“Il favorevole giudizio dei Popolari uniti sul Piano di Azione Pisus è di fatto un via libera all’approfondimento sugli scenari di sviluppo della città di Potenza nei prossimi anni. Approfondimento che significa volontà di aprire un dibattito sul futuro della città e non darlo per concluso e chiuso nel pacchetto di opzioni definite dal Consiglio Comunale”.
“Partendo da una ricognizione delle risorse disponibili con i Fondi Fers messi a disposizione dalla Regione ed in ossequio alle disposizioni della Comunità Europea, crediamo - ha dichiarato il Segretario dei Popolari uniti, Luigi Scaglione - si sia voluto guardare alla prospettiva di una città territorio che cambiando valenza strategica delle opere da realizzare, immagina di costruire una rete di servizi molto ampia capace di innestarsi con il Piano Strutturale Metropolitano, in maniera nuova. Innovativa e non ripetitiva e con il concetto di città capoluogo e di servizio, riconosciuta come tale da tutti i fruitori”.
Le azioni che nella straordinarietà dei piani di intervento dovranno essere messe in campo dal Governo Comunale, non possono però, a parere dei Popolari uniti, prescindere dalle questioni relative alla mobilità urbana, al piano strategico, alla realizzazione di nuovi servizi per le imprese e per i cittadini.
“Per questo – ha precisato Scaglione – attraverso i nostri consiglieri ed assessori comunali, abbiamo chiesto a gran voce che in prospettiva, per la città di Potenza, si immagini di riaprire la vertenza regionale per la realizzazione della Tangenziale, per finanziare ed attuare la fondovalle Canale (fondamentale nel collegamento con l’area ospedaliera ed universitaria) e prosegua speditamente il processo per la delocalizzazione della Centrale dell’Enel di Via del Gallitello. Opere fondamentali per il concetto di vivibilità urbana e non più derogabili”.
Più servizi ai cittadini significa anche guardare ad una rete di trasporto urbano efficiente, ad entrate ed uscite dalla città segnate da una nuova rete di infrastrutture, da collegamenti ferroviari e su gomma innovativi e non ripetitivi. Da valutare con estrema forza poi le azioni in grado di ridurre l’uso delle autovetture all’interno della città, che, come più volte rilevato, tengano conto che a Potenza circolano 72 auto ogni 100 abitanti e che l’Europa chiede di intervenire in maniera drastica anche per evitare forme di inquinamento esagerate e con le nuove scale mobili che vanno in questa direzione.
A questo, secondo le prime indicazioni, vanno aggiunte le positive intuizioni di rafforzare la rete di trasporto della metropolitana, il superamento dei passaggi a livello nell’area del rione Risorgimento, la realizzazione inderogabile di strutture scolastiche e di sostegno nel nuovo quartiere di Macchia Romana.
Processi aggregativi più forti, vanno invece previsti per le piccole e medie aziende, per i nuovi settori di investimento in grado di attrarre partecipazioni esterne e incrementare l’occupazione.
La città ha bisogno di uno scatto di modernità anche nelle azioni da mettere in campo ed una nuova mentalità, comprensiva di una forte tutela e controllo degli interventi da realizzare in tempi brevi e non a lunga scadenza.
Questo è il senso di responsabilità che deve prevalere nel sostenere le ragioni vere delle difficoltà della città più grande della Basilicata, che grazie alle sue azioni virtuose, va detto a chiare lettere, ha consentito alla Regione di ottenere la premialità per il corretto utilizzo dei fondi Por.
Questo è il senso che va dato alle azioni economiche per una città che mette a disposizione di tutti, trasporti, strade, mobilità, scuole, uffici, strutture culturali; di tutti i lucani e non solo dei potentini, che tra l’altro, fino a prova contraria, sono lucani e con molti dei suoi residenti che vivono in città e il fine settimana tornano nei paesi di origine.
“La politica dello scontro sterile, delle opposizioni che non perdono occasione per dileggiare il governo della città - ha concluso il Segretario Cittadino dei Popolari, Luigi Scaglione - finisce solo col fare un danno d’immagine al capoluogo di regione che già fatica a trovare solidarietà vere nel tessuto regionale e che una classe dirigente attenta, se è davvero tale, non può accettare”.
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Non ci sono dubbi sulla utilità della metropolitana leggera e comunque dei trasporti urbani che vanno integrati per servire una rete cittadina fatta di "pezzi" rionali scollegati tra loro, ma non dimentichiamoci della viabilità che confluisce verso il Centro via Pretoria. Perchè per es. non viene considerato il punto strategico che dalla Fondovalle sale a via Mazzini e quindi "sopra"? Esiste un'area sofferente che è Rione Mancusi e il passagio a livello di via Roma: incidenti, inquinamento, investimenti... problemi da poter risolvere con un sottopasso perdonale e stradale. Poi, l'ultima cosa, vorrei una città a misura anche di disabile e perchè no, di mamma col passeggino... Buon lavoro
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