mercoledì 22 settembre 2010

Scaglione su bilancio Por Basilicata

Per il consigliere dei Popolari uniti “siamo al momento di svolta, che accanto al riconoscimento delle premialità ottenute, segnali anche sempre più il senso delle azioni da mettere in campo nel futuro”

“Il quadro che è emerso questa mattina – afferma Scaglione - nella illustrazione dei risultati sull’utilizzo dei Por Basilicata, è sicuramente confortante, frutto di uno strategico lavoro sinergico, che ha garantito un salto di qualità nelle azioni promosse sul territorio.Un riconoscimento dovuto, alla struttura tecnica ed al complesso di azioni politiche messe in campo, tanto da relazionare diversamente la Basilicata nel contesto europeo e nazionale e creare di sicuro un riferimento economico tutto da studiare nei prossimi anni. Accanto alle buone pratiche messe in campo – continua Scaglione - i rilevatori economici lucani hanno forse bisogno di rivedere i concetti, a volte ripetitivi e strumentali, di una regione in ritardo con i processi di sviluppo. Vanno rivisti perché le stesse considerazioni fatte dal presidente De Filippo sulla incapacità del territorio di goderne appieno i benefici, i rilevatori negativi sul piano occupazionale, la riduzione del Pil (seppur legato agli scenari internazionali), possono essere inquadrati nella logica di finanziamenti nazionali che mancano al Sud ed alle Regioni come la Basilicata che pure hanno accentuato il proprio profilo ingegneristico e di inventiva, per utilizzare completamente e seriamente i fondi. Siamo al momento di svolta, che accanto al riconoscimento delle premialità ottenute, segnali anche sempre più il senso delle azioni da mettere in campo nel futuro”.

“I servizi sociali – aggiunge Scaglione - il sostegno alle fasce più deboli sempre più necessario (una nuova forma di cittadinanza solidale), l’esigenza di garantire sviluppo di infrastrutture alle aree interne più che di collegamento alle aree industriali oggi divenute quasi aree cimiteriali, la presa d’atto del ruolo svolto dai centri urbani maggiori (la città di Potenza con la sua rendicontazione ha garantito quasi 8 Meuro di premialità europea), la valutazione seria su quante delle 1300 imprese agricole nate con gli interventi degli Assi I e IV oggi sono ancora operanti, sono solo alcuni degli elementi di prospettiva da evidenziare. In questa azione sinergica, poi, forte deve essere la inversione di tendenza nella sburocratizzazione degli enti e degli uffici regionali e, se necessario, chiamando alle proprie responsabilità nuovi e vecchi protagonisti del sogno di una regione del Sud, sempre più cuore dell’Europa che vuole rinascere”.

Fonte: Basilicatanet - 22.09.2010

lunedì 20 settembre 2010

Scaglione: "Serve una nuova stagione della politica"

Ad Atella il capogruppo dei Popolari uniti in Consiglio regionale ribadisce “la strategia del confronto e del dialogo” ed invita il centro-sinistra “a superare le logiche dei riposizionamenti”

“Dare corso alla strategia del confronto, del dialogo, ma anche della volontà della classe dirigente del nostro partito di rispondere nei fatti e con i fatti, alla volontà ed alla strategia che nella coalizione di centro-sinistra ci vuole annessi e confusi nel magma indistinto del Pd. Siamo diversi ma leali e vogliamo rappresentare con la coerenza il progetto per una nuova stagione della politica fatta di condivisioni e non di divisioni ed imposizioni”. Lo ha detto il capogruppo dei Popolari uniti in Consiglio regionale, Luigi Scaglione, concludendo la festa del Popolari uniti che si è svolta ad Atella.

“Abbiamo provato a tracciare il quadro delle nuove idee sull'utilizzo delle risorse presenti sul territorio– ha spiega Scaglione - attraverso un confronto diretto con le funzioni attribuite alla Sel, del sistema di gestione e controllo dell’energia e sulle potenzialità delle risorse idriche lucane. L’ambizione della Basilicata non può fermarsi alla rivendicazione della titolarità delle risorse petrolio, energia e acqua, ma a realizzare una dinamica di progetti, iniziative, messa in campo di strumenti che caratterizzi positivamente il programma di utilizzo dei benefici delle stesse. Nel petrolio, ora è il tempo di rivedere gli accordi e le intese con le compagnie petrolifere coinvolgendo un governo nazionale preoccupato del proprio futuro e di quello delle aree forti, più che dei progetti di sviluppo delle aree deboli; nelle risorse idriche attuare appieno il disegno di riorganizzazione del sistema e finendola con la barzelletta di funzioni ancora oggi attribuite all’ente irrigazione il cui scioglimento viene procrastinato di anno in anno per favorire una gestione monopolistica a favore della Puglia, pur avendo noi la risorsa prima ed i grandi invasi. Fare chiarezza su questo significa attuare e non riscrivere i compiti che la vecchia legge aveva già ben identificato attraverso i ruoli assegnati ad Acqua spa, Acquedotto Lucano, Consorzi Industriali. Concordiamo pienamente con chi dice che non si possono tenere ferme le risorse del Marascione attribuite come competenza ad un Distretto G che ora segna il passo. Qualcosa come 100 milioni di euro e più per opere bloccati ed inutilizzate. Sull’energia infine, definire compiutamente i regolamenti attuativi del Piear, una vera e propria scelleratezza perdere altro tempo”.

“In questa cornice, dunque, – ha concluso Scaglione – la scelta di un centro-sinistra propositivo, operativo, aperto e non condizionato dai veti incrociati o dalle lotte di potere sui momenti gestionali. E’ necessario uno scatto d’orgoglio dal quale la politica lucana può solo avere benefici nella logica di una risposta ai grandi temi ed alle grandi questioni che la gente lucana pone alla nostra attenzione, superando le logiche dei riposizionamenti delle forze politiche; la vera emergenza sta proprio nel fare subito prima che i processi di sviluppo regionali si arrestino del tutto. E in questo, uno scatto si attende anche dal governo regionale, i cui assessori esterni si stanno sempre più trasformando in burocrati - tecnocrati, dal ruolo indefinito. E la burocrazia regionale, come rileva il segretario politico dei Popolari uniti, Antonio Potenza, deve sconfiggere questa logica del giorno dopo giorno. Ci vuole una prospettiva di ampio respiro a cui la politica deve far sentire il proprio fiato sul collo”.

Fonte: Basilicatanet - 20.09.2010