Associazione Culturale e Sportiva
“Parco Tre Fontane”
Via F. S. Nitti - Potenza
La Politica al servizio della gente
Incontra
SCAGLIONE Luigi Consigliere Regionale e Segretario Cittadino Popolari Uniti
MOLINARI Massimo Vice Sindaco ed Assessore ai Lavori Pubblici
FIORE Emiddio Assessore alle Politiche Giovanili e Decentramento
CAMPAGNA Pietro Assessore Urbanistica
FELLONE Valentino Consigliere Comunale
TRIANI Antonio Consigliere Comunale
VACCARO Antonio Consigliere Comunale
LORUSSO Giovanni (detto Giancanio) Presidente Associazione Culturale e Sportiva “Parco Tre Fontane”
POTENZA CITTA’ CAPOLUOGO
Sabato 23 ottobre 2010 ore 19:00
Sala Giovanni XXIII° Parrocchia San Giuseppe
I Cittadini sono invitati
venerdì 22 ottobre 2010
mercoledì 20 ottobre 2010
Consiglio regionale, Scaglione su mozione Sakineh
Le dichiarazioni del presidente del gruppo consiliare dei Popolari uniti a sostegno della mozione contro la condanna a morte della cittadina iraniana Sakineh nell’ambito della campagna internazionale di sensibilizzazione per il rispetto alla vita.
“La campagna di sensibilizzazione, organizzata dai suoi due figli – ha affermato Scaglione - ha fermato l’ esecuzione di Mohammadi Ashtiani nel luglio 2010, ma non ha bloccato la sua condanna a morte. Varie organizzazioni per i diritti umani hanno chiesto di fermare l’esecuzione tra cui Avaaz, (un'organizzazione civica internazionale che promuove l'attivismo su temi quali il cambiamento climatico, i diritti umani ed i conflitti religiosi e con una missione dichiarata è di ‘assicurare che i punti di vista e i valori dei popoli della Terra influenzino le decisioni globali’. L'organizzazione conta su più di tre milioni di iscritti in tutti i paesi del mondo), Amnesty International e Human Rights Watch che ha sede a New York ed è una organizzazione non governativa internazionale che si occupa della difesa dei diritti umani, così come vari membri di spicco del panorama internazionale. A sostegno della sua liberazione – ha ricordato Scaglione - è stata redatta una petizione firmata da diverse personalità mondiali, tra cui Carla Bruni, mentre il segretario di Stato americano, Hillary Clinton, ha parlato del caso Ashtiani in una dichiarazione del 10 agosto 2010 che esortava l'Iran a rispettare le libertà fondamentali dei propri cittadini”.
“Secondo il presidente della Repubblica Islamica dell’Iran, Mahmud Ahmadinejad – ha ricordato ancora Scaglione - il caso della Ashtiani sarebbe il mezzo di una campagna mediatica contro l'Iran, mentre, sempre secondo la posizione iraniana, i casi delle 53 condanne a morte nei confronti di donne pendenti negli Stati Uniti d'America al settembre 2010 vengono ignorate dai mass-media. La questione, di dimensione planetaria, come si vede, oggi viene affrontata anche dal Consiglio regionale di Basilicata, un puntino all’interno dell’universo geografico, ma con l’obiettivo di chi vuol far sentire e diffondere la propria voce, alta, a favore di chi è in attesa che una condanna a morte la porti via lontana dai propri figli e da chi le vuole bene, una morte però che è già in atto, lenta e stillicida così come le ore trascorse ad aspettare il verdetto finale che la condurrà alla morte non per evento naturale ma per decisione degli uomini. Ultimamente il Governo di Teheran ha diffuso, però, un comunicato stampa nel quale si legge della sospensione della sentenza di lapidazione di Sakineh Ashtani grazie anche alla mobilitazione internazionale dei governi e dell’opinione pubblica; forse un piccolo ma importante segnale di ragionevolezza da parte delle autorità iraniane, pur convinti di avere di fronte un insopportabile e sottile gioco al massacro corroborato dall’arresto successivo del suo avvocato e dei suoi figli”.
“Il merito della questione – ha aggiunto Scaglione - secondo la mia valutazione di cristiano che rispetta la propria vita e quella di tutti gli individui, è nata all’interno di una coppia così come quella di tante altre coppie contestualizzata ovviamente nel sistema culturale e sociale di quel Paese, è però attualità quotidianamente e tristemente riportata dalle prime pagine dei giornali di tutto il mondo. Situazioni deprecabili, sicuramente, ma la questione Sakineh a questo punto, diventa valvola di sfogo di un caso che va ben oltre il tradimento o l’omicidio di un partner; la questione principale che si deve affrontare è il rispetto dell’individuo e della vita di ogni essere umano a prescindere, senza infingimenti che possano trarre in inganno chi è così lontano dalla religione islamica e da probabili coinvolgimenti occulti. La solidarietà del mondo cristiano, al di là delle sigle politiche, deve rafforzare il principio della sussidarietà e dell’ascolto, soprattutto della persona che vive la solitudine di un diritto mancato, l’asprezza e l’indifferenza di un dialogo chiarificatore, la marginalizzazione da parte di una società maschilista che spesso si nasconde dietro regole ferree impartite da un credo che non riesce e non vuole a stare al passo con i tempi”.
