martedì 28 dicembre 2010

Finanziaria, Scaglione (Pu): svolta per i due centri urbani

Il consigliere, nel manifestare soddisfazione per l’approvazione di due proposte dei Popolari Uniti, insiste sulla necessità di favorire l’istituzione di servizi navetta da e verso l’aeroporto di Pontecagnano, e le stazioni di Salerno e Napoli

“La Finanziaria regionale approvata alla vigilia di Natale, di fatto segna una svolta nelle politiche di sviluppo per la città di Potenza”. Lo afferma il consigliere regionale del gruppo consiliare Popolari Uniti, Luigi Scaglione.
“Il riconoscimento al territorio del capoluogo di regione, alla pari di quello per la città di Matera di ‘Area Programma’, costituisce la prima forte attenzione istituzionale, sebbene in più occasioni si sia chiesto attenzioni economiche per i servizi erogati dalla città al suo territorio. Nella foga iconoclastica di distruzione del Governo del territorio, affidato ai protagonisti locali con la soppressione delle mai nate Comunità Locali e l’abrogazione delle Comunità Montane, uno spiraglio di luce, sta proprio nell’aver raccolto la richiesta di un forte segnale di discontinuità e di attenzioni vere per chi eroga servizi non solo ai suoi abitanti, ma a tutto l’hinterland provinciale. Solo un primo segno forte che immaginiamo apre uno squarcio nelle azioni da mettere in rete per i centri urbani”.

“Eguale soddisfazioni, mi sento di esprimere – sottolinea Scaglione - per l’approvazione, a maggioranza, astenuto il Pdl, di un ordine del giorno da me proposto, con il quale si impegna la Giunta regionale a presentare, entro e non oltre 60 giorni, un piano di interventi straordinari che attraverso la rimodulazione delle risorse finanziarie regionali e di concerto con gli altri Enti territoriali guardi alla emergenza infrastrutture come ad una occasione di nuovo sviluppo e nuova occupazione sul territorio e di concerto a favorire la istituzione di servizi navetta. In particolare, ci sentiamo impegnati a sostenere fortemente ogni iniziativa che si vorrà definire con apposite poste finanziarie per giungere al miglioramento della Potenza-Melfi, al superamento della strozzatura di Brienza e al completamento della strada di collegamento Basentana-Tolve indispensabile per raggiungere Bari e l’area adriatica. Sul fronte viario indispensabile resta il ruolo delle due Province, come fondamentale per l’innesto urbano del capoluogo di regione è la previsione di finanziamenti ad hoc per la tangenziale”.

“Mentre – conclude il consigliere - va forse cambiata la prospettiva di azioni e di dure rivendicazioni nei confronti di Trenitalia. Più che discutere del recupero dell’Eurostar, è giunta l’ora di favorire l’istituzione di servizi navetta bus da e verso l’aeroporto di Pontecagnano, e le stazioni dell’alta velocità di Salerno e Napoli, onde consentire di superare il vero gap di trasporti”.

Fonte: Basilicatanet - 27.12.2010

mercoledì 22 dicembre 2010

Scaglione: attenta la politica gestionale del S. Carlo

La dichiarazione del presidente del gruppo regionale dei Popolari Uniti

“La buona politica – dice Scaglione - è fatta anche di buoni manager ed il San Carlo, sottoposto ai più feroci attacchi in questi anni, ha mostrato il lato migliore con le sue professionalità rappresentate dal suo personale medico e paramedico, con i necessari risparmi e le più attente scelte gestionali. La gestione del San Carlo può sempre essere migliorata, ma i dati non possono essere messi in discussione. Il problema non sta, dunque, sul futuro di De Costanzo o di Pennacchia perché basta guardare sempre con ottimismo ad un sistema sanitario locale che si proietta nel futuro per capire che gli sforzi messi in atto sono il viatico da seguire”.


Fonte: Basilicatanet - 21.12.2010

lunedì 20 dicembre 2010

Scaglione su bando generazioni verso il lavoro

Il consigliere dei Popolari uniti ha presentato un ordine del giorno riguardante la concessione di aiuti all’occupazione ed alla formazione

“Considerato che – si legge nel documento - la data ultima per la presentazione delle relative domande del progetto Gel, che ricordiamo coincidevano con il mese di Agosto 2010, non ha permesso alle aziende interessate di poter procedere alla definizione dell’iter burocratico, stante il periodo estivo e la scarsa informazione, si invita la Giunta regionale a posporre il termine di validità delle istanze prodotte al 30 settembre 2010 in modo da poter convalidare tutte quelle assunzioni inerenti al bando che sono state fatte nel periodo su esposto e consentire di fatto l’ampliamento della platea di occupati, in un periodo così difficile, come questo, per la ricerca di occupazione al di fuori del sistema pubblico”.

