsione di finanziamenti ad hoc per la tangenziale. Mentre, va forse cambiata la prospettiva di azioni e di dure rivendicazioni nei confronti di Trenitalia. Non è il numero di passeggeri che determina la esistenza di un servizio sociale e per questo tutte le amministrazioni locali devono alzare la voce contro chi punta a ridimensionare i collegamenti ferroviari con il sistema dell’alta velocità che già ci esclude, a limitare la evoluzione del trasporto verso Foggia, a condizionare il transito dei grandi treni eliminando le fermate nell’area tirrenica. E tutto questo – conclude Scaglione - non può non far comprendere che anche in termini di investimenti l’utilizzo di imprese e di manodopera locale il ritorno sarebbe assicurato così come garantito sarebbe il risultato di immaginare una regione più coesa perché più vicina”.


Fonte: Basilicatanet - 01.12.2010

venerdì 12 novembre 2010

Potenza – Melfi, Scaglione approva proposta Mollica

Dopo i continui incidenti stradali il consigliere regionale dei Popolari uniti parla di “stato di manutenzione delle strade poco soddisfacente” ed afferma che una conferenza regionale sul tema “sarebbe un’ottima base di avvio”

“Ancora morti sulle nostre strade: un bollettino di guerra se si pensa che solo in quindici giorni sulla tratta Potenza – Melfi e Basentana sono state aggiunte altre tre lapidi. Se tutto ciò è stato dettato anche dal maltempo, sicuramente lo stato di manutenzione delle nostre strade è poco soddisfacente. Ed allora si pensi seriamente ad affrontare tale questione, senza tentennamenti o divagazioni di colore politico perché le disgrazie non guardano in faccia a nessuno”. Questa è l’esternazione del consigliere Luigi Scaglione (Pu) in merito all’ennesimo incidente stradale annunciato meno di due ore fa dal Tg regionale.

“Dopo le tante dichiarazioni provenienti dalle collettività, dai singoli e dai colleghi consiglieri – afferma Scaglione - voglio rendere nota la mia disponibilità per un dialogo da avviare con le parti istituzionali interessate alla gestione dei tratti di strada teatro di incidenti, affinché di possa addivenire a soluzioni che possano mettere in sicurezza a breve termine, in primis i tratti di superstrada in questione e la viabilità in generale della Basilicata. Una conferenza regionale sulla questione, così come proposta dal collega Mollica, sarebbe un’ottima base di avvio".

Fonte: Basilicatanet - 10.11.2010

lunedì 8 novembre 2010

Scaglione al convegno Cif 150° Anniversario Unità d’Italia

Per il Consigliere Segretario dell’Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale, “i lucani devono riscoprire lo spirito identitario che animò la vita del Paese nei momenti di difficoltà".

“Uno Stato unitario ha motivo di esistere se la coscienza dei suoi cittadini prevale sulle logiche integraliste di chi pensa al proprio tornaconto rispetto a quella solidaristica e se il più forte sostiene il più debole. E contro i fenomeni di chi, con la scusa del federalismo, punta a creare nuove barriere tra Nord e Sud, la comunità regionale non può dividersi con l’egoismo delle comunità locali quando devono fare scelte che interessano l’intero territorio. Se questa logica avanza nel cuore e nella mente anche dei lucani, lo sforzo compiuto dai Costituenti, dagli uomini e dalle donne che hanno fatto la Resistenza, dagli uomini e dalle donne che si sono opposti o che hanno subìto le angherie del fascismo, dagli antesignani dei moti rivoluzionari lucani, sarà vanificato”.

E’ quanto affermato dal Consigliere Segretario del Consiglio regionale della Basilicata, Luigi Scaglione, durante il Convegno promosso dal CIF di Basilicata, tenutosi domenica a Lauria, nel quadro delle iniziative per il 150° Anniversario dell’Unità d’Italia. Scaglione ha ricordato le iniziative che saranno messe in campo dal Consiglio regionale di Basilicata attraverso il Comitato Scientifico della ricorrenza, coordinato dal professore Giampaolo D’Andrea, anch’egli presente all’iniziativa lauriota.

“Si sta costruendo un percorso che porti l’intera regione a ricostruire la memoria storica del passato – ha sottolineato il consigliere - per comprendere meglio il presente e lanciare un ponte per un futuro fatto di sobrietà e segno di vera condivisione delle scelte”.

“La Basilicata – ha aggiunto Scalione – deve far tesoro della lungimiranza che ha consentito di rimuovere gli ostacoli al processo identitario nazionale e rispondere con il senso di una comunità che non chiede elemosine ma rispetto per le proprie prerogative. Una comunità che chiede spazi più ampi di autonomia economica e sociale, rispetto alle scellerate scelte del Governo nazionale condizionate solo da una logica economicistica”.

In conclusione Scaglione, ha fatto riferimento al progetto di legge in discussione sul recupero delle testimonianze monumentali delle figure storiche lucane.


Fonte: Basilicatanet - 08.11.2010

giovedì 4 novembre 2010

Scaglione su caso rifiuti a Potenza e Centrale del Mercure

Per il capogruppo dei Popolari uniti “occorre tralasciare gli egoismi che rischiano di bloccare i processi di sviluppo evitando di dire sempre di no ad ogni costo”

“Rischiamo di diventare la regione dei No, sempre, ad ogni costo. Ma rischiamo di diventare anche la Regione degli egoismi a senso unico. E’ questa la lezione che dobbiamo trarre dai dibattiti che in questi giorni sono stati sollevati in relazione alla questione della riconversione della Centrale del Mercure e alla vicenda dello smaltimento dei rifiuti della città di Potenza”. Lo sostiene il capogruppo dei Popolari uniti, Luigi Scaglione.

“Oggi, a margine del Consiglio regionale di Basilicata, - prosegue Scaglione - finalmente anche la stampa ha voluto sentire e riportare le ragioni di chi dice sì alla Centrale e, sempre oggi, viene riportato l’esito del Consiglio comunale di Tricarico che ha dato il suo benestare all’accoglimento dei rifiuti potentini sia pure con alcuni distinguo e differenziazioni che sanno tanto di contrapposizione politica. Due facce della stessa medaglia che sembrano voler far crollare il mito di una regione solidale, unita e capace di risolvere al suo interno le proprie difficoltà”. “Eppure sul caso smaltimento rifiuti, - sottolinea Scaglione - quando la discarica di Potenza accoglieva i rifiuti di 18 Comuni e si saturava in attesa, tra l’altro, di un parere sull’ampliamento che ne ha ritardato la definizione e che ha costretto la città a conferire l’immondizia prima a Salandra, ad un prezzo esoso, e poi avviare il tour lucano, nessuno alzava la voce, anzi, si chiedeva di ragionare in termini di comprensorio e non di capoluogo di regione egoista. E quando, ieri, nel corso del dibattito in Consiglio sulla Centrale del Mercure, si è provato a ricordare che le stesse popolazioni ed i comitati negli anni passati avevano chiesto la riapertura della Centrale, vista come occasione di rilancio territoriale, qualcuno ha dissentito non cogliendo il senso del ricordo”.

“Vale la pena rammentare - prosegue il capogruppo dei Pu - che il nostro Paese e la nostra Regione, hanno un deficit produttivo di energia che dobbiamo colmare se vogliamo davvero costruire una prospettiva nuova ed uno sviluppo possibile con la possibilità di fornire energia a costi più bassi. Questo deve riguardare il settore industriale da riconvertire, le aziende dismesse, le attività agricole da far entrare in un sistema di ciclo produttivo che non si limiti solo alla produzione. Se non facciamo questo e se non crediamo in un progetto di modernizzazione della nostra regione e delle nostre strutture, è inutile parlare di azioni a favore dell’occupazione o di difesa dell’identità regionale. Il deserto avanzerà e il belvedere naturale sarà solo un effetto ottico”.

“Per questo - conclude Scaglione - condividendo le scelte del Governo regionale, su entrambi i fronti chiediamo, come Popolari uniti, più determinazione, più forza ed autorevolezza nel sostenere anche le ragioni di chi invita a dire sì senza passare per un antiambientalista o un dissipatore del patrimonio naturalistico regionale. Chiediamo che sul caso rifiuti si possa finalmente garantire equilibrio e pari dignità, non a giorni alterni, ma più efficienza e rapidità nelle decisioni, meno burocrazia, più condivisione. Regione e Provincia non possono ignorare i bisogni della gente lucana, che abiti a Potenza o nella Valle del Mercure. Le lobbies, pro o contro le discariche, pro o contro le nuove forme di produzione alternativa di energia, non hanno motivo di esistere. Ne va del nostro futuro”.

Fonte: Basilicatanet - 04.11.2010

venerdì 22 ottobre 2010

Potenza Città Capoluogo

Associazione Culturale e Sportiva
“Parco Tre Fontane”
Via F. S. Nitti - Potenza


La Politica al servizio della gente


Incontra



SCAGLIONE Luigi Consigliere Regionale e Segretario Cittadino Popolari Uniti

MOLINARI Massimo Vice Sindaco ed Assessore ai Lavori Pubblici

FIORE Emiddio Assessore alle Politiche Giovanili e Decentramento

CAMPAGNA Pietro Assessore Urbanistica

FELLONE Valentino Consigliere Comunale

TRIANI Antonio Consigliere Comunale

VACCARO Antonio Consigliere Comunale

LORUSSO Giovanni (detto Giancanio) Presidente Associazione Culturale e Sportiva “Parco Tre Fontane”



POTENZA CITTA’ CAPOLUOGO



Sabato 23 ottobre 2010 ore 19:00
Sala Giovanni XXIII° Parrocchia San Giuseppe



I Cittadini sono invitati

mercoledì 20 ottobre 2010

Consiglio regionale, Scaglione su mozione Sakineh

Le dichiarazioni del presidente del gruppo consiliare dei Popolari uniti a sostegno della mozione contro la condanna a morte della cittadina iraniana Sakineh nell’ambito della campagna internazionale di sensibilizzazione per il rispetto alla vita.