“Anche l’Italia cristiana e cattolica – ha sostenuto Scaglione - ha modificato ed adeguato, nel corso degli anni, le proprie leggi (vedi la legge sul divorzio, sull’aborto) mentre ampie discussioni sono ancora in corso per l’utilizzo della pillola Rsu e sul trattamento delle cellule staminali, così come l’istituzione del Ministero delle Pari Opportunità è stata una grande occasione di dialogo che contraddistingue un Paese civile al passo con i tempi. La vita – ha concluso il consigliere dei Popolari uniti - mette al mondo uomini e donne che in ogni parte del pianeta debbono avere gli stessi diritti e debbono gioire nello stesso modo della propria esistenza, mentre le questioni politico-religiose ne oscurano tale privilegio e prevaricano le volontà divine comunque si chiami questo Dio, che invochiamo, sollecitiamo, preghiamo, affinché la speranza diventi segno di luce nella profonda notte iraniana e ovunque manchi un faro-guida”.
Fonte: Basilicatanet - 19.10.2010
“La campagna di sensibilizzazione, organizzata dai suoi due figli – ha affermato Scaglione - ha fermato l’ esecuzione di Mohammadi Ashtiani nel luglio 2010, ma non ha bloccato la sua condanna a morte. Varie organizzazioni per i diritti umani hanno chiesto di fermare l’esecuzione tra cui Avaaz, (un'organizzazione civica internazionale che promuove l'attivismo su temi quali il cambiamento climatico, i diritti umani ed i conflitti religiosi e con una missione dichiarata è di ‘assicurare che i punti di vista e i valori dei popoli della Terra influenzino le decisioni globali’. L'organizzazione conta su più di tre milioni di iscritti in tutti i paesi del mondo), Amnesty International e Human Rights Watch che ha sede a New York ed è una organizzazione non governativa internazionale che si occupa della difesa dei diritti umani, così come vari membri di spicco del panorama internazionale. A sostegno della sua liberazione – ha ricordato Scaglione - è stata redatta una petizione firmata da diverse personalità mondiali, tra cui Carla Bruni, mentre il segretario di Stato americano, Hillary Clinton, ha parlato del caso Ashtiani in una dichiarazione del 10 agosto 2010 che esortava l'Iran a rispettare le libertà fondamentali dei propri cittadini”.
“Secondo il presidente della Repubblica Islamica dell’Iran, Mahmud Ahmadinejad – ha ricordato ancora Scaglione - il caso della Ashtiani sarebbe il mezzo di una campagna mediatica contro l'Iran, mentre, sempre secondo la posizione iraniana, i casi delle 53 condanne a morte nei confronti di donne pendenti negli Stati Uniti d'America al settembre 2010 vengono ignorate dai mass-media. La questione, di dimensione planetaria, come si vede, oggi viene affrontata anche dal Consiglio regionale di Basilicata, un puntino all’interno dell’universo geografico, ma con l’obiettivo di chi vuol far sentire e diffondere la propria voce, alta, a favore di chi è in attesa che una condanna a morte la porti via lontana dai propri figli e da chi le vuole bene, una morte però che è già in atto, lenta e stillicida così come le ore trascorse ad aspettare il verdetto finale che la condurrà alla morte non per evento naturale ma per decisione degli uomini. Ultimamente il Governo di Teheran ha diffuso, però, un comunicato stampa nel quale si legge della sospensione della sentenza di lapidazione di Sakineh Ashtani grazie anche alla mobilitazione internazionale dei governi e dell’opinione pubblica; forse un piccolo ma importante segnale di ragionevolezza da parte delle autorità iraniane, pur convinti di avere di fronte un insopportabile e sottile gioco al massacro corroborato dall’arresto successivo del suo avvocato e dei suoi figli”.
“Il merito della questione – ha aggiunto Scaglione - secondo la mia valutazione di cristiano che rispetta la propria vita e quella di tutti gli individui, è nata all’interno di una coppia così come quella di tante altre coppie contestualizzata ovviamente nel sistema culturale e sociale di quel Paese, è però attualità quotidianamente e tristemente riportata dalle prime pagine dei giornali di tutto il mondo. Situazioni deprecabili, sicuramente, ma la questione Sakineh a questo punto, diventa valvola di sfogo di un caso che va ben oltre il tradimento o l’omicidio di un partner; la questione principale che si deve affrontare è il rispetto dell’individuo e della vita di ogni essere umano a prescindere, senza infingimenti che possano trarre in inganno chi è così lontano dalla religione islamica e da probabili coinvolgimenti occulti. La solidarietà del mondo cristiano, al di là delle sigle politiche, deve rafforzare il principio della sussidarietà e dell’ascolto, soprattutto della persona che vive la solitudine di un diritto mancato, l’asprezza e l’indifferenza di un dialogo chiarificatore, la marginalizzazione da parte di una società maschilista che spesso si nasconde dietro regole ferree impartite da un credo che non riesce e non vuole a stare al passo con i tempi”.
