Dopo i continui incidenti stradali il consigliere regionale dei Popolari uniti parla di “stato di manutenzione delle strade poco soddisfacente” ed afferma che una conferenza regionale sul tema “sarebbe un’ottima base di avvio”
“Ancora morti sulle nostre strade: un bollettino di guerra se si pensa che solo in quindici giorni sulla tratta Potenza – Melfi e Basentana sono state aggiunte altre tre lapidi. Se tutto ciò è stato dettato anche dal maltempo, sicuramente lo stato di manutenzione delle nostre strade è poco soddisfacente. Ed allora si pensi seriamente ad affrontare tale questione, senza tentennamenti o divagazioni di colore politico perché le disgrazie non guardano in faccia a nessuno”. Questa è l’esternazione del consigliere Luigi Scaglione (Pu) in merito all’ennesimo incidente stradale annunciato meno di due ore fa dal Tg regionale.
“Dopo le tante dichiarazioni provenienti dalle collettività, dai singoli e dai colleghi consiglieri – afferma Scaglione - voglio rendere nota la mia disponibilità per un dialogo da avviare con le parti istituzionali interessate alla gestione dei tratti di strada teatro di incidenti, affinché di possa addivenire a soluzioni che possano mettere in sicurezza a breve termine, in primis i tratti di superstrada in questione e la viabilità in generale della Basilicata. Una conferenza regionale sulla questione, così come proposta dal collega Mollica, sarebbe un’ottima base di avvio".
Fonte: Basilicatanet - 10.11.2010
venerdì 12 novembre 2010
lunedì 8 novembre 2010
Scaglione al convegno Cif 150° Anniversario Unità d’Italia
Per il Consigliere Segretario dell’Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale, “i lucani devono riscoprire lo spirito identitario che animò la vita del Paese nei momenti di difficoltà".
“Uno Stato unitario ha motivo di esistere se la coscienza dei suoi cittadini prevale sulle logiche integraliste di chi pensa al proprio tornaconto rispetto a quella solidaristica e se il più forte sostiene il più debole. E contro i fenomeni di chi, con la scusa del federalismo, punta a creare nuove barriere tra Nord e Sud, la comunità regionale non può dividersi con l’egoismo delle comunità locali quando devono fare scelte che interessano l’intero territorio. Se questa logica avanza nel cuore e nella mente anche dei lucani, lo sforzo compiuto dai Costituenti, dagli uomini e dalle donne che hanno fatto la Resistenza, dagli uomini e dalle donne che si sono opposti o che hanno subìto le angherie del fascismo, dagli antesignani dei moti rivoluzionari lucani, sarà vanificato”.
E’ quanto affermato dal Consigliere Segretario del Consiglio regionale della Basilicata, Luigi Scaglione, durante il Convegno promosso dal CIF di Basilicata, tenutosi domenica a Lauria, nel quadro delle iniziative per il 150° Anniversario dell’Unità d’Italia. Scaglione ha ricordato le iniziative che saranno messe in campo dal Consiglio regionale di Basilicata attraverso il Comitato Scientifico della ricorrenza, coordinato dal professore Giampaolo D’Andrea, anch’egli presente all’iniziativa lauriota.
“Si sta costruendo un percorso che porti l’intera regione a ricostruire la memoria storica del passato – ha sottolineato il consigliere - per comprendere meglio il presente e lanciare un ponte per un futuro fatto di sobrietà e segno di vera condivisione delle scelte”.
“La Basilicata – ha aggiunto Scalione – deve far tesoro della lungimiranza che ha consentito di rimuovere gli ostacoli al processo identitario nazionale e rispondere con il senso di una comunità che non chiede elemosine ma rispetto per le proprie prerogative. Una comunità che chiede spazi più ampi di autonomia economica e sociale, rispetto alle scellerate scelte del Governo nazionale condizionate solo da una logica economicistica”.
In conclusione Scaglione, ha fatto riferimento al progetto di legge in discussione sul recupero delle testimonianze monumentali delle figure storiche lucane.