“La campagna di sensibilizzazione, organizzata dai suoi due figli – ha affermato Scaglione - ha fermato l’ esecuzione di Mohammadi Ashtiani nel luglio 2010, ma non ha bloccato la sua condanna a morte. Varie organizzazioni per i diritti umani hanno chiesto di fermare l’esecuzione tra cui Avaaz, (un'organizzazione civica internazionale che promuove l'attivismo su temi quali il cambiamento climatico, i diritti umani ed i conflitti religiosi e con una missione dichiarata è di ‘assicurare che i punti di vista e i valori dei popoli della Terra influenzino le decisioni globali’. L'organizzazione conta su più di tre milioni di iscritti in tutti i paesi del mondo), Amnesty International e Human Rights Watch che ha sede a New York ed è una organizzazione non governativa internazionale che si occupa della difesa dei diritti umani, così come vari membri di spicco del panorama internazionale. A sostegno della sua liberazione – ha ricordato Scaglione - è stata redatta una petizione firmata da diverse personalità mondiali, tra cui Carla Bruni, mentre il segretario di Stato americano, Hillary Clinton, ha parlato del caso Ashtiani in una dichiarazione del 10 agosto 2010 che esortava l'Iran a rispettare le libertà fondamentali dei propri cittadini”.

“Secondo il presidente della Repubblica Islamica dell’Iran, Mahmud Ahmadinejad – ha ricordato ancora Scaglione - il caso della Ashtiani sarebbe il mezzo di una campagna mediatica contro l'Iran, mentre, sempre secondo la posizione iraniana, i casi delle 53 condanne a morte nei confronti di donne pendenti negli Stati Uniti d'America al settembre 2010 vengono ignorate dai mass-media. La questione, di dimensione planetaria, come si vede, oggi viene affrontata anche dal Consiglio regionale di Basilicata, un puntino all’interno dell’universo geografico, ma con l’obiettivo di chi vuol far sentire e diffondere la propria voce, alta, a favore di chi è in attesa che una condanna a morte la porti via lontana dai propri figli e da chi le vuole bene, una morte però che è già in atto, lenta e stillicida così come le ore trascorse ad aspettare il verdetto finale che la condurrà alla morte non per evento naturale ma per decisione degli uomini. Ultimamente il Governo di Teheran ha diffuso, però, un comunicato stampa nel quale si legge della sospensione della sentenza di lapidazione di Sakineh Ashtani grazie anche alla mobilitazione internazionale dei governi e dell’opinione pubblica; forse un piccolo ma importante segnale di ragionevolezza da parte delle autorità iraniane, pur convinti di avere di fronte un insopportabile e sottile gioco al massacro corroborato dall’arresto successivo del suo avvocato e dei suoi figli”.

“Il merito della questione – ha aggiunto Scaglione - secondo la mia valutazione di cristiano che rispetta la propria vita e quella di tutti gli individui, è nata all’interno di una coppia così come quella di tante altre coppie contestualizzata ovviamente nel sistema culturale e sociale di quel Paese, è però attualità quotidianamente e tristemente riportata dalle prime pagine dei giornali di tutto il mondo. Situazioni deprecabili, sicuramente, ma la questione Sakineh a questo punto, diventa valvola di sfogo di un caso che va ben oltre il tradimento o l’omicidio di un partner; la questione principale che si deve affrontare è il rispetto dell’individuo e della vita di ogni essere umano a prescindere, senza infingimenti che possano trarre in inganno chi è così lontano dalla religione islamica e da probabili coinvolgimenti occulti. La solidarietà del mondo cristiano, al di là delle sigle politiche, deve rafforzare il principio della sussidarietà e dell’ascolto, soprattutto della persona che vive la solitudine di un diritto mancato, l’asprezza e l’indifferenza di un dialogo chiarificatore, la marginalizzazione da parte di una società maschilista che spesso si nasconde dietro regole ferree impartite da un credo che non riesce e non vuole a stare al passo con i tempi”.

“Anche l’Italia cristiana e cattolica – ha sostenuto Scaglione - ha modificato ed adeguato, nel corso degli anni, le proprie leggi (vedi la legge sul divorzio, sull’aborto) mentre ampie discussioni sono ancora in corso per l’utilizzo della pillola Rsu e sul trattamento delle cellule staminali, così come l’istituzione del Ministero delle Pari Opportunità è stata una grande occasione di dialogo che contraddistingue un Paese civile al passo con i tempi. La vita – ha concluso il consigliere dei Popolari uniti - mette al mondo uomini e donne che in ogni parte del pianeta debbono avere gli stessi diritti e debbono gioire nello stesso modo della propria esistenza, mentre le questioni politico-religiose ne oscurano tale privilegio e prevaricano le volontà divine comunque si chiami questo Dio, che invochiamo, sollecitiamo, preghiamo, affinché la speranza diventi segno di luce nella profonda notte iraniana e ovunque manchi un faro-guida”.

Fonte: Basilicatanet - 19.10.2010

Pdl Scaglione e altri su 150 anni dell'Unità d'Italia

La proposta di legge per sottolineare “la memoria come testimonianza e l’importanza del recupero e della realizzazione di monumenti, cippi e lapidi”.

E’ stata depositata dal presidente del gruppo consiliare dei Popolari uniti, Luigi Scaglione, e sottoscritta dai consiglieri regionali Rocco Vita (Psi), Alessandro Singetta (Api), Alfonso Ernesto Navazio (Ial) e Mariano Pici (Pdl) la proposta di legge che tende al recupero ed alla realizzazione dei monumenti, cippi e lapidi a testimonianza e memoria dei 150 anni dell’Unità d’Italia.

“Erigere monumenti, cippi e lapidi funerarie, oppure realizzare interventi di restauro su quanto già esiste e versa in pessime condizioni sostiene Scaglione - rappresenta un atto di umana pietà, di solidarietà, di consapevolezza dei sacrifici sopportati dalle nostre popolazioni in conseguenza di eventi bellici da cui è nata prima l'Italia unita e poi l'Italia democratica. Da questi presupposti – spiega il consigliere - nasce la necessità di approvare una legge regionale che regolamenti e tuteli il patrimonio storico legato ai monumenti ed alle lapidi commemorative della storia d’Italia e degli eroi vittime di azioni belliche nelle singole zone della Basilicata”.

“La proposta di legge, sottoscritta anche dagli altri consiglieri regionali - dichiara Scaglione - è concepita nell’interesse comune verso una storia nazionale che ci appartiene rafforzandone la memoria storica regionale quale testimonianza da tramandare come esempio alle giovani generazioni”.

Nei prossimi giorni , attraverso una conferenza stampa congiunta , verranno diffusi il testo e l’articolato della proposta di legge regionale.


Fonte: Basilicatanet - 19.10.2010

martedì 12 ottobre 2010

Scaglione su finanziamenti alla città di Potenza

Per il capogruppo dei Popolari Uniti in Consiglio regionale “il sostegno straordinario è dovuto e rientra nella sfera degli interventi di sostanza e non certo a danno delle esigenze, pure legittime, di altri Comuni”

ACR“Le reazioni contrastanti che hanno caratterizzato l’annuncio o l’idea di concedere un contributo al Comune di Potenza, evidenziano con quanta difficoltà la politica lucana riesca a comprendere le esigenze di una città capoluogo che eroga servizi ad una intera comunità regionale”. Lo ha detto il capogruppo dei Popolari Uniti in Consiglio regionale, Luigi Scaglione.
“Se non si tiene in primo piano questo assunto – ha affermato l’esponente politico - non si potrà mai capire il salto di qualità e lo sforzo che la città e chi la amministra, stanno facendo in presenza di un quadro economico difficile che rinviene certo dal passato ma che si innesta su un quadro assai debole di trasferimenti sempre più ridotti da parte del governo nazionale. Solo così si giustificano talune reazioni scomposte, tra l’altro da parte di chi pure cerca consensi, e li ottiene, nella città in nome e per conto di schieramenti politici che avevano più volte annunciato grandi finanziamenti per il recupero di Bucaletto, per le strutture culturali, per il piano casa e che finita la campagna elettorale del candidato sindaco del centro destra, si sono dileguati”.
A parere di Scaglione “questo è il senso di responsabilità che deve prevalere nel sostenere le ragioni vere delle difficoltà della città più grande della Basilicata, che grazie alle sue azioni virtuose, va detto a chiare lettere, ha consentito alla Regione di ottenere la premialità per il corretto utilizzo dei fondi Por. Questo è il senso che va dato alle azioni economiche per una città che mette a disposizione di tutti, trasporti, strade, mobilità, scuole, uffici, strutture culturali; di tutti i lucani e non solo dei potentini, che tra l’altro, fino a prova contraria, sono lucani e con molti dei suoi residenti che vivono in città e il fine settimana tornano nei paesi di origine”.
“Attenti dunque – ha concluso il capogruppo dei Popolari Uniti - a strumentalizzare lo scontro tra cittadini di serie A o di serie B, amministratori virtuosi e amministratori distratti. Qui c’è un governo comunale attento alle esigenze ed alle problematiche di tutti, ed il sostegno straordinario credo sia più che dovuto e rientra nella sfera di quegli interventi di sostanza e non certo di favore a danno delle esigenze, pure legittime, di altri Comuni”.