“Anche l’Italia cristiana e cattolica – ha sostenuto Scaglione - ha modificato ed adeguato, nel corso degli anni, le proprie leggi (vedi la legge sul divorzio, sull’aborto) mentre ampie discussioni sono ancora in corso per l’utilizzo della pillola Rsu e sul trattamento delle cellule staminali, così come l’istituzione del Ministero delle Pari Opportunità è stata una grande occasione di dialogo che contraddistingue un Paese civile al passo con i tempi. La vita – ha concluso il consigliere dei Popolari uniti - mette al mondo uomini e donne che in ogni parte del pianeta debbono avere gli stessi diritti e debbono gioire nello stesso modo della propria esistenza, mentre le questioni politico-religiose ne oscurano tale privilegio e prevaricano le volontà divine comunque si chiami questo Dio, che invochiamo, sollecitiamo, preghiamo, affinché la speranza diventi segno di luce nella profonda notte iraniana e ovunque manchi un faro-guida”.
Fonte: Basilicatanet - 19.10.2010
Pdl Scaglione e altri su 150 anni dell'Unità d'Italia
La proposta di legge per sottolineare “la memoria come testimonianza e l’importanza del recupero e della realizzazione di monumenti, cippi e lapidi”.
E’ stata depositata dal presidente del gruppo consiliare dei Popolari uniti, Luigi Scaglione, e sottoscritta dai consiglieri regionali Rocco Vita (Psi), Alessandro Singetta (Api), Alfonso Ernesto Navazio (Ial) e Mariano Pici (Pdl) la proposta di legge che tende al recupero ed alla realizzazione dei monumenti, cippi e lapidi a testimonianza e memoria dei 150 anni dell’Unità d’Italia.
“Erigere monumenti, cippi e lapidi funerarie, oppure realizzare interventi di restauro su quanto già esiste e versa in pessime condizioni sostiene Scaglione - rappresenta un atto di umana pietà, di solidarietà, di consapevolezza dei sacrifici sopportati dalle nostre popolazioni in conseguenza di eventi bellici da cui è nata prima l'Italia unita e poi l'Italia democratica. Da questi presupposti – spiega il consigliere - nasce la necessità di approvare una legge regionale che regolamenti e tuteli il patrimonio storico legato ai monumenti ed alle lapidi commemorative della storia d’Italia e degli eroi vittime di azioni belliche nelle singole zone della Basilicata”.
“La proposta di legge, sottoscritta anche dagli altri consiglieri regionali - dichiara Scaglione - è concepita nell’interesse comune verso una storia nazionale che ci appartiene rafforzandone la memoria storica regionale quale testimonianza da tramandare come esempio alle giovani generazioni”.
Nei prossimi giorni , attraverso una conferenza stampa congiunta , verranno diffusi il testo e l’articolato della proposta di legge regionale.
Fonte: Basilicatanet - 19.10.2010
E’ stata depositata dal presidente del gruppo consiliare dei Popolari uniti, Luigi Scaglione, e sottoscritta dai consiglieri regionali Rocco Vita (Psi), Alessandro Singetta (Api), Alfonso Ernesto Navazio (Ial) e Mariano Pici (Pdl) la proposta di legge che tende al recupero ed alla realizzazione dei monumenti, cippi e lapidi a testimonianza e memoria dei 150 anni dell’Unità d’Italia.
“Erigere monumenti, cippi e lapidi funerarie, oppure realizzare interventi di restauro su quanto già esiste e versa in pessime condizioni sostiene Scaglione - rappresenta un atto di umana pietà, di solidarietà, di consapevolezza dei sacrifici sopportati dalle nostre popolazioni in conseguenza di eventi bellici da cui è nata prima l'Italia unita e poi l'Italia democratica. Da questi presupposti – spiega il consigliere - nasce la necessità di approvare una legge regionale che regolamenti e tuteli il patrimonio storico legato ai monumenti ed alle lapidi commemorative della storia d’Italia e degli eroi vittime di azioni belliche nelle singole zone della Basilicata”.
“La proposta di legge, sottoscritta anche dagli altri consiglieri regionali - dichiara Scaglione - è concepita nell’interesse comune verso una storia nazionale che ci appartiene rafforzandone la memoria storica regionale quale testimonianza da tramandare come esempio alle giovani generazioni”.
