mercoledì 15 giugno 2011

Maratea, Scaglione interviene a convegno su Sisinni

Ricordata nel corso di un convegno a Maratea la figura di Fernando Sisinni indimenticato sindaco della città tirrenica

“Fernando Sisinni ha avuto il merito, non secondario, di costruire intorno alla sua città ed alla sua comunità, una solidarietà vera e forte, condivisa, che ha consentito a questa comunità di segnare un nuovo rinascimento, dopo quello vissuto con il Conte Rivetti, dal dicembre del 1975 al Giugno del 1986, anni in cui fu chiamato a fare il Sindaco”. E’ quanto ha dichiarato il consigliere segretario, Luigi Scaglione, nel portare il saluto ufficiale del Consiglio regionale della Basilicata alla famiglia ed agli amici che hanno voluto la manifestazione per ricordare la figura del primo cittadino di Maratea.

“Osare per un amministratore spesso significa rischiare in proprio e significa, anche, restare solo. Ma se le convinzioni e le idee sono più forti dei dubbi la solitudine diventa una corazza e la tutela che ne deriva, diventa forza e capacità di attrazione. Così vedo – ha detto Scaglione - Fernando Sisinni avvolto in quella corazza fatta di idee e di ragionamenti, di certezze politiche, di adesione non formale ma convinta al partito del fare che non è certo quello evocato in questi duri e confusi tempi della politica, ma quello delle autonomie locali e della partecipazione alle scelte che la storia aveva posto a riferimento della sua azione. E questa sua adesione convinta, la sua partecipazione attiva ad una componente sociale ben identificata nella storia della Dc, gli aveva costruito intorno il consenso degli uomini di parte e della gente, della sua gente, della gente di Maratea e di quanti lo votarono anche in una difficile competizione parlamentare che lo portò a sfiorare l’ingresso alla Camera dei Deputati. Un Sindaco illuminato – ha continuato - un amministratore cosciente delle potenzialità del suo territorio, ma custode delle bellezze, così da coniugare lo sviluppo necessario della risorsa turismo con la difesa della sua costa. Gli è mancato, purtroppo, il tempo per essere qui a raccontare un’altra storia, per combattere nella nuova stagione della politica i pressappochismi e le cadute di stile di chi senza coerenza ha abdicato dal ruolo di tutore dei bisogni della gente a quello dei bisogni personali. L’utopia – ha concluso Scaglione - si realizza e si concretizza solo osando e Sisinni seppe farlo fino a sfidare la sofferenza e la morte perché il suo progetto non fosse una illusione, ma una realtà”.


Fonte: 15.06.2011

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