Fonte: Basilicatanet - 08.11.2010
“Uno Stato unitario ha motivo di esistere se la coscienza dei suoi cittadini prevale sulle logiche integraliste di chi pensa al proprio tornaconto rispetto a quella solidaristica e se il più forte sostiene il più debole. E contro i fenomeni di chi, con la scusa del federalismo, punta a creare nuove barriere tra Nord e Sud, la comunità regionale non può dividersi con l’egoismo delle comunità locali quando devono fare scelte che interessano l’intero territorio. Se questa logica avanza nel cuore e nella mente anche dei lucani, lo sforzo compiuto dai Costituenti, dagli uomini e dalle donne che hanno fatto la Resistenza, dagli uomini e dalle donne che si sono opposti o che hanno subìto le angherie del fascismo, dagli antesignani dei moti rivoluzionari lucani, sarà vanificato”.
E’ quanto affermato dal Consigliere Segretario del Consiglio regionale della Basilicata, Luigi Scaglione, durante il Convegno promosso dal CIF di Basilicata, tenutosi domenica a Lauria, nel quadro delle iniziative per il 150° Anniversario dell’Unità d’Italia. Scaglione ha ricordato le iniziative che saranno messe in campo dal Consiglio regionale di Basilicata attraverso il Comitato Scientifico della ricorrenza, coordinato dal professore Giampaolo D’Andrea, anch’egli presente all’iniziativa lauriota.
“Si sta costruendo un percorso che porti l’intera regione a ricostruire la memoria storica del passato – ha sottolineato il consigliere - per comprendere meglio il presente e lanciare un ponte per un futuro fatto di sobrietà e segno di vera condivisione delle scelte”.
“La Basilicata – ha aggiunto Scalione – deve far tesoro della lungimiranza che ha consentito di rimuovere gli ostacoli al processo identitario nazionale e rispondere con il senso di una comunità che non chiede elemosine ma rispetto per le proprie prerogative. Una comunità che chiede spazi più ampi di autonomia economica e sociale, rispetto alle scellerate scelte del Governo nazionale condizionate solo da una logica economicistica”.
In conclusione Scaglione, ha fatto riferimento al progetto di legge in discussione sul recupero delle testimonianze monumentali delle figure storiche lucane.
Fonte: Basilicatanet - 08.11.2010
giovedì 4 novembre 2010
Scaglione su caso rifiuti a Potenza e Centrale del Mercure
Per il capogruppo dei Popolari uniti “occorre tralasciare gli egoismi che rischiano di bloccare i processi di sviluppo evitando di dire sempre di no ad ogni costo”
“Rischiamo di diventare la regione dei No, sempre, ad ogni costo. Ma rischiamo di diventare anche la Regione degli egoismi a senso unico. E’ questa la lezione che dobbiamo trarre dai dibattiti che in questi giorni sono stati sollevati in relazione alla questione della riconversione della Centrale del Mercure e alla vicenda dello smaltimento dei rifiuti della città di Potenza”. Lo sostiene il capogruppo dei Popolari uniti, Luigi Scaglione.
“Oggi, a margine del Consiglio regionale di Basilicata, - prosegue Scaglione - finalmente anche la stampa ha voluto sentire e riportare le ragioni di chi dice sì alla Centrale e, sempre oggi, viene riportato l’esito del Consiglio comunale di Tricarico che ha dato il suo benestare all’accoglimento dei rifiuti potentini sia pure con alcuni distinguo e differenziazioni che sanno tanto di contrapposizione politica. Due facce della stessa medaglia che sembrano voler far crollare il mito di una regione solidale, unita e capace di risolvere al suo interno le proprie difficoltà”. “Eppure sul caso smaltimento rifiuti, - sottolinea Scaglione - quando la discarica di Potenza accoglieva i rifiuti di 18 Comuni e si saturava in attesa, tra l’altro, di un parere sull’ampliamento che ne ha ritardato la definizione e che ha costretto la città a conferire l’immondizia prima a Salandra, ad un prezzo esoso, e poi avviare il tour lucano, nessuno alzava la voce, anzi, si chiedeva di ragionare in termini di comprensorio e non di capoluogo di regione egoista. E quando, ieri, nel corso del dibattito in Consiglio sulla Centrale del Mercure, si è provato a ricordare che le stesse popolazioni ed i comitati negli anni passati avevano chiesto la riapertura della Centrale, vista come occasione di rilancio territoriale, qualcuno ha dissentito non cogliendo il senso del ricordo”.