Fonte: Basilicatanet - 11.10.2006

lunedì 11 ottobre 2010

Centro - destra - sinistra. Quanta confusione nel cielo della politica lucana, proprio come in Italia

PRECISAZIONE IN ORDINE ALL'ARTICOLO DE "LA NUOVA DELLA BASILICATA"

Carissimo Direttore, nell’annunciare la inaugurazione della sede potentina dell’Associazione Per, leggo oggi sulla Nuova a pagina 5, una nota nella quale in fondo ci si chiede di capire “il comportamento in Consiglio regionale di Falotico e Scaglione” e successivamente si fa riferimento “al duro scontro con l’assessore Mazzocco”.
In ordine al primo quesito, l’occasione mi è propizia per spiegare, qualora ve ne fosse bisogno, che io sono e resto consigliere regionale eletto nella lista e nel partito dei Popolari uniti.
Il mio legame profondo, umano e politico, con il Segretario regionale, On. Antonio Potenza, non mi impongono però di seguire altre strade che ritengo, confuse e frutto solo di riposizionamenti strategici se non personali.
E non parlo evidentemente, nè di Antonio Potenza, che ha esperienza e capacità da vendere a tutti, nè di tanti amici del mio partito, assessori, consiglieri e dirigenti.
Sicuramente c’è dell’altro nella nascita di un’associazione che in quanto tale ha tutto il diritto di fare quello che ritiene più opportuno per riposizionarsi nello scacchiere della politica ma che se immagina di diventare partito, come si adombra anche nel comunicato di presentazione dell’iniziativa e che voi avete correttamente colto, pone seri dubbi sul coinvolgimento silenzioso e tacito degli eventuali soci sostenitori; basterà ascoltare anche altri amici del partito per rendersene conto o verificare le distanze abissali tra consiglieri (regionali, provinciali o comunali) di gruppi diversi.
E quindi il dubbio sul mio comportamento in Consiglio non ha assolutamente motivo di essere. Ho ricevuto un mandato nello schieramento di Centro-sinistra ed il mio partito (I Popolari uniti) non ha cambiato linea o schieramento ne abiurato un programma che resta punto di riferimento. Su quello e solo su quello possiamo differenziarci con gli alleati.
Qualche settimana fa, sostenevo che è la politica la vera grande assente dal dibattito di questi giorni. La politica a servizio della gente.
Il confronto che si apre a livello nazionale, ha forse ancora bisogno di distinguersi in un destra contro sinistra non sul piano del vecchio ideologismo, ma proprio su quello delle scenario da offrire alla gente comune, al cittadino non inteso solo come elettore. Il confronto culturale è ben più alto ed oggi la presunta nascita di un terzo polo pone il tema di chi si allea con chi, stando questo sistema elettorale. E' su questo crinale, ritengo, che si debba innestare il confronto politico tra e dentro le forze politiche. Non in un magma indistinto dove oltre lo schematismo centro-destra-sinistra si pensi che confondere sigle e movimenti significa anche annullare le proprie identità e le proprie idee; questo lo lasciamo alle esercitazioni teoriche perchè nella pratica quotidiana ci sta lo sforzo di chi si è detto sempre pronto ad esercitare, e chiedere agli altri di farlo, la coerenza come elemento distintivo o a non considerare tutte le stagioni buone per far crescere una certa insofferenza verso la politica fatta da movimenti e partiti sostituibile tout court con il civismo.
Questo è il vero riformismo, non altro.

Fonte: www.popolariuniti.it - 11.10.2010

mercoledì 22 settembre 2010

Scaglione su bilancio Por Basilicata

Per il consigliere dei Popolari uniti “siamo al momento di svolta, che accanto al riconoscimento delle premialità ottenute, segnali anche sempre più il senso delle azioni da mettere in campo nel futuro”

“Il quadro che è emerso questa mattina – afferma Scaglione - nella illustrazione dei risultati sull’utilizzo dei Por Basilicata, è sicuramente confortante, frutto di uno strategico lavoro sinergico, che ha garantito un salto di qualità nelle azioni promosse sul territorio.Un riconoscimento dovuto, alla struttura tecnica ed al complesso di azioni politiche messe in campo, tanto da relazionare diversamente la Basilicata nel contesto europeo e nazionale e creare di sicuro un riferimento economico tutto da studiare nei prossimi anni. Accanto alle buone pratiche messe in campo – continua Scaglione - i rilevatori economici lucani hanno forse bisogno di rivedere i concetti, a volte ripetitivi e strumentali, di una regione in ritardo con i processi di sviluppo. Vanno rivisti perché le stesse considerazioni fatte dal presidente De Filippo sulla incapacità del territorio di goderne appieno i benefici, i rilevatori negativi sul piano occupazionale, la riduzione del Pil (seppur legato agli scenari internazionali), possono essere inquadrati nella logica di finanziamenti nazionali che mancano al Sud ed alle Regioni come la Basilicata che pure hanno accentuato il proprio profilo ingegneristico e di inventiva, per utilizzare completamente e seriamente i fondi. Siamo al momento di svolta, che accanto al riconoscimento delle premialità ottenute, segnali anche sempre più il senso delle azioni da mettere in campo nel futuro”.

“I servizi sociali – aggiunge Scaglione - il sostegno alle fasce più deboli sempre più necessario (una nuova forma di cittadinanza solidale), l’esigenza di garantire sviluppo di infrastrutture alle aree interne più che di collegamento alle aree industriali oggi divenute quasi aree cimiteriali, la presa d’atto del ruolo svolto dai centri urbani maggiori (la città di Potenza con la sua rendicontazione ha garantito quasi 8 Meuro di premialità europea), la valutazione seria su quante delle 1300 imprese agricole nate con gli interventi degli Assi I e IV oggi sono ancora operanti, sono solo alcuni degli elementi di prospettiva da evidenziare. In questa azione sinergica, poi, forte deve essere la inversione di tendenza nella sburocratizzazione degli enti e degli uffici regionali e, se necessario, chiamando alle proprie responsabilità nuovi e vecchi protagonisti del sogno di una regione del Sud, sempre più cuore dell’Europa che vuole rinascere”.

Fonte: Basilicatanet - 22.09.2010

lunedì 20 settembre 2010

Scaglione: "Serve una nuova stagione della politica"

Ad Atella il capogruppo dei Popolari uniti in Consiglio regionale ribadisce “la strategia del confronto e del dialogo” ed invita il centro-sinistra “a superare le logiche dei riposizionamenti”

“Dare corso alla strategia del confronto, del dialogo, ma anche della volontà della classe dirigente del nostro partito di rispondere nei fatti e con i fatti, alla volontà ed alla strategia che nella coalizione di centro-sinistra ci vuole annessi e confusi nel magma indistinto del Pd. Siamo diversi ma leali e vogliamo rappresentare con la coerenza il progetto per una nuova stagione della politica fatta di condivisioni e non di divisioni ed imposizioni”. Lo ha detto il capogruppo dei Popolari uniti in Consiglio regionale, Luigi Scaglione, concludendo la festa del Popolari uniti che si è svolta ad Atella.

“Abbiamo provato a tracciare il quadro delle nuove idee sull'utilizzo delle risorse presenti sul territorio– ha spiega Scaglione - attraverso un confronto diretto con le funzioni attribuite alla Sel, del sistema di gestione e controllo dell’energia e sulle potenzialità delle risorse idriche lucane. L’ambizione della Basilicata non può fermarsi alla rivendicazione della titolarità delle risorse petrolio, energia e acqua, ma a realizzare una dinamica di progetti, iniziative, messa in campo di strumenti che caratterizzi positivamente il programma di utilizzo dei benefici delle stesse. Nel petrolio, ora è il tempo di rivedere gli accordi e le intese con le compagnie petrolifere coinvolgendo un governo nazionale preoccupato del proprio futuro e di quello delle aree forti, più che dei progetti di sviluppo delle aree deboli; nelle risorse idriche attuare appieno il disegno di riorganizzazione del sistema e finendola con la barzelletta di funzioni ancora oggi attribuite all’ente irrigazione il cui scioglimento viene procrastinato di anno in anno per favorire una gestione monopolistica a favore della Puglia, pur avendo noi la risorsa prima ed i grandi invasi. Fare chiarezza su questo significa attuare e non riscrivere i compiti che la vecchia legge aveva già ben identificato attraverso i ruoli assegnati ad Acqua spa, Acquedotto Lucano, Consorzi Industriali. Concordiamo pienamente con chi dice che non si possono tenere ferme le risorse del Marascione attribuite come competenza ad un Distretto G che ora segna il passo. Qualcosa come 100 milioni di euro e più per opere bloccati ed inutilizzate. Sull’energia infine, definire compiutamente i regolamenti attuativi del Piear, una vera e propria scelleratezza perdere altro tempo”.