Nei prossimi giorni , attraverso una conferenza stampa congiunta , verranno diffusi il testo e l’articolato della proposta di legge regionale.
Fonte: Basilicatanet - 19.10.2010
martedì 12 ottobre 2010
Scaglione su finanziamenti alla città di Potenza
Per il capogruppo dei Popolari Uniti in Consiglio regionale “il sostegno straordinario è dovuto e rientra nella sfera degli interventi di sostanza e non certo a danno delle esigenze, pure legittime, di altri Comuni”
ACR“Le reazioni contrastanti che hanno caratterizzato l’annuncio o l’idea di concedere un contributo al Comune di Potenza, evidenziano con quanta difficoltà la politica lucana riesca a comprendere le esigenze di una città capoluogo che eroga servizi ad una intera comunità regionale”. Lo ha detto il capogruppo dei Popolari Uniti in Consiglio regionale, Luigi Scaglione.
“Se non si tiene in primo piano questo assunto – ha affermato l’esponente politico - non si potrà mai capire il salto di qualità e lo sforzo che la città e chi la amministra, stanno facendo in presenza di un quadro economico difficile che rinviene certo dal passato ma che si innesta su un quadro assai debole di trasferimenti sempre più ridotti da parte del governo nazionale. Solo così si giustificano talune reazioni scomposte, tra l’altro da parte di chi pure cerca consensi, e li ottiene, nella città in nome e per conto di schieramenti politici che avevano più volte annunciato grandi finanziamenti per il recupero di Bucaletto, per le strutture culturali, per il piano casa e che finita la campagna elettorale del candidato sindaco del centro destra, si sono dileguati”.
A parere di Scaglione “questo è il senso di responsabilità che deve prevalere nel sostenere le ragioni vere delle difficoltà della città più grande della Basilicata, che grazie alle sue azioni virtuose, va detto a chiare lettere, ha consentito alla Regione di ottenere la premialità per il corretto utilizzo dei fondi Por. Questo è il senso che va dato alle azioni economiche per una città che mette a disposizione di tutti, trasporti, strade, mobilità, scuole, uffici, strutture culturali; di tutti i lucani e non solo dei potentini, che tra l’altro, fino a prova contraria, sono lucani e con molti dei suoi residenti che vivono in città e il fine settimana tornano nei paesi di origine”.
“Attenti dunque – ha concluso il capogruppo dei Popolari Uniti - a strumentalizzare lo scontro tra cittadini di serie A o di serie B, amministratori virtuosi e amministratori distratti. Qui c’è un governo comunale attento alle esigenze ed alle problematiche di tutti, ed il sostegno straordinario credo sia più che dovuto e rientra nella sfera di quegli interventi di sostanza e non certo di favore a danno delle esigenze, pure legittime, di altri Comuni”.
Fonte: Basilicatanet - 11.10.2006
ACR“Le reazioni contrastanti che hanno caratterizzato l’annuncio o l’idea di concedere un contributo al Comune di Potenza, evidenziano con quanta difficoltà la politica lucana riesca a comprendere le esigenze di una città capoluogo che eroga servizi ad una intera comunità regionale”. Lo ha detto il capogruppo dei Popolari Uniti in Consiglio regionale, Luigi Scaglione.
“Se non si tiene in primo piano questo assunto – ha affermato l’esponente politico - non si potrà mai capire il salto di qualità e lo sforzo che la città e chi la amministra, stanno facendo in presenza di un quadro economico difficile che rinviene certo dal passato ma che si innesta su un quadro assai debole di trasferimenti sempre più ridotti da parte del governo nazionale. Solo così si giustificano talune reazioni scomposte, tra l’altro da parte di chi pure cerca consensi, e li ottiene, nella città in nome e per conto di schieramenti politici che avevano più volte annunciato grandi finanziamenti per il recupero di Bucaletto, per le strutture culturali, per il piano casa e che finita la campagna elettorale del candidato sindaco del centro destra, si sono dileguati”.
A parere di Scaglione “questo è il senso di responsabilità che deve prevalere nel sostenere le ragioni vere delle difficoltà della città più grande della Basilicata, che grazie alle sue azioni virtuose, va detto a chiare lettere, ha consentito alla Regione di ottenere la premialità per il corretto utilizzo dei fondi Por. Questo è il senso che va dato alle azioni economiche per una città che mette a disposizione di tutti, trasporti, strade, mobilità, scuole, uffici, strutture culturali; di tutti i lucani e non solo dei potentini, che tra l’altro, fino a prova contraria, sono lucani e con molti dei suoi residenti che vivono in città e il fine settimana tornano nei paesi di origine”.
