giovedì 24 febbraio 2011

SCAGLIONE: IL VERTICE DEL CENTRO-SINISTRA PER I POPOLARI UNITI E’ STATO LO SPARTIACQUE

“Tolto l’embargo ai risultati del vertice del Centro-sinistra, ci appare doveroso rappresentare il senso del confronto promosso con grande arguzia dal Presidente De Filippo. Questo anche per evitare di ridurre il senso della riunione, da un lato alle valutazioni sul richiamo alla disciplina da parte del Governatore ai consiglieri regionali e dall’altro al semplice gossip delle diverse opinioni emerse tra il Capogruppo e la segretaria-assessore dell’Idv”.
A richiamare il senso ed i temi del confronto politico, è il Presidente del Gruppo Popolari uniti in Consiglio, Luigi Scaglione.
“Il confronto è stato di ben altra natura e se ridotto alle questioni più spicciole di riposizionamento o di evidente confusione che nasce nel governo delle cose regionali per avere in Giunta ben tre segretari di partito, - ha detto Scaglione - va anche evidenziato che proprio noi abbiamo posto il tema della reale rappresentatività politica di forze che pur avendo ottenuto consensi forti e determinanti per il Centro-sinistra, non solo a livello regionale, ma anche ai due livelli provinciali e comunali, registrano il risultato di essere penalizzati in questa chiamata alle responsabilità, come è evidente, nella Giunta regionale ed in quelle provinciali e comunali di Matera”.
Un discorso a tutto tondo che anche il segretario dei Popolari, Antonio Potenza, ha ribadito proprio in apertura del confronto.
“A nostro giudizio, - ha proseguito Luigi Scaglione - non si sottace il fatto che alcune delle grandi questioni di governo sono oggi affidate troppo semplicisticamente ad assessori esterni, che non vivono la dinamica consiliare, non vivono quella della politica e di fatto, checchè se ne dica, non vivono la dinamica del confronto continuo con i cittadini, con i risultati di un aumento della conflittualità (vedi Agricoltura, scuola, sanità).
Chiarito questo, va precisato, che è proprio questo scollamento che porta la maggioranza a soffrire il confronto sulle questioni da definire anche in Consiglio, dove gli eletti del popolo cercano di fare quel poco che possono. Il caso del Piano sanitario regionale e la emanazione di una delibera di Giunta che stoppasse le fughe in avanti di direttori ed aziende sanitarie, è venuto fuori perché a più riprese lo abbiamo sollevato noi nei confronti pubblici ed in sede di commissioni consiliari.
La confusione provocata al momento dell’attuazione del Piano di Dimensionamento scolastico regionale e le prese di distanza anche di altri vertici istituzionali, pur appartenenti al Centro-sinistra, come elemento di lesa maestà, fanno capire ancor più come sia necessario costruire preventivamente relazioni forti tra le diverse anime che rappresentano il Centro-sinistra. E in questo l’assessore regionale ha commesso più di un errore.
E questo, come Popolari uniti, - ha sostenuto il Capogruppo - lo abbiamo detto a chiare lettere al Presidente ed ai segretari di partito, compreso a quello del maggior partito della coalizione.
Più società e meno Stato, come obiettivo per abbattere la burocrazia che frena il corretto utilizzo delle risorse regionali è stata la proposta avanzata, mancando di fatto una iniziativa forte che risponda al grido di dolore che imprese, piccole attività, settori produttivi lanciano ogni giorno. Una maggioranza che si caratterizza come attenzione al sociale, poi, non fa più solo proclami contro la disoccupazione ed a favore delle famiglie. Necessario rivedere inoltre il concetto di sostegno alle fasce deboli partendo dal quoziente familiare che abbiamo più volte sollecitato e che come fuga in avanti, lo si attribuisce ai poteri taumaturgici di analisi economiche o di studi di ricerche di settore.
Ed ancora, al tavolo del Centro-sinistra, - ha rilevato Scaglione - abbiamo posto il tema vero delle attenzioni forti agli interventi nel settore delle infrastrutture che con piacere abbiamo visto ripresentato al tavolo di confronto con il Ministro Fitto e che con le poche risorse a disposizione, punta superare il gap, individuando e definendo vere priorità: la Potenza-Melfi su tutte, il corridoio nord-sud della Basilicata, i collegamenti rapidi e veloci con gli hub aeroportuali o quelli dell’alta velocità ferroviaria.
Ed infine, il rispetto per le identità diverse che in politica significa mettere a valore la pluralità e non solo la rappresentazione scenica di alcune parti come rischia di accadere con la Conferenza su Petrolio e Ambiente, che andava forse preparata con un documento di settore capace di inquadrare le dinamiche progettuali e non ridursi ad una semplice analisi da tour dell’avvenire.
Ben vengano dunque – ha concluso l’esponente dei Popolari uniti - i confronti tematici che superino la logica delle idee precostituite e si incanalino nella prospettiva di un cambio di rotta capace di evitare che l’agenda di lavoro sia dettata dagli scoop giornalistici o dai commenti da scrivania che tuttologi più o meno interessati rappresentano come l’unica vera verità, condendola di cifre e dati letti a piacimento senza guardarsi dietro o richiamare anche le proprie responsabilità”.

