mercoledì 9 giugno 2010

Scaglione su relazione programmatica De Filippo

“Una relazione in cui ci riconosciamo poco - ha detto Scaglione - in quanto non prevede i tempi di attuazione delle diverse misure, non dà risposte alle emergenze, non prevede adeguate azioni a favore della famiglia e dell’istruzione se non pronunciamenti e buone volontà. Basta dire che se la Sanità interessa l’80 per cento del bilancio, il programma illustrato si ferma a poche righe.
Un vero rinnovamento della politica – ha aggiunto Scaglione - rifugge dagli slogan e immagina un profilo alto delle scelte di governo. Politiche che puntino all’abbattimento della burocrazia, innovino le opportunità di lavoro, favoriscano le nuove professioni, creino la vera azione sinergica tra istituzioni e imprenditoria, valorizzino le politiche familiari. E l’unica sfida innovativa sembra essere quella della nomina di nuovi direttori generali e dirigenti che speriamo invertano la tendenza ai ritardi della burocrazia regionale”.
L’esponente dei Popolari Uniti si è poi soffermato sulla istituzione delle Comunità locali, “uno dei pilastri sui cui costruire il nuovo sistema di governo locale ma – ha sottolineato – che stenta a vedere la luce”, sull’abolizione delle Province, questione riaccesa in questi giorni dalla manovra correttiva del Governo e sulla soppressione degli Ato da attuare entro il 2011.
“Abbiamo accolto – ha dichiarato Scaglione – favorevolmente la scelta espressa nella relazione di considerare l’acqua come bene primario e di puntare sulla natura pubblica delle risorse idriche. Come pure credo di non dire una novità, qualcuno lo ha anche già ribadito, c’è una sorta di insensibilità verso il ruolo dei due capoluoghi di provincia, verso il ruolo che si attribuisce alla città di Potenza, in particolare, e verso il ruolo che si attribuisce e si è attribuito alla città di Matera, ognuna con le sue peculiarità, ognuna con le sue emergenze, con le sue difficoltà e che non può essere oggetto soltanto di una occasione di sporadici finanziamenti, ma che devono essere invece sostanziati concretamente rispetto a politiche che negli interventi economici si possa pensare concretamente rispetto a quello che è il modo di intendere le città. Ora – ha concluso Scaglione - occorre procedere senza esitazione alla definizione dei profili politici, economici, sociali, e ambientali che sottendono ad un uso sostenibile della risorsa idrica su scala regionale e interregionale”.

Fonte: Basilicatanet - 09.06.2010

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