“Attenti dunque – ha concluso il capogruppo dei Popolari Uniti - a strumentalizzare lo scontro tra cittadini di serie A o di serie B, amministratori virtuosi e amministratori distratti. Qui c’è un governo comunale attento alle esigenze ed alle problematiche di tutti, ed il sostegno straordinario credo sia più che dovuto e rientra nella sfera di quegli interventi di sostanza e non certo di favore a danno delle esigenze, pure legittime, di altri Comuni”.
Fonte: Basilicatanet - 11.10.2006
lunedì 11 ottobre 2010
Centro - destra - sinistra. Quanta confusione nel cielo della politica lucana, proprio come in Italia
PRECISAZIONE IN ORDINE ALL'ARTICOLO DE "LA NUOVA DELLA BASILICATA"
Carissimo Direttore, nell’annunciare la inaugurazione della sede potentina dell’Associazione Per, leggo oggi sulla Nuova a pagina 5, una nota nella quale in fondo ci si chiede di capire “il comportamento in Consiglio regionale di Falotico e Scaglione” e successivamente si fa riferimento “al duro scontro con l’assessore Mazzocco”.
In ordine al primo quesito, l’occasione mi è propizia per spiegare, qualora ve ne fosse bisogno, che io sono e resto consigliere regionale eletto nella lista e nel partito dei Popolari uniti.
Il mio legame profondo, umano e politico, con il Segretario regionale, On. Antonio Potenza, non mi impongono però di seguire altre strade che ritengo, confuse e frutto solo di riposizionamenti strategici se non personali.
E non parlo evidentemente, nè di Antonio Potenza, che ha esperienza e capacità da vendere a tutti, nè di tanti amici del mio partito, assessori, consiglieri e dirigenti.
Sicuramente c’è dell’altro nella nascita di un’associazione che in quanto tale ha tutto il diritto di fare quello che ritiene più opportuno per riposizionarsi nello scacchiere della politica ma che se immagina di diventare partito, come si adombra anche nel comunicato di presentazione dell’iniziativa e che voi avete correttamente colto, pone seri dubbi sul coinvolgimento silenzioso e tacito degli eventuali soci sostenitori; basterà ascoltare anche altri amici del partito per rendersene conto o verificare le distanze abissali tra consiglieri (regionali, provinciali o comunali) di gruppi diversi.
E quindi il dubbio sul mio comportamento in Consiglio non ha assolutamente motivo di essere. Ho ricevuto un mandato nello schieramento di Centro-sinistra ed il mio partito (I Popolari uniti) non ha cambiato linea o schieramento ne abiurato un programma che resta punto di riferimento. Su quello e solo su quello possiamo differenziarci con gli alleati.
Qualche settimana fa, sostenevo che è la politica la vera grande assente dal dibattito di questi giorni. La politica a servizio della gente.
Il confronto che si apre a livello nazionale, ha forse ancora bisogno di distinguersi in un destra contro sinistra non sul piano del vecchio ideologismo, ma proprio su quello delle scenario da offrire alla gente comune, al cittadino non inteso solo come elettore. Il confronto culturale è ben più alto ed oggi la presunta nascita di un terzo polo pone il tema di chi si allea con chi, stando questo sistema elettorale. E' su questo crinale, ritengo, che si debba innestare il confronto politico tra e dentro le forze politiche. Non in un magma indistinto dove oltre lo schematismo centro-destra-sinistra si pensi che confondere sigle e movimenti significa anche annullare le proprie identità e le proprie idee; questo lo lasciamo alle esercitazioni teoriche perchè nella pratica quotidiana ci sta lo sforzo di chi si è detto sempre pronto ad esercitare, e chiedere agli altri di farlo, la coerenza come elemento distintivo o a non considerare tutte le stagioni buone per far crescere una certa insofferenza verso la politica fatta da movimenti e partiti sostituibile tout court con il civismo.
Questo è il vero riformismo, non altro.
Fonte: www.popolariuniti.it - 11.10.2010
Carissimo Direttore, nell’annunciare la inaugurazione della sede potentina dell’Associazione Per, leggo oggi sulla Nuova a pagina 5, una nota nella quale in fondo ci si chiede di capire “il comportamento in Consiglio regionale di Falotico e Scaglione” e successivamente si fa riferimento “al duro scontro con l’assessore Mazzocco”.
In ordine al primo quesito, l’occasione mi è propizia per spiegare, qualora ve ne fosse bisogno, che io sono e resto consigliere regionale eletto nella lista e nel partito dei Popolari uniti.
Il mio legame profondo, umano e politico, con il Segretario regionale, On. Antonio Potenza, non mi impongono però di seguire altre strade che ritengo, confuse e frutto solo di riposizionamenti strategici se non personali.
E non parlo evidentemente, nè di Antonio Potenza, che ha esperienza e capacità da vendere a tutti, nè di tanti amici del mio partito, assessori, consiglieri e dirigenti.
