Lucani all’estero e luoghi del cuore:Dinamiche future ed esempi virtuosi
La tre giorni di Policoro è stata un appuntamento importante che arriva da lontano: dal lavoro di costruzione della rete avviata da Rocco Curcio e Giuseppe Guarino, dalla evoluzione del progetto di rinnovamento istituito da Pietro Simonetti e con la dinamicità di un progetto innovativo che la Regione Basilicata segue da tempo per i lucani residenti all’estero .
La manifestazione è stata dedicata alle donne, ai giovani e agli uomini emigrati da questa Basilicata così lontana ma così vicina non solo con il cuore ma, anche con la mente a chi immagina di poter dare alla regione molto più di quello che ha ricevuto.
La politica lucana non può ridursi solo ad una guerra di posizionamenti o scontri per dinamiche future ma deve prendere l’esempio virtuoso di chi avverte il senso di appartenenza come momento di unione e non di divisione pur nella consapevolezza che per crescere tutti bisogna ampliare i confini geografici e non solo.
Ecco il senso di una conferenza dal titolo planetario, vista la presenza dei rappresentanti delle associazioni dei lucani nel mondo;un momento di incontro e di confronto che ha fotografato la Basilicata fuori dai confini geografici pensando a come si possano incrociare le emozioni del cuore di chi è partito o le aspettative di chi è rimasto e di chi vuole ritornare.
Un territorio quello lucano che vuole crescere e vuole espandersi ed aprirsi sempre più al mondo e non solo ai seicentomila residenti fuori regione:questa la prospettiva nuova che la Basilicata deve vivere per essere protagonista dello sviluppo dell’intero mezzogiorno.
La tre giorni di Policoro ha messo a confronto tre generazioni di lucani all’estero e dalle discussioni sono emersi notevoli spunti di riflessione. Gli amici di prima e seconda generazione hanno nel sangue il grande fascino dei luoghi del cuore, prodotto della emozionalità vissuta , l’importante banca dati sensoriale che immagazzina sapori profumi della terra di origine; i discendenti di terza generazione rincorrono meccanicamente, perché a loro trasferito dal nucleo familiare, il culto del luogo di origine. In maniera semplificata ed analizzando la compresenza di tre generazioni si è assistito a quanto il trasferimento di informazioni del concetto di luogo abbia dato i suoi frutti ed abbia rafforzato la memoria storica e le radici di appartenenza con la presenza di tanti giovani discendenti lucani , curiosi della Basilicata .
“Il luogo è caratterizzato da tre elementi: è identitario e cioè tale da contrassegnare l’identità di chi ci abita; è relazionale nel senso che individua i rapporti reciproci tra i soggetti in funzione di una loro comune appartenenza; è storico perchè rammenta all’ individuo le proprie radici.”
Le testimonianze, esplicitate dalle parole, sono la mediazione che stabilisce un legame tra un luogo e gli individui, il “peso delle parole”, alcune delle quali traendo dal patrimonio conoscitivo di base di ogni individuo,diventano evocative di significati più vasti; così luoghi che non esistono più se non nelle parole che li evocano, divengono stereotipi; la parola crea l’immagine, produce il mito e allo stesso tempo lo fa funzionare.
Ai giovani lucani si è voluta dare la testimonianza di quanto la Basilicata sia cambiata nel corso degli anni, un cambiamento che ha trasformato le località ed i paesi lucani in piccoli centri cittadini organizzati anche con offerte turistiche ed imprenditoriali ben allocate sul territorio,realtà oggetto anche di scambi esperienziali che debbono contrapporsi allo status delle grandi metropoli.
Una Basilicata planetaria perché aperta a nuove esperienze da e per il mondo, affinché il presente ed il passato possano essere elementi indelebili del “lucano altrove”, esperienze messe a confronto e arricchite da suggerimenti condivisi che si perfezioneranno nei prossimi mesi con la pianificazione di eventi che da oltreoceano si incroceranno con le linee guida per il triennio 2011-2013, messe a punto dalla commissione regionale dei lucani all’estero e condivisi con il presidente Antonio Di Sanza ed il collega Francesco Mollica che il consiglio regionale di Basilicata tutto, mi auguro condividerà.
Luigi Scaglione
Vice presidente Commissione Regionale Lucani all’Estero
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