Ad Atella il capogruppo dei Popolari uniti in Consiglio regionale ribadisce “la strategia del confronto e del dialogo” ed invita il centro-sinistra “a superare le logiche dei riposizionamenti”
“Dare corso alla strategia del confronto, del dialogo, ma anche della volontà della classe dirigente del nostro partito di rispondere nei fatti e con i fatti, alla volontà ed alla strategia che nella coalizione di centro-sinistra ci vuole annessi e confusi nel magma indistinto del Pd. Siamo diversi ma leali e vogliamo rappresentare con la coerenza il progetto per una nuova stagione della politica fatta di condivisioni e non di divisioni ed imposizioni”. Lo ha detto il capogruppo dei Popolari uniti in Consiglio regionale, Luigi Scaglione, concludendo la festa del Popolari uniti che si è svolta ad Atella.
“Abbiamo provato a tracciare il quadro delle nuove idee sull'utilizzo delle risorse presenti sul territorio– ha spiega Scaglione - attraverso un confronto diretto con le funzioni attribuite alla Sel, del sistema di gestione e controllo dell’energia e sulle potenzialità delle risorse idriche lucane. L’ambizione della Basilicata non può fermarsi alla rivendicazione della titolarità delle risorse petrolio, energia e acqua, ma a realizzare una dinamica di progetti, iniziative, messa in campo di strumenti che caratterizzi positivamente il programma di utilizzo dei benefici delle stesse. Nel petrolio, ora è il tempo di rivedere gli accordi e le intese con le compagnie petrolifere coinvolgendo un governo nazionale preoccupato del proprio futuro e di quello delle aree forti, più che dei progetti di sviluppo delle aree deboli; nelle risorse idriche attuare appieno il disegno di riorganizzazione del sistema e finendola con la barzelletta di funzioni ancora oggi attribuite all’ente irrigazione il cui scioglimento viene procrastinato di anno in anno per favorire una gestione monopolistica a favore della Puglia, pur avendo noi la risorsa prima ed i grandi invasi. Fare chiarezza su questo significa attuare e non riscrivere i compiti che la vecchia legge aveva già ben identificato attraverso i ruoli assegnati ad Acqua spa, Acquedotto Lucano, Consorzi Industriali. Concordiamo pienamente con chi dice che non si possono tenere ferme le risorse del Marascione attribuite come competenza ad un Distretto G che ora segna il passo. Qualcosa come 100 milioni di euro e più per opere bloccati ed inutilizzate. Sull’energia infine, definire compiutamente i regolamenti attuativi del Piear, una vera e propria scelleratezza perdere altro tempo”.
“In questa cornice, dunque, – ha concluso Scaglione – la scelta di un centro-sinistra propositivo, operativo, aperto e non condizionato dai veti incrociati o dalle lotte di potere sui momenti gestionali. E’ necessario uno scatto d’orgoglio dal quale la politica lucana può solo avere benefici nella logica di una risposta ai grandi temi ed alle grandi questioni che la gente lucana pone alla nostra attenzione, superando le logiche dei riposizionamenti delle forze politiche; la vera emergenza sta proprio nel fare subito prima che i processi di sviluppo regionali si arrestino del tutto. E in questo, uno scatto si attende anche dal governo regionale, i cui assessori esterni si stanno sempre più trasformando in burocrati - tecnocrati, dal ruolo indefinito. E la burocrazia regionale, come rileva il segretario politico dei Popolari uniti, Antonio Potenza, deve sconfiggere questa logica del giorno dopo giorno. Ci vuole una prospettiva di ampio respiro a cui la politica deve far sentire il proprio fiato sul collo”.
Fonte: Basilicatanet - 20.09.2010
lunedì 20 settembre 2010
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