Sicuramente c’è dell’altro nella nascita di un’associazione che in quanto tale ha tutto il diritto di fare quello che ritiene più opportuno per riposizionarsi nello scacchiere della politica ma che se immagina di diventare partito, come si adombra anche nel comunicato di presentazione dell’iniziativa e che voi avete correttamente colto, pone seri dubbi sul coinvolgimento silenzioso e tacito degli eventuali soci sostenitori; basterà ascoltare anche altri amici del partito per rendersene conto o verificare le distanze abissali tra consiglieri (regionali, provinciali o comunali) di gruppi diversi.
E quindi il dubbio sul mio comportamento in Consiglio non ha assolutamente motivo di essere. Ho ricevuto un mandato nello schieramento di Centro-sinistra ed il mio partito (I Popolari uniti) non ha cambiato linea o schieramento ne abiurato un programma che resta punto di riferimento. Su quello e solo su quello possiamo differenziarci con gli alleati.
Qualche settimana fa, sostenevo che è la politica la vera grande assente dal dibattito di questi giorni. La politica a servizio della gente.
Il confronto che si apre a livello nazionale, ha forse ancora bisogno di distinguersi in un destra contro sinistra non sul piano del vecchio ideologismo, ma proprio su quello delle scenario da offrire alla gente comune, al cittadino non inteso solo come elettore. Il confronto culturale è ben più alto ed oggi la presunta nascita di un terzo polo pone il tema di chi si allea con chi, stando questo sistema elettorale. E' su questo crinale, ritengo, che si debba innestare il confronto politico tra e dentro le forze politiche. Non in un magma indistinto dove oltre lo schematismo centro-destra-sinistra si pensi che confondere sigle e movimenti significa anche annullare le proprie identità e le proprie idee; questo lo lasciamo alle esercitazioni teoriche perchè nella pratica quotidiana ci sta lo sforzo di chi si è detto sempre pronto ad esercitare, e chiedere agli altri di farlo, la coerenza come elemento distintivo o a non considerare tutte le stagioni buone per far crescere una certa insofferenza verso la politica fatta da movimenti e partiti sostituibile tout court con il civismo.
Questo è il vero riformismo, non altro.
Fonte: www.popolariuniti.it - 11.10.2010
mercoledì 22 settembre 2010
Scaglione su bilancio Por Basilicata
Per il consigliere dei Popolari uniti “siamo al momento di svolta, che accanto al riconoscimento delle premialità ottenute, segnali anche sempre più il senso delle azioni da mettere in campo nel futuro”
“Il quadro che è emerso questa mattina – afferma Scaglione - nella illustrazione dei risultati sull’utilizzo dei Por Basilicata, è sicuramente confortante, frutto di uno strategico lavoro sinergico, che ha garantito un salto di qualità nelle azioni promosse sul territorio.Un riconoscimento dovuto, alla struttura tecnica ed al complesso di azioni politiche messe in campo, tanto da relazionare diversamente la Basilicata nel contesto europeo e nazionale e creare di sicuro un riferimento economico tutto da studiare nei prossimi anni. Accanto alle buone pratiche messe in campo – continua Scaglione - i rilevatori economici lucani hanno forse bisogno di rivedere i concetti, a volte ripetitivi e strumentali, di una regione in ritardo con i processi di sviluppo. Vanno rivisti perché le stesse considerazioni fatte dal presidente De Filippo sulla incapacità del territorio di goderne appieno i benefici, i rilevatori negativi sul piano occupazionale, la riduzione del Pil (seppur legato agli scenari internazionali), possono essere inquadrati nella logica di finanziamenti nazionali che mancano al Sud ed alle Regioni come la Basilicata che pure hanno accentuato il proprio profilo ingegneristico e di inventiva, per utilizzare completamente e seriamente i fondi. Siamo al momento di svolta, che accanto al riconoscimento delle premialità ottenute, segnali anche sempre più il senso delle azioni da mettere in campo nel futuro”.
“I servizi sociali – aggiunge Scaglione - il sostegno alle fasce più deboli sempre più necessario (una nuova forma di cittadinanza solidale), l’esigenza di garantire sviluppo di infrastrutture alle aree interne più che di collegamento alle aree industriali oggi divenute quasi aree cimiteriali, la presa d’atto del ruolo svolto dai centri urbani maggiori (la città di Potenza con la sua rendicontazione ha garantito quasi 8 Meuro di premialità europea), la valutazione seria su quante delle 1300 imprese agricole nate con gli interventi degli Assi I e IV oggi sono ancora operanti, sono solo alcuni degli elementi di prospettiva da evidenziare. In questa azione sinergica, poi, forte deve essere la inversione di tendenza nella sburocratizzazione degli enti e degli uffici regionali e, se necessario, chiamando alle proprie responsabilità nuovi e vecchi protagonisti del sogno di una regione del Sud, sempre più cuore dell’Europa che vuole rinascere”.
