Il capogruppo dei Popolari uniti in Consiglio regionale commenta il risultato elettorale lucano, ricordando il ruolo delle forze politiche moderate per evitare derive estreme
“Il dato elettorale lucano, appare sostanzialmente diverso e differente da quello nazionale. In Italia e nelle maggiori città, più che il centro – ‘trattino’ – sinistra, ha vinto la sinistra con il suo portato, dirompente e forse innovativo, di forza estrema di cambiamento che travolge anche il maggiore partito della coalizione; in Basilicata, ora che con il quadro dei ballottaggi è più chiaro tutto, si afferma invece un’idea della politica dei moderati capace anche di sanare alcuni conflitti”. Questo è quanto dichiarato dal capogruppo dei Popolari uniti, Luigi Scaglione, sul dato elettorale lucano.
“Tutto questo grazie alle forze di centro, moderate e riformiste, come i Popolari uniti, che a Pisticci sin dal primo turno, a Melfi al secondo e nei maggiori comuni in cui si è votato, vedi Lagonegro, Lauria, Rionero, Paterno (con la scelta del candidato sindaco vincente per pochi voti) - continua Scaglione - hanno con lungimiranza rappresentato la barriera al crollo dei voti verso le estreme rappresentazioni della politica dello scontro”.
“Non ci aspettiamo lodi ed onori – aggiunge il consigliere - da chi ha dimenticato in fretta, alla Regione e negli organismi più rappresentativi, il peso determinante del nostro ruolo e del nostro consenso, ma la giusta considerazione in termini di prospettiva, di un’azione finalizzata a costruire politiche virtuose nell’interesse delle genti lucane. Apprezziamo, è chiaro, i giusti coinvolgimenti nelle giunte comunali, prima fra tutte quella di Lagonegro con la nomina ad assessore del nostro consigliere Benedetto Mitidieri, come le strade intraprese per definire le altre amministrazioni, ma il segnale politico vero deve venire in maniera forte e convinta proprio da chi, come ha sempre sostenuto il nostro segretario politico Antonio Potenza, governa come se avesse il 100% dei consensi dell’intera coalizione”.
“Senza un’area moderata, seppur regionalistica ed ancorata al territorio con i suoi uomini ed il portato della sua esperienza, il centro-sinistra lucano e più in particolare il Pd, potrebbe scivolare – conclude Scaglione - nelle grinfie di forze massimaliste e qualunquiste, che pure in Basilicata non mancheranno di emergere come accaduto altrove con la scusa di avere uomini dalla voce più forte oppure di finire col ridare fiato al progetto di rinascita della destra al fianco del centrodestra. Dette oggi, con la grancassa che suona a ripetizione, queste parole possono apparire fuori tono, ma domani saranno di sicuro il viatico da riconsiderare per un progetto politico e di governo di sicuro affidamento. Ne prendano coscienza gli uomini che guidano la coalizione ed i governi regionale, provinciali e comunali. E noi continueremo ad essere coerenti e responsabili come lo siamo stati sino ad oggi”.
Fonte: Basilicatanet - 31.05.2011
martedì 31 maggio 2011
giovedì 5 maggio 2011
LA CITTA’ DI POTENZA EMARGINATA NEGLI INTERVENTI
LA CITTA’ DI POTENZA EMARGINATA NEGLI INTERVENTI DELLE INFRASTRUTTURE STRADALI E PENALIZZATA NEL SUO RUOLO – IL CASO DELL’OSPEDALE SAN CARLO E DELLA TANGENZIALE SCIPPATA DEI FINANZIAMENTI – IL NO DEI GRUPPI CONSILIARI ALLA REGIONE ED AL COMUNE DI POTENZA
C’è una questione Potenza nella politica regionale!
“C’è una questione Potenza nella politica regionale. La città capoluogo di regione viene sempre più marginalizzata e penalizzata.
Il grido d’allarme viene dal Comitato Cittadino dei Popolari uniti, che ieri sera hanno preso in esame le vicende ultime registrate nelle azioni politiche dell’Ente Regione, che sembrano volutamente messe in campo per tenere in secondo piano il ruolo e le funzioni che pure essa svolge a servizio dell’intera realtà regionale.
Accanto alla questione denunciata nei giorni scorsi di un’azione tesa a tagliare le gambe al processo di sviluppo del maggior nosocomio della Regione, il San Carlo a danno, in questo caso, dell’intera cittadinanza regionale, rischia ora di aggiungersi la beffa degli interventi che l’assessorato alle Infrastrutture sta predisponendo per i finanziamenti dell’agognato Piano Sud.
Una beffa che i Popolari uniti di Potenza ritengono non sia sopportabile, atteso che accanto a finanziamenti di portata rilevante come i 300 milioni di Euro per la Murgia-Pollino e i 130 milioni della Matera-Gioia del Colle (a servizio della Puglia dunque), si possono leggere ipotesi di finanziamenti ridicoli (appena 45 milioni di Euro) per alcuni sommari interventi di messa in sicurezza sulla Potenza-Melfi, la strada della morte.
Accanto ai 125 milioni per il completamento della Tito-Brienza, si prevedono interventi di limitata portata sul raccordo Potenza-Sicignano.
E tutti questi interventi finalizzati ad aumentare il caos del traffico da e verso la città di Potenza senza ricordarsi di tenere fede all’impegno assunto in più sedi di finanziare il tratto di tangenziale urbana Dragonara-Centomani (scippata a suo tempo di 14 milioni di Euro) il cui nuovo progetto ora langue negli uffici regionali e dimenticando di sostenere il collegamento viario Gallitello-Isca del Pioppo, a servizio proprio della viabilità nell’area degli uffici regionali e nell’accesso e l’uscita dalla città.