“Vale la pena rammentare - prosegue il capogruppo dei Pu - che il nostro Paese e la nostra Regione, hanno un deficit produttivo di energia che dobbiamo colmare se vogliamo davvero costruire una prospettiva nuova ed uno sviluppo possibile con la possibilità di fornire energia a costi più bassi. Questo deve riguardare il settore industriale da riconvertire, le aziende dismesse, le attività agricole da far entrare in un sistema di ciclo produttivo che non si limiti solo alla produzione. Se non facciamo questo e se non crediamo in un progetto di modernizzazione della nostra regione e delle nostre strutture, è inutile parlare di azioni a favore dell’occupazione o di difesa dell’identità regionale. Il deserto avanzerà e il belvedere naturale sarà solo un effetto ottico”.
“Per questo - conclude Scaglione - condividendo le scelte del Governo regionale, su entrambi i fronti chiediamo, come Popolari uniti, più determinazione, più forza ed autorevolezza nel sostenere anche le ragioni di chi invita a dire sì senza passare per un antiambientalista o un dissipatore del patrimonio naturalistico regionale. Chiediamo che sul caso rifiuti si possa finalmente garantire equilibrio e pari dignità, non a giorni alterni, ma più efficienza e rapidità nelle decisioni, meno burocrazia, più condivisione. Regione e Provincia non possono ignorare i bisogni della gente lucana, che abiti a Potenza o nella Valle del Mercure. Le lobbies, pro o contro le discariche, pro o contro le nuove forme di produzione alternativa di energia, non hanno motivo di esistere. Ne va del nostro futuro”.
Fonte: Basilicatanet - 04.11.2010
“Rischiamo di diventare la regione dei No, sempre, ad ogni costo. Ma rischiamo di diventare anche la Regione degli egoismi a senso unico. E’ questa la lezione che dobbiamo trarre dai dibattiti che in questi giorni sono stati sollevati in relazione alla questione della riconversione della Centrale del Mercure e alla vicenda dello smaltimento dei rifiuti della città di Potenza”. Lo sostiene il capogruppo dei Popolari uniti, Luigi Scaglione.
“Oggi, a margine del Consiglio regionale di Basilicata, - prosegue Scaglione - finalmente anche la stampa ha voluto sentire e riportare le ragioni di chi dice sì alla Centrale e, sempre oggi, viene riportato l’esito del Consiglio comunale di Tricarico che ha dato il suo benestare all’accoglimento dei rifiuti potentini sia pure con alcuni distinguo e differenziazioni che sanno tanto di contrapposizione politica. Due facce della stessa medaglia che sembrano voler far crollare il mito di una regione solidale, unita e capace di risolvere al suo interno le proprie difficoltà”. “Eppure sul caso smaltimento rifiuti, - sottolinea Scaglione - quando la discarica di Potenza accoglieva i rifiuti di 18 Comuni e si saturava in attesa, tra l’altro, di un parere sull’ampliamento che ne ha ritardato la definizione e che ha costretto la città a conferire l’immondizia prima a Salandra, ad un prezzo esoso, e poi avviare il tour lucano, nessuno alzava la voce, anzi, si chiedeva di ragionare in termini di comprensorio e non di capoluogo di regione egoista. E quando, ieri, nel corso del dibattito in Consiglio sulla Centrale del Mercure, si è provato a ricordare che le stesse popolazioni ed i comitati negli anni passati avevano chiesto la riapertura della Centrale, vista come occasione di rilancio territoriale, qualcuno ha dissentito non cogliendo il senso del ricordo”.
“Vale la pena rammentare - prosegue il capogruppo dei Pu - che il nostro Paese e la nostra Regione, hanno un deficit produttivo di energia che dobbiamo colmare se vogliamo davvero costruire una prospettiva nuova ed uno sviluppo possibile con la possibilità di fornire energia a costi più bassi. Questo deve riguardare il settore industriale da riconvertire, le aziende dismesse, le attività agricole da far entrare in un sistema di ciclo produttivo che non si limiti solo alla produzione. Se non facciamo questo e se non crediamo in un progetto di modernizzazione della nostra regione e delle nostre strutture, è inutile parlare di azioni a favore dell’occupazione o di difesa dell’identità regionale. Il deserto avanzerà e il belvedere naturale sarà solo un effetto ottico”.