Fonte: Basilicatanet - 22.09.2010
“Il quadro che è emerso questa mattina – afferma Scaglione - nella illustrazione dei risultati sull’utilizzo dei Por Basilicata, è sicuramente confortante, frutto di uno strategico lavoro sinergico, che ha garantito un salto di qualità nelle azioni promosse sul territorio.Un riconoscimento dovuto, alla struttura tecnica ed al complesso di azioni politiche messe in campo, tanto da relazionare diversamente la Basilicata nel contesto europeo e nazionale e creare di sicuro un riferimento economico tutto da studiare nei prossimi anni. Accanto alle buone pratiche messe in campo – continua Scaglione - i rilevatori economici lucani hanno forse bisogno di rivedere i concetti, a volte ripetitivi e strumentali, di una regione in ritardo con i processi di sviluppo. Vanno rivisti perché le stesse considerazioni fatte dal presidente De Filippo sulla incapacità del territorio di goderne appieno i benefici, i rilevatori negativi sul piano occupazionale, la riduzione del Pil (seppur legato agli scenari internazionali), possono essere inquadrati nella logica di finanziamenti nazionali che mancano al Sud ed alle Regioni come la Basilicata che pure hanno accentuato il proprio profilo ingegneristico e di inventiva, per utilizzare completamente e seriamente i fondi. Siamo al momento di svolta, che accanto al riconoscimento delle premialità ottenute, segnali anche sempre più il senso delle azioni da mettere in campo nel futuro”.
“I servizi sociali – aggiunge Scaglione - il sostegno alle fasce più deboli sempre più necessario (una nuova forma di cittadinanza solidale), l’esigenza di garantire sviluppo di infrastrutture alle aree interne più che di collegamento alle aree industriali oggi divenute quasi aree cimiteriali, la presa d’atto del ruolo svolto dai centri urbani maggiori (la città di Potenza con la sua rendicontazione ha garantito quasi 8 Meuro di premialità europea), la valutazione seria su quante delle 1300 imprese agricole nate con gli interventi degli Assi I e IV oggi sono ancora operanti, sono solo alcuni degli elementi di prospettiva da evidenziare. In questa azione sinergica, poi, forte deve essere la inversione di tendenza nella sburocratizzazione degli enti e degli uffici regionali e, se necessario, chiamando alle proprie responsabilità nuovi e vecchi protagonisti del sogno di una regione del Sud, sempre più cuore dell’Europa che vuole rinascere”.
Fonte: Basilicatanet - 22.09.2010
lunedì 20 settembre 2010
Scaglione: "Serve una nuova stagione della politica"
Ad Atella il capogruppo dei Popolari uniti in Consiglio regionale ribadisce “la strategia del confronto e del dialogo” ed invita il centro-sinistra “a superare le logiche dei riposizionamenti”
“Dare corso alla strategia del confronto, del dialogo, ma anche della volontà della classe dirigente del nostro partito di rispondere nei fatti e con i fatti, alla volontà ed alla strategia che nella coalizione di centro-sinistra ci vuole annessi e confusi nel magma indistinto del Pd. Siamo diversi ma leali e vogliamo rappresentare con la coerenza il progetto per una nuova stagione della politica fatta di condivisioni e non di divisioni ed imposizioni”. Lo ha detto il capogruppo dei Popolari uniti in Consiglio regionale, Luigi Scaglione, concludendo la festa del Popolari uniti che si è svolta ad Atella.
“Abbiamo provato a tracciare il quadro delle nuove idee sull'utilizzo delle risorse presenti sul territorio– ha spiega Scaglione - attraverso un confronto diretto con le funzioni attribuite alla Sel, del sistema di gestione e controllo dell’energia e sulle potenzialità delle risorse idriche lucane. L’ambizione della Basilicata non può fermarsi alla rivendicazione della titolarità delle risorse petrolio, energia e acqua, ma a realizzare una dinamica di progetti, iniziative, messa in campo di strumenti che caratterizzi positivamente il programma di utilizzo dei benefici delle stesse. Nel petrolio, ora è il tempo di rivedere gli accordi e le intese con le compagnie petrolifere coinvolgendo un governo nazionale preoccupato del proprio futuro e di quello delle aree forti, più che dei progetti di sviluppo delle aree deboli; nelle risorse idriche attuare appieno il disegno di riorganizzazione del sistema e finendola con la barzelletta di funzioni ancora oggi attribuite all’ente irrigazione il cui scioglimento viene procrastinato di anno in anno per favorire una gestione monopolistica a favore della Puglia, pur avendo noi la risorsa prima ed i grandi invasi. Fare chiarezza su questo significa attuare e non riscrivere i compiti che la vecchia legge aveva già ben identificato attraverso i ruoli assegnati ad Acqua spa, Acquedotto Lucano, Consorzi Industriali. Concordiamo pienamente con chi dice che non si possono tenere ferme le risorse del Marascione attribuite come competenza ad un Distretto G che ora segna il passo. Qualcosa come 100 milioni di euro e più per opere bloccati ed inutilizzate. Sull’energia infine, definire compiutamente i regolamenti attuativi del Piear, una vera e propria scelleratezza perdere altro tempo”.