Fonte: Basilicatanet - 20.12.2010

Odg Scaglione su infrastrutture in Finanziaria regionale

Presentato dal consigliere dei Popolari uniti un ordine del giorno che pone in rilievo come la vera emergenza, in Basilicata, è costituita dalla cronica carenza di infrastrutture e dei servizi collegati

“La vera emergenza, si chiama infrastrutture altro che immaginare di pensare a perdere tempo dietro ai processi di restyling o di riforma della governance. Strade, autostrade, reti ferroviarie, restano al palo nel novero delle idee da far diventare concreti interventi. Su questo – afferma Scaglione - il Governo regionale ha da affrontare forse la vera nuova sfida per determinare uno sviluppo consapevole del territorio ed una opportunità per le sue genti e le sue imprese. Nel giudicare positivamente alcuni pronunciamenti venuti in questa direzione, ci sentiamo impegnati a sostenere fortemente ogni iniziativa che si vorrà definire con apposite poste finanziarie per giungere al miglioramento della Potenza-Melfi, al superamento della strozzatura di Brienza ed al completamento della strada di collegamento Basentana-Tolve indispensabile per raggiungere Bari e l’area adriatica. Sul fronte viario indispensabile resta il ruolo delle due Province, come fondamentale per l’innesto urbano del capoluogo di regione è la previsione di finanziamenti ad hoc per la tangenziale. Mentre, va forse cambiata la prospettiva di azioni e di dure rivendicazioni nei confronti di Trenitalia. Più che discutere del recupero dell’Eurostar, è giunta l’ora di favorire la istituzione di servizi navetta bus da e verso l’aeroporto di Pontecagnano, e le stazioni dell’alta velocità di Salerno e Napoli, onde consentire di superare il vero gap di trasporti. Non è il numero di passeggeri che determina la esistenza di un servizio sociale e per questo tutte le amministrazioni locali devono alzare la voce contro chi punta a ridimensionare i collegamenti ferroviari con il sistema dell’alta velocità che già ci esclude, a limitare la evoluzione del trasporto verso Foggia, a condizionare il transito dei grandi treni eliminando le fermate nell’area tirrenica. E tutto questo non può non far comprendere che anche in termini di investimenti l’utilizzo di imprese e di manodopera locale il ritorno sarebbe assicurato così come garantito sarebbe il risultato di immaginare una regione più coesa perché più vicina”.

Per questi motivi, il consigliere Scaglione, con il documento, chiede alla Giunta regionale “di presentare entro e non oltre 60 giorni un piano di interventi straordinari che attraverso la rimodulazione delle risorse finanziarie regionali e di concerto con gli altri Enti territoriali guardi alla emergenza infrastrutture, come ad una occasione di nuovo sviluppo e nuova occupazione sul territorio e di concerto a favorire la istituzione di servizi navetta”.


Fonte: Basilicatanet - 20.12.2010

giovedì 9 dicembre 2010

Ruggiero-Scaglione: quanto vale la democrazia in Basilicata?

Intervento sulla soppressione delle Comunità Montane e delle Comunità Locali dei consiglieri regionali Vincenzo Ruggiero (Udc) e Luigi Scaglione (Pu)

“E’ bene promuovere un’operazione verità sui temi specifici circa l’imminente e paventata soppressione delle 14 Comunità Montane e delle nascenti Comunità Locali. Nonostante il clamore sollevato soprattutto negli ultimi tempi e che vorrebbe attestare definitivamente queste vivaci ed autentiche realtà nel limbo dei carrozzoni inutili e costosi, un’attenta analisi soprattutto dei costi ci induce a fare dei doverosi distinguo e di ordine morale e di ordine economico”. E’ quanto hanno dichiarato congiuntamente i consiglieri regionali, Vincenzo Ruggiero e Luigi Scaglione, “nella convinzione profonda che esse hanno svolto e continuano a svolgere un’importante ruolo di cerniera amministrativa ed istituzionale tra le piccole realtà comunali di propria competenza e gli enti apicali”.

