lunedì 20 dicembre 2010

Odg Scaglione su infrastrutture in Finanziaria regionale

Presentato dal consigliere dei Popolari uniti un ordine del giorno che pone in rilievo come la vera emergenza, in Basilicata, è costituita dalla cronica carenza di infrastrutture e dei servizi collegati

“La vera emergenza, si chiama infrastrutture altro che immaginare di pensare a perdere tempo dietro ai processi di restyling o di riforma della governance. Strade, autostrade, reti ferroviarie, restano al palo nel novero delle idee da far diventare concreti interventi. Su questo – afferma Scaglione - il Governo regionale ha da affrontare forse la vera nuova sfida per determinare uno sviluppo consapevole del territorio ed una opportunità per le sue genti e le sue imprese. Nel giudicare positivamente alcuni pronunciamenti venuti in questa direzione, ci sentiamo impegnati a sostenere fortemente ogni iniziativa che si vorrà definire con apposite poste finanziarie per giungere al miglioramento della Potenza-Melfi, al superamento della strozzatura di Brienza ed al completamento della strada di collegamento Basentana-Tolve indispensabile per raggiungere Bari e l’area adriatica. Sul fronte viario indispensabile resta il ruolo delle due Province, come fondamentale per l’innesto urbano del capoluogo di regione è la previsione di finanziamenti ad hoc per la tangenziale. Mentre, va forse cambiata la prospettiva di azioni e di dure rivendicazioni nei confronti di Trenitalia. Più che discutere del recupero dell’Eurostar, è giunta l’ora di favorire la istituzione di servizi navetta bus da e verso l’aeroporto di Pontecagnano, e le stazioni dell’alta velocità di Salerno e Napoli, onde consentire di superare il vero gap di trasporti. Non è il numero di passeggeri che determina la esistenza di un servizio sociale e per questo tutte le amministrazioni locali devono alzare la voce contro chi punta a ridimensionare i collegamenti ferroviari con il sistema dell’alta velocità che già ci esclude, a limitare la evoluzione del trasporto verso Foggia, a condizionare il transito dei grandi treni eliminando le fermate nell’area tirrenica. E tutto questo non può non far comprendere che anche in termini di investimenti l’utilizzo di imprese e di manodopera locale il ritorno sarebbe assicurato così come garantito sarebbe il risultato di immaginare una regione più coesa perché più vicina”.

Per questi motivi, il consigliere Scaglione, con il documento, chiede alla Giunta regionale “di presentare entro e non oltre 60 giorni un piano di interventi straordinari che attraverso la rimodulazione delle risorse finanziarie regionali e di concerto con gli altri Enti territoriali guardi alla emergenza infrastrutture, come ad una occasione di nuovo sviluppo e nuova occupazione sul territorio e di concerto a favorire la istituzione di servizi navetta”.


Fonte: Basilicatanet - 20.12.2010

1 commento:

  1. Caro Gigi il problema infrastrutturale sta contribuendo, purtroppo, a mio modesto parere, in modo forte, al calo turistico, nella mia Maratea come in tutta la Regione. In un'epoca fatta di tempi velocissimi non è più pensabile immaginare un turista anni '60-'70 pronto a stare 30 giorni in villeggiatura. Ecco, quindi, il bisogno di trasporti veloci e viabilità moderne,anche perchè non ivestire seriamente nel turismo sarebbe la fine della nostra terra come di tutta l'Italia (per essere esplicito le nostre bellezze naturali, il nostro mare di Maratea, la nostra antica cultura non possono essere copiate da mercati a basso costo...). Un affettuoso saluto Pierfranco De Marco.

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