“In questa cornice, dunque, – ha concluso Scaglione – la scelta di un centro-sinistra propositivo, operativo, aperto e non condizionato dai veti incrociati o dalle lotte di potere sui momenti gestionali. E’ necessario uno scatto d’orgoglio dal quale la politica lucana può solo avere benefici nella logica di una risposta ai grandi temi ed alle grandi questioni che la gente lucana pone alla nostra attenzione, superando le logiche dei riposizionamenti delle forze politiche; la vera emergenza sta proprio nel fare subito prima che i processi di sviluppo regionali si arrestino del tutto. E in questo, uno scatto si attende anche dal governo regionale, i cui assessori esterni si stanno sempre più trasformando in burocrati - tecnocrati, dal ruolo indefinito. E la burocrazia regionale, come rileva il segretario politico dei Popolari uniti, Antonio Potenza, deve sconfiggere questa logica del giorno dopo giorno. Ci vuole una prospettiva di ampio respiro a cui la politica deve far sentire il proprio fiato sul collo”.

Fonte: Basilicatanet - 20.09.2010

lunedì 19 luglio 2010

Scaglione su verifica al Comune di Potenza

“Conclusa positivamente la verifica al Comune di Potenza, grandi e nuove responsabilita’ per i Popolari uniti”

“La positiva conclusione della verifica al Comune di Potenza e le conseguenti decisioni assunte dal Sindaco della città con la riassegnazione delle deleghe agli assessori, trovano ampia e convinta adesione dei Popolari uniti che vedono rafforzata la loro presenza con le nuove responsabilità assegnate (vicesindaco, assessorati Lavori Pubblici, Urbanistica e Politiche Giovanili e di Partecipazione) dopo un duro e positivo lavoro nei settori della Pubblica Istruzione e della Mobilità”. E’ quanto afferma il consigliere regionale e segretario cittadino, Luigi Scaglione.

“La vicenda legata alla interpretazione data al voto favorevole dei nostri consiglieri su un ordine del giorno proposto dalla minoranza in Consiglio comunale – continua Scaglione - non poteva e non può far riconsiderare la nostra adesione politica al programma della maggioranza di centro-sinistra che strategicamente governa la città.
L’adesione convinta, non si può, però, prestare ad un esercizio unidirezionale e necessita di continue sostanziali verifiche a cui, in verità, il Sindaco non si è sottratto quando è stato sollecitato, ma che riteniamo debbano essere sempre più alla base di costanti e continue relazioni tra e nei partiti. Per questo, il riavvìo di un cammino e le importanti sfide che ci attendono ed alle quali non intendiamo sottrarci, impongono costanti relazioni tra i gruppi consiliari per comprendere congiuntamente le ragioni di talune scelte e le decisioni conseguenti che in Consiglio e nelle Commissioni devono far prevalere le ragioni del buon senso e del buon governo. Di pari passo, per i Popolari uniti – afferma Scaglione - vanno respinte al mittente le critiche di isolamento e fallimento del progetto politico della maggioranza che una minoranza, invece, sempre più frazionata e che perde i pezzi, tenta di accreditare agli occhi dei potentini anche per distogliere l’attenzione dalla sua insipienza e dalle tragiche scelte economiche del governo nazionale destinate a produrre i suoi riverberi sulla qualità dei servizi comunali. Di contro, il maggior partito della coalizione di maggioranza, deve tentare di guardare più lontano del suo naso rispettando sempre ed in ogni occasione gli esempi di coerenza e non inseguire i mutevoli protagonisti del proscenio politico regionale. La gente – conclude Scaglione - quella che si dice voglia forti segnali di cambiamento, non riterrebbe più credibili tali pronunciamenti e quelli messi in campo con i continui sconfinamenti di campo”.

venerdì 16 luglio 2010

Scaglione sui conti della Sanità promossi a Roma

“Cosa c'entrano i tagli e quali meriti ha il nuovo Assessore se i dati esaminati si riferiscono all’ultimo trimestre 2009 ed al primo trimestre 2010?”

“A volte – dice Scaglione - ci chiediamo se la politica è credibile quando enuncia le sue valutazioni e, spesso, riceviamo dai cittadini risposte non proprio incoraggianti. Ancor più quando a dare segnali in controtendenza o di confusione, siamo noi che dovremmo costruire relazioni vere con i cittadini non dicendo amenità quando parliamo di cose serie. E la Sanità, per le sue dirette implicazioni sociali, è una cosa seria, serissima, che non può essere interpretata per fini propri, come questa mattina leggiamo sulla stampa dalle esternazioni sui dati relativi ai costi del settore nel tentativo di cercare di dare una spiegazione alle scelte inopportune adottate solo qualche giorno fa. E’ anche una questione di rispetto che dobbiamo verso i nostri amministrati”.

“La certificazione di congruità del tavolo Massicci – sostiene Scaglione - l’organismo del Ministero dell’Economia per la valutazione della spesa sanitaria, si riferisce, per la Basilicata, al terzo trimestre 2009 ed al primo trimestre 2010, cioè nel periodo in cui l’assessore Martorano era ancora alla ricerca di una collocazione nella compagine di destra. Come gli addetti al lavoro sanno, dopo aver espresso il giudizio sui conti presentati, il tavolo Massicci si informa anche sulle ulteriori azioni messe in atto per mantenere sotto controllo le dinamiche di spesa, per capire se si procede nella direzione giusta. Queste azioni, verranno valutate nei trimestri a venire in relazione ai risultati oggettivi che produrranno nel contenimento della spesa”.

“Voler far passare una informativa come approvazione della manovra che l’assessore Martorano ha messo in atto è una operazione di vera e propria mistificazione dei fatti, a sostegno di una strategia di politica sanitaria, i cui risultati ed i cui effetti sono ancora tutti da valutare. E’ bene darsi una calmata – conclude Scaglione - ed evitare esaltanti commenti fuori posto.”

Fonte: Basilicatanet - 16.07.2010

mercoledì 23 giugno 2010

Scaglione su revoca pronta disponibilità telefonica

“La revoca dell’istituto economico della pronta disponibilità economica telefonica rappresenta un danno per l’utenza sanitaria di Basilicata. Si attivi rapidamente un tavolo di confronto”

“La decisione assunta dalla Giunta regionale di procedere alla revoca dell’istituto economico della pronta disponibilità telefonica diurna ad avviso dei Popolari uniti - evidenzia il capogruppo Luigi Scaglione - rappresenta un danno alla qualità dei servizi sanitari regionali a tutto svantaggio dei cittadini. Non è una difesa di categorie quella nei confronti dei medici e dei farmacisti - prosegue Scaglione - ma la evidente individuazione dei soggetti gestori dei sevizi di primo livello come protagonisti in negativo a cui far pagare la crisi economica nazionale”.
“Pur condividendo la posizione dei medici di base - aggiunge il consigliere Scaglione - che in un loro documento hanno evidenziato come ‘la manovra economica posta in essere dalla Regione Basilicata non possa essere accolta favorevolmente non solo dalle categorie mediche ma risulta nefasta anche per i cittadini’, riteniamo tuttavia – afferma il capogruppo dei Popolari Uniti - che ci siano e debbano esserci dei margini di confronto e di dialogo da cui non si può prescindere e per i quali il presidente De Filippo deve rapidamente attivare un tavolo di confronto per individuare soluzioni da condividere e che facciano coesistere le richieste delle categorie e le esigenze primarie dei cittadini. In quella sede e nelle sedi ufficiali di discussione è giusto che si faccia chiarezza sull’intera manovra che si vuole compiere nel settore della sanità in Basilicata, manifestando quali sono le reali risorse a disposizione e solo dopo dare corso a tagli e riduzioni di servizi. La stessa valutazione – conclude - vale anche per le dichiarazioni rese alla stampa dall’Assessore alla Sanità in merito a presunti tagli dei posti letto”.

Fonte: Basilicatanet - 23.06.2010

lunedì 21 giugno 2010

Scaglione su questione lavoratori Datacontact

Per l’esponente del Popolari uniti “i rischi di un degenerare della situazione sono dietro l’angolo e chi ha commesso errori o non mantenuto impegni e promesse se ne faccia carico”

“Il Governo regionale ha il dovere di rispondere con provvedimenti ed iniziative urgenti che tutelino i lavoratori assunti e licenziati dal gruppo Datacontact - Lucania Sistemi”. E’ l’opinione del capogruppo dei Popolari uniti in Consiglio regionale, Luigi Scaglione, a parere del quale “l’obiettivo di difendere i lavoratori licenziati oggi e quelli di cui probabilmente avremo notizia nelle prossime settimane, si sposa con l’esigenza di garantire al servizio prenotazioni telefoniche del centro unico di prenotazione e degli altri settori, la massima efficienza capace cioè di produrre elementi positivi a favore del sistema sanitario regionale evitando di considerare numeri i cittadini che invece vogliono essere bene accolti e limitare al massimo l’emigrazione sanitaria di chi non si vede rispondere positivamente alle proprie richieste”.
“La scelta dell’imprenditore – afferma ancora Scaglione - che così facendo smentisce gli impegni e le promesse assunte a suo tempo di mantenere in piedi le strutture potentine ed il numero di operatori in servizio, si basa evidentemente su un altro presupposto che gli uffici regionali hanno fatto intendere possibile e cioè quello di acquisire nuove commesse, nuovi introiti finanziari ma comunque riducendo a sessanta secondi il tempo - risposta agli utenti e da qui far discendere il giudizio sulla idoneità degli stessi pur se hanno alle spalle anni e anni di lavoro. Un po’ troppo anche per i più rigidi dei nuovi mestieri dove la logica tempo - denaro ha preso il sopravvento. I rischi di un degenerare della situazione sono dietro l’angolo e chi ha commesso errori o non mantenuto impegni e promesse se ne faccia carico”.