“Per questo - conclude Scaglione - condividendo le scelte del Governo regionale, su entrambi i fronti chiediamo, come Popolari uniti, più determinazione, più forza ed autorevolezza nel sostenere anche le ragioni di chi invita a dire sì senza passare per un antiambientalista o un dissipatore del patrimonio naturalistico regionale. Chiediamo che sul caso rifiuti si possa finalmente garantire equilibrio e pari dignità, non a giorni alterni, ma più efficienza e rapidità nelle decisioni, meno burocrazia, più condivisione. Regione e Provincia non possono ignorare i bisogni della gente lucana, che abiti a Potenza o nella Valle del Mercure. Le lobbies, pro o contro le discariche, pro o contro le nuove forme di produzione alternativa di energia, non hanno motivo di esistere. Ne va del nostro futuro”.
Fonte: Basilicatanet - 04.11.2010
venerdì 22 ottobre 2010
Potenza Città Capoluogo
Associazione Culturale e Sportiva
“Parco Tre Fontane”
Via F. S. Nitti - Potenza
La Politica al servizio della gente
Incontra
SCAGLIONE Luigi Consigliere Regionale e Segretario Cittadino Popolari Uniti
MOLINARI Massimo Vice Sindaco ed Assessore ai Lavori Pubblici
FIORE Emiddio Assessore alle Politiche Giovanili e Decentramento
CAMPAGNA Pietro Assessore Urbanistica
FELLONE Valentino Consigliere Comunale
TRIANI Antonio Consigliere Comunale
VACCARO Antonio Consigliere Comunale
LORUSSO Giovanni (detto Giancanio) Presidente Associazione Culturale e Sportiva “Parco Tre Fontane”
POTENZA CITTA’ CAPOLUOGO
Sabato 23 ottobre 2010 ore 19:00
Sala Giovanni XXIII° Parrocchia San Giuseppe
I Cittadini sono invitati
“Parco Tre Fontane”
Via F. S. Nitti - Potenza
La Politica al servizio della gente
Incontra
SCAGLIONE Luigi Consigliere Regionale e Segretario Cittadino Popolari Uniti
MOLINARI Massimo Vice Sindaco ed Assessore ai Lavori Pubblici
FIORE Emiddio Assessore alle Politiche Giovanili e Decentramento
CAMPAGNA Pietro Assessore Urbanistica
FELLONE Valentino Consigliere Comunale
TRIANI Antonio Consigliere Comunale
VACCARO Antonio Consigliere Comunale
LORUSSO Giovanni (detto Giancanio) Presidente Associazione Culturale e Sportiva “Parco Tre Fontane”
POTENZA CITTA’ CAPOLUOGO
Sabato 23 ottobre 2010 ore 19:00
Sala Giovanni XXIII° Parrocchia San Giuseppe
I Cittadini sono invitati
mercoledì 20 ottobre 2010
Consiglio regionale, Scaglione su mozione Sakineh
Le dichiarazioni del presidente del gruppo consiliare dei Popolari uniti a sostegno della mozione contro la condanna a morte della cittadina iraniana Sakineh nell’ambito della campagna internazionale di sensibilizzazione per il rispetto alla vita.
“La campagna di sensibilizzazione, organizzata dai suoi due figli – ha affermato Scaglione - ha fermato l’ esecuzione di Mohammadi Ashtiani nel luglio 2010, ma non ha bloccato la sua condanna a morte. Varie organizzazioni per i diritti umani hanno chiesto di fermare l’esecuzione tra cui Avaaz, (un'organizzazione civica internazionale che promuove l'attivismo su temi quali il cambiamento climatico, i diritti umani ed i conflitti religiosi e con una missione dichiarata è di ‘assicurare che i punti di vista e i valori dei popoli della Terra influenzino le decisioni globali’. L'organizzazione conta su più di tre milioni di iscritti in tutti i paesi del mondo), Amnesty International e Human Rights Watch che ha sede a New York ed è una organizzazione non governativa internazionale che si occupa della difesa dei diritti umani, così come vari membri di spicco del panorama internazionale. A sostegno della sua liberazione – ha ricordato Scaglione - è stata redatta una petizione firmata da diverse personalità mondiali, tra cui Carla Bruni, mentre il segretario di Stato americano, Hillary Clinton, ha parlato del caso Ashtiani in una dichiarazione del 10 agosto 2010 che esortava l'Iran a rispettare le libertà fondamentali dei propri cittadini”.