“Se il disegno di legge della finanziaria della Regione Basilicata volesse sopprimerle - continuano i consiglieri - scrivendo la parola fine anche su un sistema radicato di far politica, è solo ed esclusivamente per un taglio delle spesa pubblica che non considera, però, una serie di altri aspetti che indurrebbero, invece, a sostituirle senza alcuna perplessità almeno con l’istituzione delle Comunità Locali e a rinunciare definitivamente alla loro scomparsa dalla scena degli enti locali. La prima eclatante considerazione è che le Comunità Montane nel loro bilancio impiegano 9 milioni di euro per pagare stipendi al personale dipendente e solo 2 milioni di euro per tutte le altre spese di funzionamento corrente. Atteso che l’articolo 20 del disegno di legge della finanziaria regionale ha già previsto che i dipendenti, in caso di soppressione, sarebbero comunque assorbiti da altre amministrazioni (i Comuni o le Province) con la relativa spesa a carico della Regione Basilicata, il ‘cosiddetto spreco’ ammonterebbe soltanto a 2 milioni di euro annui. Una spesa non solo irrisoria – sottolineano Ruggiero e Scaglione - ma a fronte della quale la Regione perderebbe altri fondi statali previsti dalla sentenza della Corte Costituzionale n. 326 del 2010 nettamente a favore delle CM: il finanziamento statale per i mutui, il ripristino integrale del fondo sviluppo investimenti - mutui (di circa 14,5 milioni di euro), il recupero dei fondi destinati all’associazionismo comunale (poco più di 4 milioni di euro), una parte relativa al recupero degli oneri contrattuali (1 milione di euro circa)”.

“Nel caso specifico della nostra Regione – affermano i due esponenti del Consiglio regionale – queste cifre non sono assolutamente irrilevanti ed è bene che l’opinione pubblica venga messa al corrente sulla reale operazione finanziaria del cosiddetto ‘risparmio’ e sulla specificità del ruolo anche sociale e politico di queste realtà istituzionali. Il totale dei mutui a carico dello Stato e destinato alle 14 Comunità Montane lucane e/o Comunità Locali, ammonta a circa 1 milione di euro per la Basilicata ed è una cifra alla quale non si può rinunciare, se si vuol parlare di sviluppo che, nello specifico, programma e pianifica dal basso e sui reali bisogni dei suoi amministrati. Ancora. Una popolazione che si sente lontana dalle grandi amministrazioni, e non solo territorialmente, non può rischiare di vivere un’ennesima beffa che un’attenta nota dell’Uncem ha già fatto emergere definendo le previsioni normative di soppressione ‘del tutto prive di significato strategico’. Il futuro di tante persone e di tante famiglie (quelle dei dipendenti delle CM) è purtroppo a rischio nell’ipotesi dell’imminente riordino che prevede il subentro del personale nei ruoli comunali e provinciali perché la Regione non ha proceduto, come avrebbe invece dovuto, alla preventiva consultazione dei livelli di governo interessati e non ha considerato che il passaggio tout court ad altri enti locali del personale delle Comunità montane creerà sicuramente notevoli problemi circa il rispetto dei limiti imposti dal Patto di Stabilità interno (su cui ancora non c’è stato un preventivo chiarimento da parte della Ragioneria Generale dello Stato). Inoltre, l’attenta lettura delle attese locali, l’oculata scelta in termini di gestione e pianificazione territoriale è un compito che è stato sempre peculiare delle Comunità Montane e può essere sostituito soltanto dalle nascenti Comunità Locali e giammai dalla prefigurata riforma della governance istituzionale”.

“Chiudere del tutto le Comunità Montane significherebbe, quindi, rinunciare a tante risorse e non ultime quelle umane che – proseguono i consiglieri – non potranno più concorrere, come hanno sempre fatto, ad una programmazione mirata, vicina ai bisogni della gente, interpretandone le legittime aspettative. Invece, – a parere di Ruggiero e Scaglione - ispirandosi pienamente alla nota dell’Uncem, sarebbe più opportuno che si attendesse l’emanazione di indicazioni chiare sul termine entro cui i Comuni dovranno dare attuazione all’esercizio in forma associata delle funzioni e il limite demografico minimo che l'insieme dei Comuni dovrebbe raggiungere. In buona sostanza, con la soppressione delle Comunità Montane e la non costituzione delle Comunità Locali, la Regione non solo perderebbe tutte le risorse finanziarie sopra richiamate, ma si troverebbe inevitabilmente di fronte ad enormi problemi applicativi difficilmente superabili. Viene da chiedersi – concludono Ruggiero e Scaglione - se siamo di fronte, piuttosto che ad un’ottimizzazione delle risorse pubbliche, ad un rigurgito, mai sopito, di un neo centralismo regionale, cieco e sordo alle legittime aspettative del territorio, che chiede autogoverno delle decisioni e responsabilità nella gestione delle risorse e delle scelte sul proprio futuro”.