Fonte: Basilicatanet - 21.06.2010

mercoledì 9 giugno 2010

Scaglione su relazione programmatica De Filippo

“Una relazione in cui ci riconosciamo poco - ha detto Scaglione - in quanto non prevede i tempi di attuazione delle diverse misure, non dà risposte alle emergenze, non prevede adeguate azioni a favore della famiglia e dell’istruzione se non pronunciamenti e buone volontà. Basta dire che se la Sanità interessa l’80 per cento del bilancio, il programma illustrato si ferma a poche righe.
Un vero rinnovamento della politica – ha aggiunto Scaglione - rifugge dagli slogan e immagina un profilo alto delle scelte di governo. Politiche che puntino all’abbattimento della burocrazia, innovino le opportunità di lavoro, favoriscano le nuove professioni, creino la vera azione sinergica tra istituzioni e imprenditoria, valorizzino le politiche familiari. E l’unica sfida innovativa sembra essere quella della nomina di nuovi direttori generali e dirigenti che speriamo invertano la tendenza ai ritardi della burocrazia regionale”.
L’esponente dei Popolari Uniti si è poi soffermato sulla istituzione delle Comunità locali, “uno dei pilastri sui cui costruire il nuovo sistema di governo locale ma – ha sottolineato – che stenta a vedere la luce”, sull’abolizione delle Province, questione riaccesa in questi giorni dalla manovra correttiva del Governo e sulla soppressione degli Ato da attuare entro il 2011.
“Abbiamo accolto – ha dichiarato Scaglione – favorevolmente la scelta espressa nella relazione di considerare l’acqua come bene primario e di puntare sulla natura pubblica delle risorse idriche. Come pure credo di non dire una novità, qualcuno lo ha anche già ribadito, c’è una sorta di insensibilità verso il ruolo dei due capoluoghi di provincia, verso il ruolo che si attribuisce alla città di Potenza, in particolare, e verso il ruolo che si attribuisce e si è attribuito alla città di Matera, ognuna con le sue peculiarità, ognuna con le sue emergenze, con le sue difficoltà e che non può essere oggetto soltanto di una occasione di sporadici finanziamenti, ma che devono essere invece sostanziati concretamente rispetto a politiche che negli interventi economici si possa pensare concretamente rispetto a quello che è il modo di intendere le città. Ora – ha concluso Scaglione - occorre procedere senza esitazione alla definizione dei profili politici, economici, sociali, e ambientali che sottendono ad un uso sostenibile della risorsa idrica su scala regionale e interregionale”.

Fonte: Basilicatanet - 09.06.2010

giovedì 20 maggio 2010

Scaglione sui Tirocini formativi

Il consigliere sottolinea che "secondo il neo assessore alla Formazione per fare bene si deve per forza cancellare tutto e ripartire da zero. Di una via di mezzo neanche a parlarne. E intanto, i giovani sono presi in giro ancora una volta"

(ACR) - “Vi è davvero tanta confusione – dice Scaglione - sui 1000 Tirocini Formativi, spina nel fianco alla fine della passata consiliatura, questione diventata tale già all’indomani dalla sua pubblicazione avvenuta nel marzo scorso. Partendo dal presupposto che il bando perseguiva il solo fine utile dell’azione formativa in merito ai profili professionali richiesti dalle P.A. da subito è stato interpretato a più voci e finanche strumentalizzato, perchè mai aveva preannunciato l’occupazione a tempo determinato degli aventi diritto tanto da rendere le critiche montate in tempi elettorali infondate così come tutt’ora. La verità – secondo il consigliere dei Popolari uniti - è che la struttura del bando sin dalla prima lettura aveva suscitato grandi perplessità prestandosi a libere interpretazioni e scuole di pensiero, un’ analisi che a tutt’oggi si conclude con l’univoca deduzione, da parte degli stagisti e mi riferisco ai giovani diplomati e laureati, del mancato rispetto dei meriti legati alla votazione riportata dal proprio titolo di studio, all’età anagrafica, alle equipollenze nonché alla distinzione tra lauree quinquennali e triennali ed alle specialistiche”.

“Questi elementi – a parere di Scaglione - hanno contribuito ad imporre un’attenta analisi critica della forma data al bando destinato direttamente ai giovani disoccupati, omettendo di affiancare l’analisi che si deve fare anche sull’opportunità data a suo tempo alle P.A. di Basilicata che da anni non sono in grado di implementare il proprio organico, molte volte mancante di specifiche professionalità maturate in percorsi universitari di indirizzo innovativo. La vera criticità, semmai, sta nell’aver sottratto l’opportunità agli Enti di Formazione che avrebbero dovuto trasferire le competenze per la formazione dei giovani, incrociando offerta e domanda con la qualificata presenza di docenti e tutor. Per quanto ora resti l’amaro in bocca per la contemporaneità delle occasioni perdute dai giovani, dalle Pubbliche amministrazioni e dagli Enti di formazione, l’interrogativo che ora si pone è di carattere economico, pregresso e futuro: in passato quante ore sono state destinate dal Dipartimento e da tutto lo staff tecnico per costruire un bando pubblico lacunoso alla nascita e dove e come verranno dirottati o se addirittura rimarranno inutilizzati i finanziamenti destinati ai 1000 Tirocini Formativi?. La politica nuova che avanza – conclude Scaglione - comincia male e non avevamo dubbi”.

Fonte: Basilicatanet

venerdì 23 aprile 2010

Scaglione su nuova Giunta regionale

“La rappresentazione fatta dal presidente De Filippo – dice Scaglione - nel corso della conferenza stampa di questa mattina, non ci convince. La dinamica che sottende ad una dimostrazione di forza e di autonomia, più volte evocata, non trova conferma negli atti e nei fatti. La scelta a metà tra tecnicismo e capacità politica dei componenti la Giunta regionale è offensiva dell’intelligenza dei lucani che lo hanno votato e ci hanno votato e non può una dichiarazione di intenti dimostrare il contrario. La stessa ricostruzione degli avvenimenti accaduti nelle ultime 48 ore insieme al cambio in corsa di un assessore che riportasse in quota maggioranza un altro partito della coalizione di centro-sinistra, sembra un imbarazzante tentativo di colmare il vuoto di dialogo che ha segnato profondamente i rapporti politici dopo il successo elettorale del 28 e 29 Marzo. Si badi bene, non si discute, se non nei fatti e negli atti che in Consiglio dovranno trovare corretta disamina amministrativa, l’azione o le prospettive dei nuovi assessori regionali, si mette invece in evidenza il senso di scelte barattate come coinvolgimento di esponenti della società civile; soggetti che in più occasioni hanno minacciato di scendere in campo in politica, avviato contatti e costruito anche progetti alternativi a quelli del centro-sinistra (e non è solo un caso quello che si cita) ed a cui sembra evidente che si paghi il prezzo di tale nuova condivisione fulminati sulla via di Damasco”.

“E’ un bene però – aggiunge Scaglione - che la società civile si sporchi le mani, scendendo nell’agone politico finendo di pontificare o immaginare una nuova prospettiva sociale dove la politica viene emarginata perché una nuova politica s’avanza al sol scopo di mostrare un volto alternativo a tutti i costi. E in questa direzione ci aspettiamo azioni ed innovazioni che riportino l’agenda della politica che rappresenta la società lucana a ripercorrere le tappe non di un movimentismo sfrenato, ma di una condivisione di scelte. Quelle scelte che De Filippo ha propugnato negli anni scorsi e che proprio taluni protagonisti del nuovo corso (pensiamo anche anche al ruolo di forze politiche e non solo di organizzazioni di categoria) hanno ostacolato e osteggiato a differenza di chi come noi ne ha saputo cogliere il senso. Cos’è questo? Il prezzo da pagare? Oppure la sconfessione del principio che la coerenza conta più del trasformismo? Questa è la cosiddetta società civile verso cui la politica della ‘trimurti’ – conclude Scaglione - ha voluto condurre il presidente De Filippo, facendo prevalere solo la logica della ‘distruzione’ e non quella della ‘creazione’ e della ‘conservazione’?”.