“Secondo il presidente della Repubblica Islamica dell’Iran, Mahmud Ahmadinejad – ha ricordato ancora Scaglione - il caso della Ashtiani sarebbe il mezzo di una campagna mediatica contro l'Iran, mentre, sempre secondo la posizione iraniana, i casi delle 53 condanne a morte nei confronti di donne pendenti negli Stati Uniti d'America al settembre 2010 vengono ignorate dai mass-media. La questione, di dimensione planetaria, come si vede, oggi viene affrontata anche dal Consiglio regionale di Basilicata, un puntino all’interno dell’universo geografico, ma con l’obiettivo di chi vuol far sentire e diffondere la propria voce, alta, a favore di chi è in attesa che una condanna a morte la porti via lontana dai propri figli e da chi le vuole bene, una morte però che è già in atto, lenta e stillicida così come le ore trascorse ad aspettare il verdetto finale che la condurrà alla morte non per evento naturale ma per decisione degli uomini. Ultimamente il Governo di Teheran ha diffuso, però, un comunicato stampa nel quale si legge della sospensione della sentenza di lapidazione di Sakineh Ashtani grazie anche alla mobilitazione internazionale dei governi e dell’opinione pubblica; forse un piccolo ma importante segnale di ragionevolezza da parte delle autorità iraniane, pur convinti di avere di fronte un insopportabile e sottile gioco al massacro corroborato dall’arresto successivo del suo avvocato e dei suoi figli”.
“Il merito della questione – ha aggiunto Scaglione - secondo la mia valutazione di cristiano che rispetta la propria vita e quella di tutti gli individui, è nata all’interno di una coppia così come quella di tante altre coppie contestualizzata ovviamente nel sistema culturale e sociale di quel Paese, è però attualità quotidianamente e tristemente riportata dalle prime pagine dei giornali di tutto il mondo. Situazioni deprecabili, sicuramente, ma la questione Sakineh a questo punto, diventa valvola di sfogo di un caso che va ben oltre il tradimento o l’omicidio di un partner; la questione principale che si deve affrontare è il rispetto dell’individuo e della vita di ogni essere umano a prescindere, senza infingimenti che possano trarre in inganno chi è così lontano dalla religione islamica e da probabili coinvolgimenti occulti. La solidarietà del mondo cristiano, al di là delle sigle politiche, deve rafforzare il principio della sussidarietà e dell’ascolto, soprattutto della persona che vive la solitudine di un diritto mancato, l’asprezza e l’indifferenza di un dialogo chiarificatore, la marginalizzazione da parte di una società maschilista che spesso si nasconde dietro regole ferree impartite da un credo che non riesce e non vuole a stare al passo con i tempi”.
“Anche l’Italia cristiana e cattolica – ha sostenuto Scaglione - ha modificato ed adeguato, nel corso degli anni, le proprie leggi (vedi la legge sul divorzio, sull’aborto) mentre ampie discussioni sono ancora in corso per l’utilizzo della pillola Rsu e sul trattamento delle cellule staminali, così come l’istituzione del Ministero delle Pari Opportunità è stata una grande occasione di dialogo che contraddistingue un Paese civile al passo con i tempi. La vita – ha concluso il consigliere dei Popolari uniti - mette al mondo uomini e donne che in ogni parte del pianeta debbono avere gli stessi diritti e debbono gioire nello stesso modo della propria esistenza, mentre le questioni politico-religiose ne oscurano tale privilegio e prevaricano le volontà divine comunque si chiami questo Dio, che invochiamo, sollecitiamo, preghiamo, affinché la speranza diventi segno di luce nella profonda notte iraniana e ovunque manchi un faro-guida”.