Eguali disattenzioni nei finanziamenti per migliorare gli accessi all’area dell’Ospedale e dell’Università. Per non dire della mancata visione strategica nell’utilizzo e miglioramento della rete ferroviaria mitigata da un impegno per migliorare la Potenza-Foggia.
C’è dunque una netta emarginazione della città di Potenza in questo disegno strategico di interventi infrastrutturali che non si comprende con quale ratio scellerata si possa immaginare di mettere in campo.
A parere del Comitato Cittadino dei Popolari uniti, esiste dunque una questione urbana ed una questione territoriale evidenziata ancor più dalla logica di finanziamenti squilibrati tra le due aree provinciali rispetto alla popolazione che, lungi dallo scatenare una battaglia campanilistica, significa acuire le tensioni e le perplessità sulla tenuta unitaria del tessuto sociale ed economico della regione. Contestualmente, altre emergenze trascurate, si registano nei settori dell’ambiente e della costruzione di reti telematiche.
Sarà dunque messa in campo un’azione di mobilitazione politica nelle prossime settimane a sostegno delle ragioni e per cogliere le opportunità che all’orizzonte sembrano emergere pur se indirizzate lontano dal contesto urbano della città capoluogo di regione.
A tal proposito, è stato dato mandato ai Gruppi Consiliari presenti in Regione ed al Comune di Potenza, di prendere le distanze dall’avventata iniziativa del Dipartimento infrastrutture della Regione Basilicata, coinvolgendo le assemblee regionale e comunale con le opportune ed adeguate azioni tese a ridefinire il quadro strategico generale che appare sempre più come un pacchetto preconfezionato fuori dalle sedi deputate al varo ufficiale.”
Il Segretario Cittadino
Luigi Scaglione
Potenza lì 5 Maggio 2011
C’è una questione Potenza nella politica regionale!
“C’è una questione Potenza nella politica regionale. La città capoluogo di regione viene sempre più marginalizzata e penalizzata.
Il grido d’allarme viene dal Comitato Cittadino dei Popolari uniti, che ieri sera hanno preso in esame le vicende ultime registrate nelle azioni politiche dell’Ente Regione, che sembrano volutamente messe in campo per tenere in secondo piano il ruolo e le funzioni che pure essa svolge a servizio dell’intera realtà regionale.
Accanto alla questione denunciata nei giorni scorsi di un’azione tesa a tagliare le gambe al processo di sviluppo del maggior nosocomio della Regione, il San Carlo a danno, in questo caso, dell’intera cittadinanza regionale, rischia ora di aggiungersi la beffa degli interventi che l’assessorato alle Infrastrutture sta predisponendo per i finanziamenti dell’agognato Piano Sud.
Una beffa che i Popolari uniti di Potenza ritengono non sia sopportabile, atteso che accanto a finanziamenti di portata rilevante come i 300 milioni di Euro per la Murgia-Pollino e i 130 milioni della Matera-Gioia del Colle (a servizio della Puglia dunque), si possono leggere ipotesi di finanziamenti ridicoli (appena 45 milioni di Euro) per alcuni sommari interventi di messa in sicurezza sulla Potenza-Melfi, la strada della morte.
Accanto ai 125 milioni per il completamento della Tito-Brienza, si prevedono interventi di limitata portata sul raccordo Potenza-Sicignano.
E tutti questi interventi finalizzati ad aumentare il caos del traffico da e verso la città di Potenza senza ricordarsi di tenere fede all’impegno assunto in più sedi di finanziare il tratto di tangenziale urbana Dragonara-Centomani (scippata a suo tempo di 14 milioni di Euro) il cui nuovo progetto ora langue negli uffici regionali e dimenticando di sostenere il collegamento viario Gallitello-Isca del Pioppo, a servizio proprio della viabilità nell’area degli uffici regionali e nell’accesso e l’uscita dalla città.
Eguali disattenzioni nei finanziamenti per migliorare gli accessi all’area dell’Ospedale e dell’Università. Per non dire della mancata visione strategica nell’utilizzo e miglioramento della rete ferroviaria mitigata da un impegno per migliorare la Potenza-Foggia.
C’è dunque una netta emarginazione della città di Potenza in questo disegno strategico di interventi infrastrutturali che non si comprende con quale ratio scellerata si possa immaginare di mettere in campo.
A parere del Comitato Cittadino dei Popolari uniti, esiste dunque una questione urbana ed una questione territoriale evidenziata ancor più dalla logica di finanziamenti squilibrati tra le due aree provinciali rispetto alla popolazione che, lungi dallo scatenare una battaglia campanilistica, significa acuire le tensioni e le perplessità sulla tenuta unitaria del tessuto sociale ed economico della regione. Contestualmente, altre emergenze trascurate, si registano nei settori dell’ambiente e della costruzione di reti telematiche.
Sarà dunque messa in campo un’azione di mobilitazione politica nelle prossime settimane a sostegno delle ragioni e per cogliere le opportunità che all’orizzonte sembrano emergere pur se indirizzate lontano dal contesto urbano della città capoluogo di regione.
A tal proposito, è stato dato mandato ai Gruppi Consiliari presenti in Regione ed al Comune di Potenza, di prendere le distanze dall’avventata iniziativa del Dipartimento infrastrutture della Regione Basilicata, coinvolgendo le assemblee regionale e comunale con le opportune ed adeguate azioni tese a ridefinire il quadro strategico generale che appare sempre più come un pacchetto preconfezionato fuori dalle sedi deputate al varo ufficiale.”
Il Segretario Cittadino
Luigi Scaglione
Potenza lì 5 Maggio 2011
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