Fonte: Basilicatanet - 09.12.2010

mercoledì 8 dicembre 2010

SCAGLIONE: IL FANGO DE IL GIORNALE E DEL TG5 DA DOVE HA ORIGINE? CHI E' IL REGISTA OCCULTO? AI MIEI LEGALI IL COMPITO DI CHIEDERE I DANNI MORALI E CIV

Agli Organi di stampa
Al Direttore de “Il Giornale Nuovo”
Al Direttore di TG5 News
Loro Sedi

Conosco bene il “mestiere” di giornalista per essere io stesso protagonista del mondo dell'informazione e conosco, credo altrettanto bene, il ruolo del politico per esserne pro-tempore attore, non di prima fila, della stagione lucana e comprendo bene quello che può esserci dietro un metodo o la scelta di mettere in campo processi mediatici dove il fango più lo impasti e più finisce per far puzzare di sporco tutto quello che inonda: e i titoli tendenziosi ne sono lo specchio fedele.
Quello che non comprendo, ma immagino bene il perchè, è la ragione per la quale si tende a mescolare le carte, le storie, le situazioni, a costruire cioè intrecci maleodoranti dando credito ad ipotesi ardite fotocopiate da atti giudiziari, senza tenere conto della realtà processuale o dei fatti che emergono e stanno emergendo laddove, cioè nelle aule giudiziarie, si deve tenere il confronto tra le parti, facendo così assurgere a livello nazionale, beghe locali.
Non ho da ribattere al fango che inopinatamente e senza diritto di replica si versa addosso alle persone, me per primo, coinvolgendo le istituzioni e i partiti e ribadisco quello che ho già detto dieci giorni fa: sono sempre stato rigoroso con me stesso nelle scelte di vita anche quando ho ammesso di essermi fatto prendere la mano dalla passione del calcio e discusso, non in un covo segreto ma in uno studio di un ragioniere, aspetti che un minuto dopo non hanno trovato alcun seguito (quale stadio, quale società, quale ritorno occulto? Contano i fatti).
Capisco dunque, ed è semplice farlo comprendere, perchè il presunto pentito trovi facile accusare de relato, fors'anche su sollecitazione altrui e imbastire storie di schifezze fondate sulla presunta cessione di un po' di “bianca”.
Basterebbe leggere gli atti per capire il perchè anche di tale accusa assurda e nel mio caso, bastarda persecuzione; basterebbe anche leggere gli atti ultimissimi e non trovare in nessun caso il nome del politico coinvolto.
Ma tutto questo non fa gioco ai professionisti del rimescolamento di carte, del gossip e del fango puzzolente, compreso di chi a livello locale si gioca le sue carte sparando alto e nel mucchio.
Ai miei legali, gli avvocati Morlino e Pisati, il compito di proseguire nelle azioni legali a qualsiasi livello, anche e non solo nei confronti di qualche zelante cronista locale, con richiesta di danni patrimoniali, e con la ferma idea che ove dovessi ricevere risarcimenti saranno devoluti in beneficenza come il mio spirito di sofferenza e sopportazione cristiana mi sta da oltre un anno ispirando a fare.
Cordiali saluti.

Luigi Scaglione


Potenza, 8 Dicembre 2010

venerdì 3 dicembre 2010

Scaglione e Ruggiero su soppressione Comunità locali

I capigruppo dei Popolari Uniti e dell’Unione di Centro nel chiedere “più autonomia e forza ai Comuni” affermano che è “un grave errore procedere alla cancellazione delle Comunità locali”

“Un grave errore tornare indietro. La Governance lucana, mito e modello immaginato in questi anni, subirebbe un duro colpo se davvero si dovesse procedere alla cancellazione delle Comunità locali, così come immaginato con il disegno di riforma e così come ampiamente sostenuto dalle nostre forze politiche anche nella recente competizione elettorale”. A dirsi “sorpresi e costretti ad una netta presa di posizione in questa direzione” sono i capigruppo dei Popolari Uniti, Luigi Scaglione e dell’Unione di Centro, Vincenzo Ruggiero.

“La partecipazione al governo del territorio che le Comunità montane garantivano – proseguono Scaglione e Ruggiero - aveva presentato alcuni limiti strutturali a cui la mazzata finale l’aveva data il governo Berlusconi con il taglio di risorse ed un impoverimento delle azioni a favore della montagna. La Regione Basilicata aveva strutturato un modello complesso ma efficace e lavorato e speso energie per mesi e mesi, nella direzione di garantire maggiore partecipazione dei Comuni associati nella gestione dei servizi. Ora il dietrofront, a cui ne potrebbe seguire un altro, nella logica di una schizofrenia istituzionale che non aiuta certo gli amministratori locali e la gente di Basilicata, a comprendere qual è la vera linea di confronto da seguire”.