Fonte: Basilicatanet - 19.10.2010
“La campagna di sensibilizzazione, organizzata dai suoi due figli – ha affermato Scaglione - ha fermato l’ esecuzione di Mohammadi Ashtiani nel luglio 2010, ma non ha bloccato la sua condanna a morte. Varie organizzazioni per i diritti umani hanno chiesto di fermare l’esecuzione tra cui Avaaz, (un'organizzazione civica internazionale che promuove l'attivismo su temi quali il cambiamento climatico, i diritti umani ed i conflitti religiosi e con una missione dichiarata è di ‘assicurare che i punti di vista e i valori dei popoli della Terra influenzino le decisioni globali’. L'organizzazione conta su più di tre milioni di iscritti in tutti i paesi del mondo), Amnesty International e Human Rights Watch che ha sede a New York ed è una organizzazione non governativa internazionale che si occupa della difesa dei diritti umani, così come vari membri di spicco del panorama internazionale. A sostegno della sua liberazione – ha ricordato Scaglione - è stata redatta una petizione firmata da diverse personalità mondiali, tra cui Carla Bruni, mentre il segretario di Stato americano, Hillary Clinton, ha parlato del caso Ashtiani in una dichiarazione del 10 agosto 2010 che esortava l'Iran a rispettare le libertà fondamentali dei propri cittadini”.
“Secondo il presidente della Repubblica Islamica dell’Iran, Mahmud Ahmadinejad – ha ricordato ancora Scaglione - il caso della Ashtiani sarebbe il mezzo di una campagna mediatica contro l'Iran, mentre, sempre secondo la posizione iraniana, i casi delle 53 condanne a morte nei confronti di donne pendenti negli Stati Uniti d'America al settembre 2010 vengono ignorate dai mass-media. La questione, di dimensione planetaria, come si vede, oggi viene affrontata anche dal Consiglio regionale di Basilicata, un puntino all’interno dell’universo geografico, ma con l’obiettivo di chi vuol far sentire e diffondere la propria voce, alta, a favore di chi è in attesa che una condanna a morte la porti via lontana dai propri figli e da chi le vuole bene, una morte però che è già in atto, lenta e stillicida così come le ore trascorse ad aspettare il verdetto finale che la condurrà alla morte non per evento naturale ma per decisione degli uomini. Ultimamente il Governo di Teheran ha diffuso, però, un comunicato stampa nel quale si legge della sospensione della sentenza di lapidazione di Sakineh Ashtani grazie anche alla mobilitazione internazionale dei governi e dell’opinione pubblica; forse un piccolo ma importante segnale di ragionevolezza da parte delle autorità iraniane, pur convinti di avere di fronte un insopportabile e sottile gioco al massacro corroborato dall’arresto successivo del suo avvocato e dei suoi figli”.
“Il merito della questione – ha aggiunto Scaglione - secondo la mia valutazione di cristiano che rispetta la propria vita e quella di tutti gli individui, è nata all’interno di una coppia così come quella di tante altre coppie contestualizzata ovviamente nel sistema culturale e sociale di quel Paese, è però attualità quotidianamente e tristemente riportata dalle prime pagine dei giornali di tutto il mondo. Situazioni deprecabili, sicuramente, ma la questione Sakineh a questo punto, diventa valvola di sfogo di un caso che va ben oltre il tradimento o l’omicidio di un partner; la questione principale che si deve affrontare è il rispetto dell’individuo e della vita di ogni essere umano a prescindere, senza infingimenti che possano trarre in inganno chi è così lontano dalla religione islamica e da probabili coinvolgimenti occulti. La solidarietà del mondo cristiano, al di là delle sigle politiche, deve rafforzare il principio della sussidarietà e dell’ascolto, soprattutto della persona che vive la solitudine di un diritto mancato, l’asprezza e l’indifferenza di un dialogo chiarificatore, la marginalizzazione da parte di una società maschilista che spesso si nasconde dietro regole ferree impartite da un credo che non riesce e non vuole a stare al passo con i tempi”.
“Anche l’Italia cristiana e cattolica – ha sostenuto Scaglione - ha modificato ed adeguato, nel corso degli anni, le proprie leggi (vedi la legge sul divorzio, sull’aborto) mentre ampie discussioni sono ancora in corso per l’utilizzo della pillola Rsu e sul trattamento delle cellule staminali, così come l’istituzione del Ministero delle Pari Opportunità è stata una grande occasione di dialogo che contraddistingue un Paese civile al passo con i tempi. La vita – ha concluso il consigliere dei Popolari uniti - mette al mondo uomini e donne che in ogni parte del pianeta debbono avere gli stessi diritti e debbono gioire nello stesso modo della propria esistenza, mentre le questioni politico-religiose ne oscurano tale privilegio e prevaricano le volontà divine comunque si chiami questo Dio, che invochiamo, sollecitiamo, preghiamo, affinché la speranza diventi segno di luce nella profonda notte iraniana e ovunque manchi un faro-guida”.
