giovedì 11 marzo 2010

Su "caso Agile" e lavoratori del 118: emergenza lavoro precario in Basilicata

“La vera emergenza lavoro in Basilicata, rischia di diventare quella del precariato”.
Lo ha sostenuto il Capolista dei Popolari uniti, candidato alla Regione, Luigi Scaglione dopo aver ascoltato i lavoratori precari lucani ed i loro problemi.
“Intanto s’impone sulla questione Agile una netta e decisa presa di posizione del candidato Presidente De Filippo e degli uffici regionali, per evitare di far diventare ridicola la situazione registratasi nel passaggio tra la vecchia e la nuova ditta. Andando per un attimo oltre il conflitto oggi in essere davanti al Tar di Basilicata, è angosciante il solo fatto che i lavoratori non hanno percepito alcune mensilità dalla vecchia ditta e vedono il loro futuro offuscato da forzature burocratiche che non lasciano trasparire nulla di buono. Da qui lo sforzo reale - ha sottolineato Scaglione – che bisogna fare per tutelare i diritti dei lavoratori senza vie intermedie o soluzioni parziali giustificate da tempi diversi di entrata in funzione dei nuovi servizi, salvaguardando altresì il presidio lavorativo di Potenza e immaginando un incremento che garantisca qualità e tutela delle esigenze dei lucani, anche attraverso il reinserimento dell’ex personale Eds rimasto fuori dal precedente utilizzo.
Lo stesso dicasi per il caso dei 12 autisti in servizio presso le unità DIRES (118 ndr) di Corleto, Sant’Arcangelo, Calvello, Moliterno e Pescopagano, che assunti nel 2007 hanno ricevuto, sino ad oggi, un trattamento diverso rispetto ai 40 dell’ex Basilicata Soccorso che dopo i 36 mesi di lavoro continuativo sono stati stabilizzati dalla ex Asl nr. 2. Ora – ha proseguito Scaglione – i 12 autisti, che hanno raggiunto un livello altissimo di professionalità in relazione ai corsi di perfezionamento, rischiano di vedere vanificato il lavoro fatto costringendo il servizio ad un passo indietro, condividendo le osservazioni sindacali sulla richiesta fatta alla Regione ed all’Asp di intervenire e predisporre fin da subito gli atti che riguardano la continuità del servizio, non disdegnando la idea originaria di un ampliamento delle postazioni che sappiamo essere l’obiettivo del Dipartimento Sanità di Basilicata in risposta ai bisogni dei lucani che hanno apprezzato il servizio 118. Alternative non esistono e non possono esistere.”

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