Fonte: Basilicatanet - 23.04.2010

martedì 23 marzo 2010

Al giro di boa

Sono gli ultimi giorni di campagna elettorale, siamo al giro di boa. Ho incontrato centinaia, forse migliaia, cittadine lucane e cittadini lucani in questi giorni. Ho cercato di interpretare i loro bisogni, di decriptare il loro sguardo, di ascoltare i loro lamenti, di catalizzare le loro speranze. Rappresentarli in questi anni è stato difficile, ma bello ed emozionante. Riconfermarmi sarebbe un sogno. Un sogno costruito con coerenza istituzionale, intellettuale, culturale e morale. La vita, soprattutto la vita politica del nostro tempo, ci pone costantemente di fronte a bivi, scelte, riflessioni. Nella mia carriera politica ho sempre stabilito delle priorità, cercando di fornire risposte dettate dal cuore, dalla mente e dalla mia incrollabile sete di coerenza. Qualità rara ed in via di estinzione, la coerenza. Eppure io ne ho fatto il mio cavallo di battaglia, il mio imperativo categorico che mi ha consentito di stare nelle coalizioni e nelle istituzioni con grande senso di responsabilità e, ciò che più conta, con lealtà. Tutto ciò nella ferma convinzione che questa stagione politica, soprattutto quella lucana, non ha bisogno di avventurieri, trapezisti virtuosi o epici eroi, ma, semplicemente, di uomini veri e coerenti.

giovedì 11 marzo 2010

Su "caso Agile" e lavoratori del 118: emergenza lavoro precario in Basilicata

“La vera emergenza lavoro in Basilicata, rischia di diventare quella del precariato”.
Lo ha sostenuto il Capolista dei Popolari uniti, candidato alla Regione, Luigi Scaglione dopo aver ascoltato i lavoratori precari lucani ed i loro problemi.
“Intanto s’impone sulla questione Agile una netta e decisa presa di posizione del candidato Presidente De Filippo e degli uffici regionali, per evitare di far diventare ridicola la situazione registratasi nel passaggio tra la vecchia e la nuova ditta. Andando per un attimo oltre il conflitto oggi in essere davanti al Tar di Basilicata, è angosciante il solo fatto che i lavoratori non hanno percepito alcune mensilità dalla vecchia ditta e vedono il loro futuro offuscato da forzature burocratiche che non lasciano trasparire nulla di buono. Da qui lo sforzo reale - ha sottolineato Scaglione – che bisogna fare per tutelare i diritti dei lavoratori senza vie intermedie o soluzioni parziali giustificate da tempi diversi di entrata in funzione dei nuovi servizi, salvaguardando altresì il presidio lavorativo di Potenza e immaginando un incremento che garantisca qualità e tutela delle esigenze dei lucani, anche attraverso il reinserimento dell’ex personale Eds rimasto fuori dal precedente utilizzo.
Lo stesso dicasi per il caso dei 12 autisti in servizio presso le unità DIRES (118 ndr) di Corleto, Sant’Arcangelo, Calvello, Moliterno e Pescopagano, che assunti nel 2007 hanno ricevuto, sino ad oggi, un trattamento diverso rispetto ai 40 dell’ex Basilicata Soccorso che dopo i 36 mesi di lavoro continuativo sono stati stabilizzati dalla ex Asl nr. 2. Ora – ha proseguito Scaglione – i 12 autisti, che hanno raggiunto un livello altissimo di professionalità in relazione ai corsi di perfezionamento, rischiano di vedere vanificato il lavoro fatto costringendo il servizio ad un passo indietro, condividendo le osservazioni sindacali sulla richiesta fatta alla Regione ed all’Asp di intervenire e predisporre fin da subito gli atti che riguardano la continuità del servizio, non disdegnando la idea originaria di un ampliamento delle postazioni che sappiamo essere l’obiettivo del Dipartimento Sanità di Basilicata in risposta ai bisogni dei lucani che hanno apprezzato il servizio 118. Alternative non esistono e non possono esistere.”

mercoledì 10 marzo 2010

Diario di bordo

Mi sono tuffato in questa rinnovata, ma nuova avventura. Gli appuntamenti si infittiscono, gli impegni si susseguono, i tempi stringono. Un immancabile ed incrollabile entusiasmo, però, anima le mie giornate ventilate da speranza, emozioni contrastanti, idee e pensieri mai sopiti. Attraversare, seppur in macchina, la Basilicata, questa amata mia terra, è motivo di riflessione e momento di profonda commozione. Quanta storia, quanta natura, quanta cultura, quanta tradizione, quanta bellezza paesaggistica e “spirituale” permea la nostra terra. Dobbiamo essere orgogliosi e fieri di ciò che siamo e dobbiamo dignitosamente credere in ciò che saremo ed in ciò che vorremmo essere. Ci sono attimi nella vita di ognuno di noi in cui il richiamo della resa è più forte. Il sogno, l’ambizione, la speranza, lasciano il posto all’indignazione, alla silente introspezione, alla paura della solitudine, alla solitudine della paura. La paura di non essere ascoltati, capiti, seguiti. Ma la paura può e deve lasciare spazio alla fiducia, alla speranza, all’impegno. Un impegno fatto di volontà e di amore. Amore per la nostra terra, per la nostra gente, per la nostra storia. Perché l’amore non è vezzo da ostentare e un vessillo da sventolare nè uno slogan da esibire ma è sacrificio, servizio, condivisione, comprensione, ascolto. Il mio desiderio è proprio quello di continuare ad ascoltare la mia terra e di continuare a parlare con essa. Il mio viaggio continua.

giovedì 11 febbraio 2010

Approvazione Piear


E’ stato approvato, con venti voti favorevoli, dal Consiglio regionale di Basilicata, il “Piano di Indirizzo Energetico Ambientale Regionale” (Piear). Il Piano si presta a garantire una gestione sostenibile delle risorse energetiche, attraverso la razionalizzazione dell’intero comparto ed una politica programmatica che miri ad incentivare la riduzione dei consumi e favorisca le produzioni di energia da fonti rinnovabili. Il Piano prevede, entro il 2020, l’installazione complessiva di una potenza pari a circa 1500 MW, ripartita fra le diverse fonti energetiche (60 per cento eolico, 20 per cento solare termodinamico e fotovoltaico, 15 per cento biomasse, 5 per cento idroelettrico) con una produzione di energia elettrica corrispondente ad oltre 2000 GWH, che consentirà di raggiungere una sicura autosufficienza rispetto ai consumi regionali. Prevista, inoltre, la creazione di un “distretto energetico” in Val d’Agri, finalizzato principalmente all’insediamento di imprese innovative specializzate nella produzione di componenti di impianti e materiali del settore energetico, nonché di enti e soggetti capaci di svolgere ricerca ed alta formazione. Il Piear stabilisce anche il regime delle autorizzazioni, la cui procedura varia a seconda della potenza e della tipologia degli impianti. Il Piano stabilisce, altresì, che in Basilicata non si possono costruire impianti nucleari né depositi di scorie radioattive. Un passo importante per la Basilicata come spiega Luigi Scaglione, Capogruppo dei “Popolari Uniti in seno al Consiglio regionale: “La politica energetica regionale assume la scelta dell’ecoefficenza come strategia coerente con il sostegno e lo sviluppo della competitività dell’economia lucana fondata su un grande sforzo di investimento nell’innovazione tecnologica e nella ricerca. La scelta è quella di orientare il sistema energetico regionale alla riduzione della quantità di energia necessaria per continuare a garantire un futuro di benessere economico sociale e ambientale della Basilicata. Viene assunto l’obiettivo – prosegue il Consigliere Scaglione - di orientare il sistema energetico lucano verso l’autosufficienza sviluppando l’uso delle risorse energetiche locali rinnovabili e riducendo il grado di dipendenza dalle importazioni di fonti energetiche non rinnovabili. Il nuovo “Piano di Indirizzo Energetico” introduce compiutamente obiettivi di risparmio e miglioramento dell’efficienza introducendo esplicitamente una politica della domanda e superando l’impostazione in base alla quale gli scenari di evoluzione dei consumi energetici sono stati assunti fino a oggi come variabile indipendente. Abbiamo ribadito, poi, con forza e fermezza, che il “nucleare” non rientra nelle ipotesi di sviluppo energetico regionale e che sul territorio lucano non sarà realizzato nessuno deposito di scorie che accolga rifiuti nucleari provenienti da alcun parte d’Italia e del Mondo”.

Sulla privatizzazione del servizio idrico


Fino al 10 settembre 2009 la gestione del servizio idrico integrato in Italia era normata dal famigerato art. 23bis della Legge 133/2008 che prevedeva, in via ordinaria, il conferimento della gestione dei servizi pubblici locali a imprenditori o società mediante il ricorso a gara, facendo largo forzatamente all’ingresso di privati. Il 10 Settembre 2009 il Consiglio dei Ministri ha approvato un decreto legge e il 19 Novembre la Camera dei Deputati lo ha convertito in Legge, il cui l’art. 15 - che ha modificato l’art. 23bis - muove passi ancor più decisi verso la privatizzazione dei servizi idrici e degli altri servizi pubblici, prevedendo: l’affidamento della gestione dei servizi pubblici a rilevanza economica a favore di imprenditori o di società in qualunque forma costituite individuati mediante procedure competitive ad evidenza pubblica o, in alternativa a società a partecipazione mista pubblica e privata con capitale privato non inferiore al 40%; la cessazione degli affidamenti “in house” a società totalmente pubblica, controllate dai comuni (in essere alla data del 22 agosto 2008) alla data del 31 dicembre 2011 o la cessione del 40% del pacchetto azionario. Quale il pensiero i merito dei “Popolari Uniti”? “Un brutto colpo– spiega il Capogruppo dei “Popolari Uniti” in seno al Consiglio regionale Luigi Scaglione – approvato dal Consiglio dei Ministri sulla privatizzazione dei servizi pubblici locali. Il Consiglio dei Ministri ha di fatto mandato in pensione cento anni di storia. L’acqua è in procinto di diventare l’oro del futuro e c’è chi pensa di guadagnarci sopra. Da qui la fretta di alcune grandi multinazionali per accaparrarsi i diritti di erogazione. Sarà proprio l’enormità dei costi, infatti, a falsare le gare. Senza certezza sul futuro – prosegue Scaglione – del servizio e con simili costi fissi, nessuna banca al mondo finanzierà le piccole imprese e così finiranno per vincere le grandi aziende quotate, capaci di autofinanziarsi e di imporsi semplicemente con la forza del nome.” Poi Scaglione passa ad un’acuta valutazione politica: “In realtà – sostiene il Capogruppo dei “Popolari Uniti” Scaglione – il provvedimento è frutto di una faticosa mediazione tutta interna alla maggioranza, in cui la Lega, come al solito, ha fatto la parte del leone. Il Carroccio, infatti, ha ottenuto che fossero esclusi i settori più “ricchi” dell’affare servizi: elettricità e gas. Troppo importanti le multi utility del nord. Purtroppo ci tocca constatare che il servizio idrico, in nome della sua essenzialità, sta diventando e diventerà, per colpa di scelte scellerate, la frontiera più estrema della speculazione finanziaria”. Ma esiste un modo per tentare di sfuggire a quest’ondata di privatizzazioni selvagge? La risposta affidata allo stesso Consigliere dei “Popolari Uniti” Luigi Scaglione che afferma:”Alcuni Comuni stanno già cambiando il loro Statuto in questa direzione: se l’acqua viene considerata “bene privo di rilevanza economica”, la gestione esce dall’ambito della normativa governativa ed il bene viene considerata per la sua rilevanza ambientale, sociale e culturale”.