Fonte: Basilicatanet - 19.10.2010
Pdl Scaglione e altri su 150 anni dell'Unità d'Italia
La proposta di legge per sottolineare “la memoria come testimonianza e l’importanza del recupero e della realizzazione di monumenti, cippi e lapidi”.
E’ stata depositata dal presidente del gruppo consiliare dei Popolari uniti, Luigi Scaglione, e sottoscritta dai consiglieri regionali Rocco Vita (Psi), Alessandro Singetta (Api), Alfonso Ernesto Navazio (Ial) e Mariano Pici (Pdl) la proposta di legge che tende al recupero ed alla realizzazione dei monumenti, cippi e lapidi a testimonianza e memoria dei 150 anni dell’Unità d’Italia.
“Erigere monumenti, cippi e lapidi funerarie, oppure realizzare interventi di restauro su quanto già esiste e versa in pessime condizioni sostiene Scaglione - rappresenta un atto di umana pietà, di solidarietà, di consapevolezza dei sacrifici sopportati dalle nostre popolazioni in conseguenza di eventi bellici da cui è nata prima l'Italia unita e poi l'Italia democratica. Da questi presupposti – spiega il consigliere - nasce la necessità di approvare una legge regionale che regolamenti e tuteli il patrimonio storico legato ai monumenti ed alle lapidi commemorative della storia d’Italia e degli eroi vittime di azioni belliche nelle singole zone della Basilicata”.
“La proposta di legge, sottoscritta anche dagli altri consiglieri regionali - dichiara Scaglione - è concepita nell’interesse comune verso una storia nazionale che ci appartiene rafforzandone la memoria storica regionale quale testimonianza da tramandare come esempio alle giovani generazioni”.
Nei prossimi giorni , attraverso una conferenza stampa congiunta , verranno diffusi il testo e l’articolato della proposta di legge regionale.
Fonte: Basilicatanet - 19.10.2010
E’ stata depositata dal presidente del gruppo consiliare dei Popolari uniti, Luigi Scaglione, e sottoscritta dai consiglieri regionali Rocco Vita (Psi), Alessandro Singetta (Api), Alfonso Ernesto Navazio (Ial) e Mariano Pici (Pdl) la proposta di legge che tende al recupero ed alla realizzazione dei monumenti, cippi e lapidi a testimonianza e memoria dei 150 anni dell’Unità d’Italia.
“Erigere monumenti, cippi e lapidi funerarie, oppure realizzare interventi di restauro su quanto già esiste e versa in pessime condizioni sostiene Scaglione - rappresenta un atto di umana pietà, di solidarietà, di consapevolezza dei sacrifici sopportati dalle nostre popolazioni in conseguenza di eventi bellici da cui è nata prima l'Italia unita e poi l'Italia democratica. Da questi presupposti – spiega il consigliere - nasce la necessità di approvare una legge regionale che regolamenti e tuteli il patrimonio storico legato ai monumenti ed alle lapidi commemorative della storia d’Italia e degli eroi vittime di azioni belliche nelle singole zone della Basilicata”.
“La proposta di legge, sottoscritta anche dagli altri consiglieri regionali - dichiara Scaglione - è concepita nell’interesse comune verso una storia nazionale che ci appartiene rafforzandone la memoria storica regionale quale testimonianza da tramandare come esempio alle giovani generazioni”.
Nei prossimi giorni , attraverso una conferenza stampa congiunta , verranno diffusi il testo e l’articolato della proposta di legge regionale.
Fonte: Basilicatanet - 19.10.2010
martedì 12 ottobre 2010
Scaglione su finanziamenti alla città di Potenza
Per il capogruppo dei Popolari Uniti in Consiglio regionale “il sostegno straordinario è dovuto e rientra nella sfera degli interventi di sostanza e non certo a danno delle esigenze, pure legittime, di altri Comuni”
ACR“Le reazioni contrastanti che hanno caratterizzato l’annuncio o l’idea di concedere un contributo al Comune di Potenza, evidenziano con quanta difficoltà la politica lucana riesca a comprendere le esigenze di una città capoluogo che eroga servizi ad una intera comunità regionale”. Lo ha detto il capogruppo dei Popolari Uniti in Consiglio regionale, Luigi Scaglione.
