venerdì 3 dicembre 2010

Scaglione e Ruggiero su soppressione Comunità locali

I capigruppo dei Popolari Uniti e dell’Unione di Centro nel chiedere “più autonomia e forza ai Comuni” affermano che è “un grave errore procedere alla cancellazione delle Comunità locali”

“Un grave errore tornare indietro. La Governance lucana, mito e modello immaginato in questi anni, subirebbe un duro colpo se davvero si dovesse procedere alla cancellazione delle Comunità locali, così come immaginato con il disegno di riforma e così come ampiamente sostenuto dalle nostre forze politiche anche nella recente competizione elettorale”. A dirsi “sorpresi e costretti ad una netta presa di posizione in questa direzione” sono i capigruppo dei Popolari Uniti, Luigi Scaglione e dell’Unione di Centro, Vincenzo Ruggiero.

“La partecipazione al governo del territorio che le Comunità montane garantivano – proseguono Scaglione e Ruggiero - aveva presentato alcuni limiti strutturali a cui la mazzata finale l’aveva data il governo Berlusconi con il taglio di risorse ed un impoverimento delle azioni a favore della montagna. La Regione Basilicata aveva strutturato un modello complesso ma efficace e lavorato e speso energie per mesi e mesi, nella direzione di garantire maggiore partecipazione dei Comuni associati nella gestione dei servizi. Ora il dietrofront, a cui ne potrebbe seguire un altro, nella logica di una schizofrenia istituzionale che non aiuta certo gli amministratori locali e la gente di Basilicata, a comprendere qual è la vera linea di confronto da seguire”.

“Comuni che stavano già approvando gli Statuti, una macchina ben organizzata nella gestione del settore della forestazione (si auspica che non ci sia dietro qualche retroscena istituzionale nell’ipotesi di trasferimento risorse ed uomini alle Province), messi alla berlina con un ritorno, come dice l’Uncem, ad un centralismo che spiazza e depotenzia gli amministratori locali, da sempre più vicini alla gente che amministra. E proprio alcune strane manovre di palazzo – concludono Scaglione e Ruggiero - rischiano di far saltare il banco, perché se è vero che si dice che il costo del personale da trasferire ai Comuni sarebbe alto, a pagarlo sarebbero poi i Comuni”. “E allora, si domandano i consiglieri - se questi in quanto tali sono in grado di fronteggiare il peso di questo trasferimento, perché non individuarli come capofila anche nella gestione degli altri settori, proprio come la Forestazione, che invece si vuole dirottare altrove”.

Fonte: Basilicatanet - 03.12.2010

1 commento:

  1. Caro Gigi in queta Italia federal-leghista invece di pensare ai bisogni dei cittadini si pensa ai bisogni degli eletti e dei territori ricchi, è impensabile che gli Enti Locali (quelli cioè realmente vicini al popolo elettore!) soffrano i tagli alla spesa pubblica rispetto a circa 1000 Parlamentari, Ministri e Sottosegratari (più autisti, servizi extra, ecc.).
    Con l'affetto e la stima di sempre, Pierfranco De Marco

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