Primo firmatario il consigliere dei P.U. Luigi Scaglione e presenti i consiglieri co-firmatari della proposta di legge, Roberto Falotico (Plb), Alfonso Ernesto Navazio (Ial), Alessandro Singetta (Api) e Francesco Mollica (Mpa). Tutti hanno sottolineato come si vuole dare corso a quanto stabilito programmaticamente nel corso dei lavori del Convegno tenutosi di recente a Lagopesole con l’obiettivo di dare voce, al di là di ogni appartenenza partitica, ai tanti problemi irrisolti che vedono la latitanza dell’azione legislativa del Governo regionale e affrontando i temi fondamentali che concernono il vivere civile, a partire dai giovani e dall’occupazione.
“Ed è in questa direzione – ha ribadito il primo firmatario Scaglione – che la proposta di legge si prefigge la realizzazione di un'organica politica abitativa regionale volta alla rimozione dei principali impedimenti economici alla costituzione di nuovi nuclei familiari, favorendo l’accesso all’affitto ed/o all’acquisto della casa coniugale da parte di coppie sposate o in procinto di unirsi in matrimonio, composte da giovani di età non superiore a 35 anni che non siano nelle condizioni finanziarie per potervi provvedere autonomamente. L'obiettivo fondamentale è, dunque, quello di promuovere la famiglia a partire dalla sua formazione e di sostenerla anche nel suo divenire, assicurando alle giovani coppie l'accesso facilitato al diritto alla casa. La pdl si propone anche di destinare benefici alle giovani coppie per le spese sostenute in occasione del matrimonio, nel semestre antecedente all’entrata in vigore della Legge ed in questo caso si è ritenuto di mantenere il limite dei 35 anni d'età”.
La finalità – è stato spiegato nel corso della conferenza stampa - è quella di incentivare la nascita di nuove coppie di sposi il cui rapporto giuridicamente fondato sul matrimonio, risulta conforme al dettato costituzionale e pone gli stessi nella condizione di aventi diritto alle agevolazioni. Nell’ultimo decennio, è avanzata a grandi passi, raggiungendo dimensioni preoccupanti,la crisi della costituzione della famiglia con conseguente e allarmante fenomeno della denatalità, una crisi che trae origine dalle considerazioni economiche ed organizzative collegate ai nascenti nuclei familiari. Appare allora opportuno prevedere un sostegno economico alla formazione di nuove famiglie e, in particolare, una agevolazione economica per l’organizzazione della casa come ad esempio i mobili, il contratto d’affitto e gli incentivi accessori, costituiti dal rimborso parziale o totale dei costi di attivazione delle principali utenze domestiche e da quello parziale, nella misura del 50 per cento e per due annualità, degli importi Tia.( Tariffa Igiene Ambientale). La proposta di legge ordina specifiche agevolazioni in tema di locazione abitativa e/o di acquisto, in particolare tende ad assicurare forme di incentivi per il pagamento degli affitti della casa coniugale prevedendo, anche una riserva pari al 10 per cento sui programmi dell'edilizia residenziale pubblica sovvenzionata o convenzionata. Per l'accesso alle agevolazioni è previsto che i destinatari del beneficio non posseggano altri immobili sul territorio nazionale e abbiano titolo a fruire di ulteriori agevolazioni su base statale o locale per le medesime finalità.
“La concessione dei benefici contemplati dalla proposta di legge - è stato inoltre specificato – è, anche, condizionata al possesso di altri requisiti oltre all'età, quali i limiti reddituali. Le cause di revoca delle agevolazioni, infine, sono stabilite dall'articolo 5 che definisce un termine preciso, un anno, entro il quale le coppie non ancora sposate sono tenute ad unirsi in matrimonio al fine di non incorrere nelle individuate ipotesi sanzionatorie”.
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