“Se non si tiene in primo piano questo assunto – ha affermato l’esponente politico - non si potrà mai capire il salto di qualità e lo sforzo che la città e chi la amministra, stanno facendo in presenza di un quadro economico difficile che rinviene certo dal passato ma che si innesta su un quadro assai debole di trasferimenti sempre più ridotti da parte del governo nazionale. Solo così si giustificano talune reazioni scomposte, tra l’altro da parte di chi pure cerca consensi, e li ottiene, nella città in nome e per conto di schieramenti politici che avevano più volte annunciato grandi finanziamenti per il recupero di Bucaletto, per le strutture culturali, per il piano casa e che finita la campagna elettorale del candidato sindaco del centro destra, si sono dileguati”.
A parere di Scaglione “questo è il senso di responsabilità che deve prevalere nel sostenere le ragioni vere delle difficoltà della città più grande della Basilicata, che grazie alle sue azioni virtuose, va detto a chiare lettere, ha consentito alla Regione di ottenere la premialità per il corretto utilizzo dei fondi Por. Questo è il senso che va dato alle azioni economiche per una città che mette a disposizione di tutti, trasporti, strade, mobilità, scuole, uffici, strutture culturali; di tutti i lucani e non solo dei potentini, che tra l’altro, fino a prova contraria, sono lucani e con molti dei suoi residenti che vivono in città e il fine settimana tornano nei paesi di origine”.
“Attenti dunque – ha concluso il capogruppo dei Popolari Uniti - a strumentalizzare lo scontro tra cittadini di serie A o di serie B, amministratori virtuosi e amministratori distratti. Qui c’è un governo comunale attento alle esigenze ed alle problematiche di tutti, ed il sostegno straordinario credo sia più che dovuto e rientra nella sfera di quegli interventi di sostanza e non certo di favore a danno delle esigenze, pure legittime, di altri Comuni”.
Fonte: Basilicatanet - 11.10.2006
ACR“Le reazioni contrastanti che hanno caratterizzato l’annuncio o l’idea di concedere un contributo al Comune di Potenza, evidenziano con quanta difficoltà la politica lucana riesca a comprendere le esigenze di una città capoluogo che eroga servizi ad una intera comunità regionale”. Lo ha detto il capogruppo dei Popolari Uniti in Consiglio regionale, Luigi Scaglione.
“Se non si tiene in primo piano questo assunto – ha affermato l’esponente politico - non si potrà mai capire il salto di qualità e lo sforzo che la città e chi la amministra, stanno facendo in presenza di un quadro economico difficile che rinviene certo dal passato ma che si innesta su un quadro assai debole di trasferimenti sempre più ridotti da parte del governo nazionale. Solo così si giustificano talune reazioni scomposte, tra l’altro da parte di chi pure cerca consensi, e li ottiene, nella città in nome e per conto di schieramenti politici che avevano più volte annunciato grandi finanziamenti per il recupero di Bucaletto, per le strutture culturali, per il piano casa e che finita la campagna elettorale del candidato sindaco del centro destra, si sono dileguati”.
A parere di Scaglione “questo è il senso di responsabilità che deve prevalere nel sostenere le ragioni vere delle difficoltà della città più grande della Basilicata, che grazie alle sue azioni virtuose, va detto a chiare lettere, ha consentito alla Regione di ottenere la premialità per il corretto utilizzo dei fondi Por. Questo è il senso che va dato alle azioni economiche per una città che mette a disposizione di tutti, trasporti, strade, mobilità, scuole, uffici, strutture culturali; di tutti i lucani e non solo dei potentini, che tra l’altro, fino a prova contraria, sono lucani e con molti dei suoi residenti che vivono in città e il fine settimana tornano nei paesi di origine”.
“Attenti dunque – ha concluso il capogruppo dei Popolari Uniti - a strumentalizzare lo scontro tra cittadini di serie A o di serie B, amministratori virtuosi e amministratori distratti. Qui c’è un governo comunale attento alle esigenze ed alle problematiche di tutti, ed il sostegno straordinario credo sia più che dovuto e rientra nella sfera di quegli interventi di sostanza e non certo di favore a danno delle esigenze, pure legittime, di altri Comuni”.
Fonte: Basilicatanet - 11.10.2006
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