Scaglione su ipotetici nuovi fondi per la ricostruzione post-sisma 1980


Domenica 23 novembre 1980, ore 19.34: la terra trema. Una data indelebile che porta con sé ricordi, nitidi per alcuni, soffusi per altri, testimonianze, racconti, resoconti, inquietudine, turbamento, speranze attese e disattese. Un recente studio ci dice che in Italia dal 1905 ad oggi , esattamente dal terremoto di Nicastro, l’attuale Lamezia Terme, si sono avuti ben 38 terremoti e tutti superiori a magnitudo 4.3 della scala Richter . Le vittime sono state 170.460 e i danni economici dal solo 1968 ad oggi sono calcolabili in 50 miliardi di euro con un’incidenza annuale di 1 miliardo e 250 milioni di euro. Ventinove lunghi anni sono passati dal tragico sisma che colpì la Basilicata e l’Irpina: che Basilicata eravamo e che Basilicata siamo? Perché si parla ancora di ricostruzione in Basilicata? Prova a spiegarlo il Capogruppo dei “Popolari Uniti” in seno al Consiglio regionale, Luigi Scaglione. “L’evento calamitoso del 1980 – ricorda il Consigliere dei “Popolari Uniti” - scosse profondamente le coscienze, disarticolando modelli di vita abitudinaria ed incidendo sul già debole tessuto economico del popolo lucano. Le popolazioni, con alto senso di dignità, seppero soffrire ed adattarsi invocando la solidarietà statuale, che doveva essere la giusta molla propulsiva per l’intervento di una democrazia degna di un Paese civile. Scaturì una legislazione d’emergenza che fu il punto di riferimento per l’attuazione dei primi interventi, certamente non esaustivi a risollevare le popolazioni lucane dallo stato di disagio e di sofferenza imperante. Successivamente il Parlamento, articolando opportune proposte legislative, addivenne all’approvazione della Legge Quadro 219/81. Essa permise di articolare occasioni di ricostruzione, di rinascita, di crescita socio-economico-civile”. Poi il nulla, l’interruzione dell’erogazione dei fondi, il disimpegno statale paventato dagli Esecutivi recenti, giustificato forse con il parziale uso scorretto dei fondi della 219/81, peraltro non certo imputabile alla Basilicata. Ora, la notizia di ipotetici nuovi fondi per la ricostruzione che il Capogruppo dei “Popolari Uniti”, Luigi Scaglione, commenta così: “L’annuncio di ipotetici nuovi fondi per la ricostruzione in Basilicata, da inserire nel prossimo Dapef, rilancia il tema di difficoltà serie che i Comuni stanno affrontando in queste settimane per la chiusura della contabilità finale prevista dalla Legge 219 e dalla 32 e dalla legge regionale nunero 18 del 22.10.2007. In tale norma si chiede per la liquidazione del saldo finale (Art.15) di reperire le fatture risalenti agli anni precedenti. In una situazione così complessa – si chiede Scaglione – non è il caso di inviare agli uffici tecnici comunali, una circolare esplicativa che stabilisca un comune atto di indirizzo, convenendo così su un metodo per chi non è in condizione di presentare le fatture richieste?”. “ Il Caso – continua il Consigliere Scaglione - si presta a mille interpretazioni senza dimenticare che si chiede, oggi per allora, dichiarazioni riferite a lavori svolti negli anni passati. Anche di dieci o quindici anni fa. Un lasso di tempo decisamente un pò troppo lungo”. “Da qui – conclude Scaglione – l’invito a prendere atto della situazione, lavorando su un testo condiviso e indirizzando in sede di ridefinizione del provvedimento evocato i nuovi fondi per la ricostruzione, nonché correggendo procedure così farraginose e difficili da completare”.

Incontro su agevolazioni tributarie alle Associazioni non Commerciali


Si è parlato di agevolazioni fiscali e tributaria a favore delle Associazioni sportive, e degli Enti associativi di natura non commerciale in genere, di Basilicata in un incontro divulgativo tenutosi presso la “Sala A” del Consiglio Regionale. Il dibattito, svoltosi su iniziativa del Gruppo consiliare dei “Popolari Uniti”, ha visto la partecipazione di Luigi Scaglione, Presidente del Gruppo consiliare dei “Popolari Uniti” e componente della IV Commissione regionale, Francesco Di Biase, Vicepresidente dell’Agenzia delle Entrate di Basilicata, Michele Gioioso, sempre dell’Agenzia delle Entrate di Basilicata, e Sandrino Caffaro, Presidente regionale del Centro Sportivo Educativo Nazionale. Un incontro di natura tecnica e di supporto tecnico dove i presenti hanno potuto conoscere i requisiti soggettivi per fruire del regime agevolato applicato alle Associazioni assoggettate alla disciplina generale degli Enti non commerciali. L’articolo 30, comma 1, del Decreto Legge 29 Novembre 2008, numero 185, convertito, con modificazioni, dalla Legge 28 Gennaio 2009, numero 2, infatti, prevede che i corrispettivi, le quote ed i contributi di cui all’articolo 148 del Testo Unico delle Imposte sui Redditi (Tuir), non sono imponibili a condizione che gli Enti associativi siano in possesso dei requisiti qualificanti previsti dalla normativa tributaria e che trasmettano, per via telematica ed entro il 15 Dicembre, all’Agenzia delle Entrate il “Modello per la comunicazione dei dati rilevanti ai fini fiscali da parte degli Enti associativi”. Intento dell’Agenzia delle Entrate quello di reprimere forme di violazioni e di abusi, valorizzare e “premiare” le Associazioni che genuinamente operano in Basilicata in nome della promozione sociale, del progresso civile e per cui la non commercialità rappresenta un criterio oggettivo, effettivo e non aleatorio. A fare gli onori di casa il Capogruppo dei “Popolari Uniti” in seno al Consiglio regionale, Luigi Scaglione, che ha ribadito come “meritorio sia stato l’impegno e gli sforzi profusi dal Consiglio regionale di Basilicata in termini di individuazione di politiche rivolte al sostegno, alla promozione ed allo sviluppo dell’associazionismo”. “L’erogazione di fondi da parte della Regione Basilicata – ha sostenuto Scaglione -, reperiti dai proventi derivanti dall’attività estrattiva in Basilicata, ha rappresentato e rappresenta non solo un mero esercizio di sostegno o di sostentamento economico ma un incentivo alla formazione di una coscienza associativa. Il Consiglio regionale di Basilicata, infatti, ha inteso in tal modo valorizzare il ruolo associativo, partecipativo, solidaristico della comunità lucana”.

Sull'esigenza di una nuova offerta politica


“Il chimico francese – afferma il Capogruppo dei “Popolari Uniti” alla Regione - del XVIII secolo, “Antoine Lavoisier”, sosteneva che “in natura nulla si crea e nulla si distrugge ma tutto si trasforma”. Così credo accada in politica. Ciò che recepiamo o percepiamo come “nuovo” null’altro è che la proiezione fisiologica di idee, proposte, idealità, pensieri”. “Generare una nuova offerta politica – continua il Capogruppo Scaglione -, per il tramite dell’individuazione di un nuovo soggetto politico, è un desiderio legittimo in un Paese in cui la contesa politica e le aspirazioni di alternanza vengono mortificate dalla precarietà di un sistema elettorale che, di sicuro, non ci qualifica come democrazia moderna e che consente a bizzose, viziate e viziose fazioni di tenere in ostaggio una maggioranza. I cittadini, peraltro, non credono alla partecipazione in una democrazia che, archiviati i giorni nefasti della Prima Repubblica, non ha saputo innalzarsi ai livelli di un illuminato post-modernismo, cedendo, di fatto, alle lusinghe di un passato aberrato ma mai archiviato. Siamo l’Italia dell’Euro, del Trattato di Roma, del Trattato di Maastricht, del terzo millennio, dell’economia globale, del welfare, del mercato del lavoro flessibile, ma siamo anche, purtroppo, l’Italia disaffezionata, smarrita, dalla cultura politica insipida e melensa, dell’abitudinario e sistematico turbinio “gossip paro”, della classe dirigente scollata dal paese reale, della minaccia costante alla sacralità dello Stato di diritto, dell’abuso scurrile dell’immagine, del disuso diseducativo del valore, dove i prodromi di una società opulenta ci preannunciano un futuro infetto e contagioso”. “Sono lontani i tempi – afferma lucidamente Scaglione - in cui ogni individuo, seppur velatamente etero diretto, godeva di coscienza sociale e passione civile. Oggi è un nuovo tempo, dove partiti ed istituzioni sempre meno riescono a farsi portatori di esigenze collettive e di parte, dove le istanze della società civile sono asservite al sordomutismo di uno quadro partitico imbarbarito dal personalismo ed imbavagliato dal protagonismo. Che il Parlamento ritorni a rappresentare la società tutta e non le pulsioni elitarie di essa. Per il bene di una nuova democrazia, allora, è necessario che una nuova offerta politica si ponga in antitesi ed in posizione di forte rottura con gli schemi attuali, dotandosi di una decisa forza riformista e riformatrice, fedele alla tradizione moderata e popolare e che non ceda alle comode lusinghe della modernità.”