“In questa cornice, dunque, – ha concluso Scaglione – la scelta di un centro-sinistra propositivo, operativo, aperto e non condizionato dai veti incrociati o dalle lotte di potere sui momenti gestionali. E’ necessario uno scatto d’orgoglio dal quale la politica lucana può solo avere benefici nella logica di una risposta ai grandi temi ed alle grandi questioni che la gente lucana pone alla nostra attenzione, superando le logiche dei riposizionamenti delle forze politiche; la vera emergenza sta proprio nel fare subito prima che i processi di sviluppo regionali si arrestino del tutto. E in questo, uno scatto si attende anche dal governo regionale, i cui assessori esterni si stanno sempre più trasformando in burocrati - tecnocrati, dal ruolo indefinito. E la burocrazia regionale, come rileva il segretario politico dei Popolari uniti, Antonio Potenza, deve sconfiggere questa logica del giorno dopo giorno. Ci vuole una prospettiva di ampio respiro a cui la politica deve far sentire il proprio fiato sul collo”.
Fonte: Basilicatanet - 20.09.2010
“Dare corso alla strategia del confronto, del dialogo, ma anche della volontà della classe dirigente del nostro partito di rispondere nei fatti e con i fatti, alla volontà ed alla strategia che nella coalizione di centro-sinistra ci vuole annessi e confusi nel magma indistinto del Pd. Siamo diversi ma leali e vogliamo rappresentare con la coerenza il progetto per una nuova stagione della politica fatta di condivisioni e non di divisioni ed imposizioni”. Lo ha detto il capogruppo dei Popolari uniti in Consiglio regionale, Luigi Scaglione, concludendo la festa del Popolari uniti che si è svolta ad Atella.
“Abbiamo provato a tracciare il quadro delle nuove idee sull'utilizzo delle risorse presenti sul territorio– ha spiega Scaglione - attraverso un confronto diretto con le funzioni attribuite alla Sel, del sistema di gestione e controllo dell’energia e sulle potenzialità delle risorse idriche lucane. L’ambizione della Basilicata non può fermarsi alla rivendicazione della titolarità delle risorse petrolio, energia e acqua, ma a realizzare una dinamica di progetti, iniziative, messa in campo di strumenti che caratterizzi positivamente il programma di utilizzo dei benefici delle stesse. Nel petrolio, ora è il tempo di rivedere gli accordi e le intese con le compagnie petrolifere coinvolgendo un governo nazionale preoccupato del proprio futuro e di quello delle aree forti, più che dei progetti di sviluppo delle aree deboli; nelle risorse idriche attuare appieno il disegno di riorganizzazione del sistema e finendola con la barzelletta di funzioni ancora oggi attribuite all’ente irrigazione il cui scioglimento viene procrastinato di anno in anno per favorire una gestione monopolistica a favore della Puglia, pur avendo noi la risorsa prima ed i grandi invasi. Fare chiarezza su questo significa attuare e non riscrivere i compiti che la vecchia legge aveva già ben identificato attraverso i ruoli assegnati ad Acqua spa, Acquedotto Lucano, Consorzi Industriali. Concordiamo pienamente con chi dice che non si possono tenere ferme le risorse del Marascione attribuite come competenza ad un Distretto G che ora segna il passo. Qualcosa come 100 milioni di euro e più per opere bloccati ed inutilizzate. Sull’energia infine, definire compiutamente i regolamenti attuativi del Piear, una vera e propria scelleratezza perdere altro tempo”.
“In questa cornice, dunque, – ha concluso Scaglione – la scelta di un centro-sinistra propositivo, operativo, aperto e non condizionato dai veti incrociati o dalle lotte di potere sui momenti gestionali. E’ necessario uno scatto d’orgoglio dal quale la politica lucana può solo avere benefici nella logica di una risposta ai grandi temi ed alle grandi questioni che la gente lucana pone alla nostra attenzione, superando le logiche dei riposizionamenti delle forze politiche; la vera emergenza sta proprio nel fare subito prima che i processi di sviluppo regionali si arrestino del tutto. E in questo, uno scatto si attende anche dal governo regionale, i cui assessori esterni si stanno sempre più trasformando in burocrati - tecnocrati, dal ruolo indefinito. E la burocrazia regionale, come rileva il segretario politico dei Popolari uniti, Antonio Potenza, deve sconfiggere questa logica del giorno dopo giorno. Ci vuole una prospettiva di ampio respiro a cui la politica deve far sentire il proprio fiato sul collo”.
Fonte: Basilicatanet - 20.09.2010
Iscriviti a:
Post (Atom)