“Comuni che stavano già approvando gli Statuti, una macchina ben organizzata nella gestione del settore della forestazione (si auspica che non ci sia dietro qualche retroscena istituzionale nell’ipotesi di trasferimento risorse ed uomini alle Province), messi alla berlina con un ritorno, come dice l’Uncem, ad un centralismo che spiazza e depotenzia gli amministratori locali, da sempre più vicini alla gente che amministra. E proprio alcune strane manovre di palazzo – concludono Scaglione e Ruggiero - rischiano di far saltare il banco, perché se è vero che si dice che il costo del personale da trasferire ai Comuni sarebbe alto, a pagarlo sarebbero poi i Comuni”. “E allora, si domandano i consiglieri - se questi in quanto tali sono in grado di fronteggiare il peso di questo trasferimento, perché non individuarli come capofila anche nella gestione degli altri settori, proprio come la Forestazione, che invece si vuole dirottare altrove”.

Fonte: Basilicatanet - 03.12.2010

giovedì 2 dicembre 2010

SCAGLIONE SU INIZIATIVA DEI PeR: UN NUOVO PARTITO LOCALISTICO NON SERVE A NESSUNO

Alla domanda se aderisco alla nuova formazione politica rispondo come i
gesuiti con un'altra domanda: é un nuovo partito?
Se lo é io dico no.
Coerente con l'impegno assunto credo che non abbiamo bisogno di nuove forze
politiche localistiche buone solo per riposizionamenti ma di un progetto di
ampio respiro nazionale che dia speranze vere e necessarie alle azioni da
mettere in campo in un disegno di sinergie forti.
Di questo il centrosinistra deve farsene davvero carico e la coalizione
diventare davvero plurale.

Luigi Scaglione - Capogruppo alla Regione dei Popolari uniti

mercoledì 1 dicembre 2010

Finanziaria, Scaglione: proposte dai Popolari uniti

“La vera emergenza, si chiama infrastrutture. Strade, autostrade, reti ferroviarie, restano al palo. La Potenza-Melfi, la strozzatura di Brienza, la Basentana-Tolve, la tangenziale del capoluogo, l’Eurostar”

“Infrastrutture – dice Scaglione - altro che immaginare di pensare a perdere tempo dietro ai processi di restyling o di riforma della governance. Strade, autostrade, reti ferroviarie, restano al palo nel novero delle idee da far diventare concreti interventi. Su questo il Governo regionale ha da affrontare forse la vera nuova sfida per determinare uno sviluppo consapevole del territorio ed una opportunità per le sue genti e le sue imprese. Nella Finanziaria regionale, pur in presenza di grandi questioni finanziarie che non ci consentono più voli pindarici, i Popolari uniti presenteranno una serie di proposte volte a consolidare e rinsaldare i bisogni dei cittadini con le azioni che la massima istituzione regionale deve mettere in campo”.

“Nel giudicare positivamente alcuni pronunciamenti venuti in questa direzione – afferma Scaglione - ci sentiamo impegnati a sostenere fortemente ogni iniziativa che si vorrà definire con apposite poste finanziarie per giungere al miglioramento della Potenza-Melfi, al superamento della strozzatura di Brienza ed al completamento della strada di collegamento Basentana-Tolve indispensabile per raggiungere Bari e l’area adriatica. Sul fronte viario indispensabile resta il ruolo delle due Province, come fondamentale per l’innesto urbano del capoluogo di regione è la previsione di finanziamenti ad hoc per la tangenziale. Mentre, va forse cambiata la prospettiva di azioni e di dure rivendicazioni nei confronti di Trenitalia. Non è il numero di passeggeri che determina la esistenza di un servizio sociale e per questo tutte le amministrazioni locali devono alzare la voce contro chi punta a ridimensionare i collegamenti ferroviari con il sistema dell’alta velocità che già ci esclude, a limitare la evoluzione del trasporto verso Foggia, a condizionare il transito dei grandi treni eliminando le fermate nell’area tirrenica. E tutto questo – conclude Scaglione - non può non far comprendere che anche in termini di investimenti l’utilizzo di imprese e di manodopera locale il ritorno sarebbe assicurato così come garantito sarebbe il risultato di immaginare una regione più coesa perché più vicina”.


Fonte: Basilicatanet - 01.12.2010