lunedì 7 febbraio 2011

Scaglione - Lucani all’estero e luoghi del cuore:Dinamiche future ed esempi virtuosi

Lucani all’estero e luoghi del cuore:Dinamiche future ed esempi virtuosi

La tre giorni di Policoro è stata un appuntamento importante che arriva da lontano: dal lavoro di costruzione della rete avviata da Rocco Curcio e Giuseppe Guarino, dalla evoluzione del progetto di rinnovamento istituito da Pietro Simonetti e con la dinamicità di un progetto innovativo che la Regione Basilicata segue da tempo per i lucani residenti all’estero .
La manifestazione è stata dedicata alle donne, ai giovani e agli uomini emigrati da questa Basilicata così lontana ma così vicina non solo con il cuore ma, anche con la mente a chi immagina di poter dare alla regione molto più di quello che ha ricevuto.
La politica lucana non può ridursi solo ad una guerra di posizionamenti o scontri per dinamiche future ma deve prendere l’esempio virtuoso di chi avverte il senso di appartenenza come momento di unione e non di divisione pur nella consapevolezza che per crescere tutti bisogna ampliare i confini geografici e non solo.
Ecco il senso di una conferenza dal titolo planetario, vista la presenza dei rappresentanti delle associazioni dei lucani nel mondo;un momento di incontro e di confronto che ha fotografato la Basilicata fuori dai confini geografici pensando a come si possano incrociare le emozioni del cuore di chi è partito o le aspettative di chi è rimasto e di chi vuole ritornare.
Un territorio quello lucano che vuole crescere e vuole espandersi ed aprirsi sempre più al mondo e non solo ai seicentomila residenti fuori regione:questa la prospettiva nuova che la Basilicata deve vivere per essere protagonista dello sviluppo dell’intero mezzogiorno.
La tre giorni di Policoro ha messo a confronto tre generazioni di lucani all’estero e dalle discussioni sono emersi notevoli spunti di riflessione. Gli amici di prima e seconda generazione hanno nel sangue il grande fascino dei luoghi del cuore, prodotto della emozionalità vissuta , l’importante banca dati sensoriale che immagazzina sapori profumi della terra di origine; i discendenti di terza generazione rincorrono meccanicamente, perché a loro trasferito dal nucleo familiare, il culto del luogo di origine. In maniera semplificata ed analizzando la compresenza di tre generazioni si è assistito a quanto il trasferimento di informazioni del concetto di luogo abbia dato i suoi frutti ed abbia rafforzato la memoria storica e le radici di appartenenza con la presenza di tanti giovani discendenti lucani , curiosi della Basilicata .
“Il luogo è caratterizzato da tre elementi: è identitario e cioè tale da contrassegnare l’identità di chi ci abita; è relazionale nel senso che individua i rapporti reciproci tra i soggetti in funzione di una loro comune appartenenza; è storico perchè rammenta all’ individuo le proprie radici.”
Le testimonianze, esplicitate dalle parole, sono la mediazione che stabilisce un legame tra un luogo e gli individui, il “peso delle parole”, alcune delle quali traendo dal patrimonio conoscitivo di base di ogni individuo,diventano evocative di significati più vasti; così luoghi che non esistono più se non nelle parole che li evocano, divengono stereotipi; la parola crea l’immagine, produce il mito e allo stesso tempo lo fa funzionare.
Ai giovani lucani si è voluta dare la testimonianza di quanto la Basilicata sia cambiata nel corso degli anni, un cambiamento che ha trasformato le località ed i paesi lucani in piccoli centri cittadini organizzati anche con offerte turistiche ed imprenditoriali ben allocate sul territorio,realtà oggetto anche di scambi esperienziali che debbono contrapporsi allo status delle grandi metropoli.
Una Basilicata planetaria perché aperta a nuove esperienze da e per il mondo, affinché il presente ed il passato possano essere elementi indelebili del “lucano altrove”, esperienze messe a confronto e arricchite da suggerimenti condivisi che si perfezioneranno nei prossimi mesi con la pianificazione di eventi che da oltreoceano si incroceranno con le linee guida per il triennio 2011-2013, messe a punto dalla commissione regionale dei lucani all’estero e condivisi con il presidente Antonio Di Sanza ed il collega Francesco Mollica che il consiglio regionale di Basilicata tutto, mi auguro condividerà.

Luigi Scaglione
Vice presidente Commissione Regionale Lucani all’Estero