lunedì 8 febbraio 2010

Scaglione su mobilità sostenibile e trasporti

In questi ultimi quindici anni abbiamo assistito a profondi cambiamenti delle nostre società, delle nostre economie e delle nostre culture. In questo contesto di sfide locali e globali e dello sviluppo senza precedenti dell’urbanizzazione bisogna che Enti locali e territoriali individuino nuove strategie per la formazione di una nuova cultura di vita urbana. A tal proposito, come afferma il Presidente del gruppo “Popolari Uniti” in seno al Consiglio regionale e Segretario Cittadino del Partito centrista, Luigi Scaglione, “l’aspetto dei trasporti diventa preminente ed i suoi elementi caratterizzanti e basilari, quali efficienza, sicurezza, sostenibilità, diventano fondamentali. Sono questi, infatti, i requisiti che consentono di migliorare la qualità della vita dei cittadini in riferimento ad una delle funzioni fondamentali, quella del muoversi dai luoghi di residenza a quelli di lavoro, di servizio, di studio, di svago e così via. E sono sempre questi – prosegue Scaglione - i requisiti essenziali affinché le imprese possano assicurare la circolazione delle merci in condizioni di economicità di gestione, di sicurezza del lavoro e di rispetto dell’ambiente. Infatti è la mobilità, intesa come esigenza di muoversi nello spazio delle persone e delle cose, la categoria che determina da parte di cittadini e imprese la domanda di servizi di trasporto che chiede di essere soddisfatta. Ed è la mobilità, intesa come capacità di muoversi nello spazio delle persone e delle cose la categoria sulla quale va costruita da parte dei diversi operatori l’offerta di servizi in grado di soddisfarla.” Ma come deve collegarsi una tale pianificazione con le suscettività paesaggistiche e territoriali, preservando la qualità ambientale? In merito a tale interrogativo il Presidente dei “Popolari Uniti” ha le idee molto chiare. “Il secondo riferimento essenziale – spiega Scaglione - per una corretta pianificazione della mobilità e dei trasporti è costituito dalla stretta connessione che questa deve mantenere con la politica del territorio nelle sue diverse componenti: insediativa, ambientale, paesaggistica. La storia delle trasformazioni del territorio in Italia mostra, spesso, con evidente crudezza, i segni dell’assenza di una visione di alto profilo e di lungo periodo circa le modalità con cui quelle trasformazioni sarebbero dovute avvenire. Ne sono testimonianze le profonde lacerazioni prodotte nell’ambiente naturale; il diffuso degrado del patrimonio insediativo storico; l’urbanizzazione incontrollata delle grandi aree urbane; gli sfregi prodotti dall’abusivismo di ogni tipo; l’abbandono dei centri minori; la congestione della circolazione all’interno dei centri urbani; il progressivo ingolfamento delle arterie di grande comunicazione. All’interno di questo quadro generale credo che gli Enti locali e territoriali debbano chiedersi se sia possibile e in che modo interrompere questo circuito perverso trascinatosi fino ai nostri giorni, per innescare un processo virtuoso teso alla riqualificazione degli insediamenti, alla tutela degli ambienti naturali, all’efficienza delle reti di collegamento, alla qualità dei servizi alla popolazione e alle imprese”. “La Città di Potenza, – ricorda il segretario Cittadino dei “Popolari Uniti” Scaglione – nello specifico ha adottato un Piano Urbano della Mobilità con l’obiettivo di introdurre forme di perequazione nell’accessibilità urbana e “internalizzare” i costi esterni del trasporto (incidentalità, inquinamento, congestione, degrado accelerato delle infrastrutture e, più in generale dello spazio urbano) premiando comportamenti virtuosi, senza ledere la libertà e il diritto alla mobilità dei cittadini. Il PUM propone uno scenario di riassetto strategico della mobilità urbana della città di Potenza che tenga conto della dimensione metropolitana del capoluogo regionale (PUM di area vasta) che sempre più si propone nella veste di polo di commutazione per l’accesso al territorio. Si tratta di un Piano che si propone come strumento di servizio reso alla collettività nel rispetto di una mobilità sostenibile”.

Lo Sport rincorre il benessere vero

Lo sport rincorre il benessere vero. Si parlerà di sport e salute a Laurenzana, domenica 22 novembre, in un dibattito che vedrà la partecipazione tra gli altri del Presidente del Gruppo Misto “Popolari Uniti” in seno al Consiglio Regionale, Luigi Scaglione, e dell’Assessore Regionale alla Salute, Antonio Potenza. “Mens sana in corpore sano” asseriva Giovenale. Proposito del poeta era quello di spiegare come e quanto l’uomo dovrebbe aspirare soltanto a due beni precipui: la sanità dell’anima, e quindi della mente, e la salute del corpo. E’ fondamentale capire, oggi che paradossalmente imperano i malanni da società indolente del benessere, quanto lo sport e le pratiche sportive siano in grado di migliorare la nostra salute ed il nostro equilibrio psico-fisico. E’generalmente riconosciuto che lo sport, oltre all’ aspetto ludico- ricreativo, al coinvolgimento emotivo ed all’integrazione-aggregazione sociale, ricopre notevoli compiti di protezione e produce fondamentali vantaggi salutistici. “La Regione Basilicata – sostiene il Consigliere dei “Popolari Uniti” Scaglione -, riconoscendo la valenza sociale delle attività sportive, ha sempre cercato di promuovere lo sviluppo e la pratica dello sport a vari livelli, manifestando la propria volontà di favorire la pratica delle attività motorie sportivo-ricreative sotto il profilo della funzione sociale, della educazione e della formazione della persona, della prevenzione di malattie e disturbi fisici e della tutela della salute dei cittadini, dello sviluppo delle relazioni sociali, del miglioramento degli stili di vita e del conseguente impulso all'economia”. Lo sport, dunque, momento di condivisione comunitaria, di presa di coscienza di sé e dell’altro ma anche motivo di miglioramento delle nostra aspettative di vita. Un’indagine di non molto tempo fa di Ageing Society, un Osservatorio interdisciplinare che studia i mutamenti della società, infatti, ha evidenziato come il 70,4% delle persone componenti un campione intervistato sia propenso a pensare che mangiando poco e facendo attività fisica e mentale si possa continuare ad avere una qualità di vita soddisfacente nonostante l'avanzare dell'età.

Mobilità e qualità della vita

Molti gli spunti di riflessione raccolti a margine dell’assemblea pubblica che ha visto il Comitato Cittadino di dei “Popolari Uniti” dibattere sul tema della necessità di individuare una strategia di rilancio e di ottimizzazione della mobilità viaria e di trasporto, urbana ed interurbana. Tutti concordi nel ritenere che la mobilità di trasporto nelle città oltre ad essere un’esigenza dettata da diverse motivazioni (lavoro, scuola, attività ricreative) può diventare un elemento di miglioramento della qualità della vita, se supportata da infrastrutture funzionali, da una gestione oculata delle diverse categorie veicolari e con un occhio attento alle prestazioni in termini di funzionalità e di sicurezza offerte a tutti gli utenti. Il Segretario Cittadino dei “Popolari Uniti”, Luigi Scaglione, osserva che: “Le grandi città europee da tempo hanno acquisito una fisionomia in cui le diverse infrastrutture viarie (stradali, ferroviarie, aeroportuali e intermodali) sono integrate tra loro e con il territorio. In Italia, e soprattutto nel Mezzogiorno, si è ancora lontani dagli esempi delle grandi metropoli europee. Tuttavia qualcosa si sta muovendo e gli indirizzi programmatici a vario livello (regionale, provinciale, comunale) si stanno orientando verso indirizzi sempre più coerenti con una mobilità trasportistica sempre più legata alle esigenze di vivibilità della collettività intera. Anche la nostra città sta cercando di adeguarsi a queste esigenze e, se le opere programmate venissero realizzate in toto, con solerzia e celerità, il volto di Potenza potrebbe assumere, in tempi non lontani, i connotati di un territorio più a misura dei cittadini e con condizioni di fruibilità delle infrastrutture nettamente migliori di quelle attuali, alle quali si unirebbero maggiori servizi pubblici e una migliore qualità dell’ambiente nel senso più ampio del termine.” Tutto ciò inevitabilmente si inserisce in un quadro più generale che deve rispondere all’esigenza di miglioramento delle condizione di vita dei cittadini ed alla maggiore fruibilità di infrastrutture, spazi e servizi. “Tutto ciò – spiega Scaglione – nella convinzione che il territorio deve andare incontro ai bisogni dei cittadini, dell’individuo ed ai mutamenti degli stessi e non viceversa. L’impegno dei “Popolari Uniti” va nella direzione di una politica di servizio resa al cittadino in nome dell’intangibilità della costruzione credibile di risposte ai bisogni pressanti della comunità e della individuazione di quelle politiche di sostegno e di sostenibilità che possano migliorare la qualità della vita dei cittadini”.